Ore di riflessione in casa Ilvamaddalena all’indomani della sconfitta per 0-1 incassata contro il Cynthialbalonga di fronte al proprio pubblico, con il tecnico Massimiliano Fascia sotto la lente di ingrandimento della proprietà e della dirigenza a 24 ore dalla terza sconfitta di misura consecutiva in campionato.
Decisione
Dagli ottimi segnali mandati a cavallo tra dicembre e gennaio con i Leoni protagonisti di ottime prestazioni, grazie allo sforzo sul mercato fatto dalla proprietà e con il direttore sportivo Valerio Pisano abile nel portare nell’arcipelago giocatori di categoria come Attili o Aloia (solo per citarne alcuni), a cui hanno fatto seguito tre risultati utili consecutivi, frutto di due vittorie (Trastevere e Olbia) e un pareggio (Atletico Lodigiani). Passando per il recente passato che ha visto l’Ilvamaddalena incassare la terza sconfitta di misura consecutiva e piombare nuovamente all’ultimo posto in classifica alla pari con il Cos a quota 18 punti. Una serie di eventi che hanno portato in queste ore la dirigenza maddalenina a incontrarsi per decidere che fare nel futuro, con la posizione di mister Fascia messa in cima alla lista degli argomenti all’ordine del giorno. Dare una scossa al momento difficile con una decisione sofferta, oppure continuare a dare fiducia all’attuale allenatore che ben conosce giocatori e ambiente? Questa è la domanda che ci si sta ponendo ai piani alti dello Zichina con il club che si sta guardando attorno alla ricerca di possibili sostituti che prendano in mano le redini della panchina biancoazzurra. Dalla possibile richiamata di mister Carlo Cotroneo, passando per nomi di casa e che ben conoscono la piazza, come quello dell’ex Arzachena Sandro Acciaro, nativo proprio de La Maddalena. Non solo questi due nomi ma anche profili che ben conoscono queste situazioni provenienti dallo stivale. In altre parole un allenatore di sicuro affidamento che sappia gestire il momento e sia capace di condurre la barca in porto. Tempo di riflessioni e decisioni quindi per l’Ilvamaddalena con il tempo che stringe, specie perché proprio domenica prossima (9 febbraio) i biancoazzurri avranno uno scontro salvezza delicatissimo da affrontare contro il Terracina, un gradino più in alto di Di Pietro e compagni a quattro lunghezze di distanza.
Andrea Olmeo