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Stefano Campolo, tecnico del Lanusei in sala stampa

Lanusei, Campolo: “Primo tempo imbarazzante, poi una buona reazione”

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Il commento del tecnico degli ogliastrini al termine del match di recupero contro il Carbonia.

Così Stefano Campolo in sala stampa: “È stato un primo tempo a dir poco imbarazzante, è questo il termine. Ho provato a dare una scossa dopo venti minuti, ma non per i giocatori che sono usciti ovviamente: erano due giorni che li ho visti mosci, appagati. Non siamo nessuno per sentirci appagati. Durante l’intervallo non ho parlato di calcio, ho fatto un discorso che non mi appartiene solitamente, ma era l’unico modo per cercare di andare a punzecchiare il loro orgoglio. Abbiamo fatto un buon secondo tempo sul piano della volontà, dell’applicazione e della voglia di non soccombere in campo. Siamo stati bravi a pareggiare e avremmo potuto anche vincere, ma non sarebbe stato giusto perché il Carbonia nel primo tempo ha fatto davvero bene e noi molto male. È un buon punto per quanto visto in campo, sperando che sia un punto costruttivo: ho fatto i complimenti ai ragazzi per la reazione, ma se vogliamo crescere bisogna acquisire la giusta mentalità durante la settimana, perché siamo una squadra giovane e se pensiamo che con due vittorie siamo diventati fenomeni facciamo il più grande errore della nostra vita”. 

Ancora sull’approccio mentale sbagliato: “Erano due giorni che li vedevo scarichi, sinceramente. Non voglio assolutamente puntare il dito sui ragazzi, anche questo serve per crescere: li ho sempre elogiati e continuerò a farlo perché sono stati impeccabili, ma negli ultimi due giorni si sono allenati con superficialità e questo non ce lo possiamo permettere, perché la figuraccia è sempre dietro l’angolo. Per cui spero che sia un punto costruttivo, perché dobbiamo migliorarci dal punto di vista tecnico e mentale, perché la mentalità è quello che ti fa fare lo step in avanti. Il nuovo terreno? È ancora in fase di assestamento, ma era così anche per il Carbonia che nel primo tempo è stato frizzante di noi. Giocare in casa è bellissimo, nella ripresa percepivo dalla panchina la spinta del pubblico che ci ha fatto andare ancora meglio nella parte finale, in cui potevamo anche vincere ma, ripeto, immeritatamente. È bello stare qui, non dobbiamo tradire la fiducia di chi ci sta accanto: dobbiamo essere sempre a tremila per rispetto di chi ci fa lavorare con serenità”. 

Chiusura sull’impegno di domenica, quando al Lixius arriverà un’Afragolese ferita dalla sconfitta interna con il Giugliano: “Sarà una sfida difficile, perché affrontiamo una squadra costruita per restare molto in alto come sta facendo. Ma noi dobbiamo lavorare a prescindere dall’avversario, cercando di comprendere quel che per noi, ovvero andare avanti nel quotidiano. Se capiamo l’importanza del quotidiano, dell’applicazione tutti i giorni, possiamo vincere o perdere con tutti, ma ancora non siamo pronti”. 

dagli inviati a Lanusei Francesco Aresu e Roberto Pinna

TAG:  Serie D
 
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