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Ferrini Cagliari, il neotecnico Manunza: “Entusiasta di questa sfida, ho tanti stimoli”

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Dopo due stagioni alla guida del Villasimius, squadra con cui Nicola Manunza ha ottenuto un 3° e un 7° posto oltre alle due finali, una di playoff e una di Coppa Italia di categoria, il tecnico ex Olbia è ufficialmente il nuovo allenatore della Ferrini Cagliari. Queste le sue prime parole ai nostri microfoni da nuovo tecnico dei rossoblù.

Nuovo inizio
“Sono molto contento e molto entusiasta di aver accettato la Ferrini. È una squadra diversa da tutte le altre perché non rappresenta un paese o un quartiere, ma essendo una squadra di Cagliari la prima squadra di Serie A porta via la scena a tutti. Nonostante questo però, ha di particolare che rappresenta una comunità importante che da quasi ottant’anni fa calcio e non solo, perché avendo oltre 1000 iscritti tra tutte le attività: padel, tennis, nuoto etc, è una comunità sportiva molto ampia. Questo per me rappresenta una grande responsabilità e mi stimola molto. Sono convinto di conoscere bene l’ambiente perché l’ho frequentato molto negli anni e questo può essere un piccolo vantaggio”.

Obiettivi
“Per la pianificazione è ancora tutto da fare, ci sederemo e lavoreremo insieme anche avendo già delle idee chiare. Si riparte dall’ultimo campionato e quindi dalla 13ª posizione in classifica. L’obiettivo è quello di evitare la sofferenza patita quest’anno, cercando anche di migliorare la posizione. Sarà un campionato sempre più difficile perché con le retrocesse e le neopromosse sarà certamente complicato. Ci sarà anche l’incognita del reinserimento degli Under che vuoi o non vuoi ti porta a dei cambiamenti e a doverti addare nel trovare dei giovani bravi e capaci e fortunatamente la Ferrini ha un settore giovanile di tutto rispetto. Sicuramente negli obiettivi c’è anche quello di provare a dare valore ai ragazzi meritevoli che arriveranno dalle giovanili cercando di tirare fuori qualcosa che ti permetta, in una società che non ha grande disponibilità economica, di avere una mano sia dal punto di vista tecnico che economico appunto”.

Sul Villasimius
“Ho lasciato il Villasimius dopo due anni e con due finali ottenute perché credo si fosse raggiunto il massimo possibile con quella squadra e in quelle condizioni. Ho costruito un gruppo buono, ma mi mancava l’entusiasmo e lo stimolo di rifarlo per un altro anno anche perché verosimilmente, con l’inserimento dei giovani, la squadra sarebbe dovuta cambiare tanto. Ero arrivato a esaurimento di energie dopo questi due anni che, anche a livello logistico iniziavano a pesare, dovendo fare due ore di viaggio per cinque volte alla settimana. La decisione è stata presa, ma sono stato benissimo con la società e con il gruppo, fortificando i rapporti con i ragazzi che conoscevo già e costruendolo con gli altri. Questo rimarrà al di là di tutto, ed è la cosa più importante”.

Giuseppe Meloni

TAG:  Eccellenza
 
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