L‘Esperia Olimpia Cagliari di talento e cuore si conquista la possibilità di giocare la gara 3 dei quarti playoff di Serie B Interregionale. La squadra di Federico Manca batte 75-72 dopo un finale al cardiopalma la Carver Roma, sotto gli occhi di un pubblico mai domo.
Primo tempo
Manca sceglie Sanna in quintetto base al posto dell’infortunato Potì, affidandosi poi a Giordano, Locci, Maresca e Thiam. Dopo il botta e risposta tra Scianaro e Giordano dall’arco, sono le difese e il nervosismo a essere protagonisti. Almeno fino a quando Maresca non decide di siglare un parziale personale di 8-0, portare sull’11-4 il risultato e la Carver al primo timeout a oltre 4′ dalla prima sirena. L’Esperia entra presto in bonus, ma continua a spingere grazie soprattutto a un Maresca che non si ferma. Altre due bombe dell’ex Lumezzane fanno toccare il +12. La zona pari scelta dai romani fa abbassare momentaneamente le percentuali esperine, ma al termine dei primi 10′ il tabellone dice 21-11.
L’Esperia tiene l’intensità alta, la Carver prova a fermare l’inerzia a favore dei cagliaritani con la zona, ma anche la panchina con Manca e soprattutto Picciau fa rimanere avanti i padroni di casa, che aggiustano il massimo vantaggio sul +13 (30-17). Picciau continua a essere un fattore attaccando bene il lato debole senza palla, gli ospiti però restano comunque in scia grazie al tiro dall’arco fino a trovare la forza per accorciare le distanze, con Sciarano e Martino che portano Cinecittà fino al -6 sul 36-30 a meno di 2′ dalla seconda sirena. Per l’Esperia è rottura prolungata e la tripla di Pagnanelli fa segnare il 36-34 su cui si chiude il primo tempo.
Secondo tempo
Dagli spogliatoi è Giordano a uscire con la voglia di prendersi più di tutti la partita. Nove punti di fila, grazie anche al tecnico fischiato contro Galli, riportano l’Esperia al vantaggio in doppia cifra sul 45-35. La gara si fa più nervosa e fisica, la Carver ha in Pagnanelli il giocatore più capace di attaccare il ferro, ma dall’altra l’Esperia resta concentrata – nonostante anche un tecnico alla panchina – e a metà quarto resta sul +11 grazie all’uno su due di Bartoluzzi (50-39). Locci e Giordano dall’arco, insieme a Picciau, tengono la Confelici oltre la doppia cifra di vantaggio, la Carver però rimane a galla sfruttando ancora percentuali alte da tre punti e chiudendo sul -9 il terzo periodo (62-53).
Il peso della partita comincia a sentirsi su mani e scelte. I fischi rimangono tanti, mentre il punteggio, dopo i canestri iniziali di Sanna e Vitale rimane inchiodato per più di due minuti sul 64-55. A interrompere il digiuno è ancora una volta Giordano dall’arco, bravo a punire la zona con l’uscita in angolo. L’argentino nonostante i quattro falli e la box-and-one su di lui continua a premere sull’acceleratore e fa toccare il +14 sul 69-55 a oltre 5′ dal termine. Il quinto fallo di Giordano arriva presto, con annesso tecnico, e si apre un’altra partita fatta di nervi e di tanti contatti. L’Esperia sull’asse Locci-Picciau trova altro ossigeno per il 73-60. La Carver non molla e trova la forza di reagire e riaprire il match. Prima Lucarelli con la tripla, poi un gioco da tre punti e due liberi di Martino riportano la Carver fino al -6 sul 73-67 a meno di due minuti dal termine. L’Esperia va in apnea, complice l’uscita per cinque falli di Maresca, e la squadra ospite con Lucarelli dai 6,75 si avvicina ancora. Si entra nell’ultimo minuto, la Carver spreca, ma altrettanto fa Thiam dalla lunetta, anche se il centro senegalese si fa perdonare con la difesa su Martino. Picciau subisce fallo e fa uno su due dalla lunetta, il canestro di Lucarelli da sotto il tabellone vale il -2. La Carver spende fallo su Bartolozzi e l’uno su due del centro basta per guadagnare gara 3. Finisce 75-72.
Esperia Olimpia Cagliari-Carver Roma 75-72 (21-11, 15-23, 26-19, 13-19)
Cagliari: Manca 4, Cabriolu, D’Elia, Giordano 26, Villani, Thiam, Picciau 16, Locci 7, Maresca 14, Bartolozzi 4, Pili, Sanna 4.
Roma: Di Bello 4, Scianaro 17, Maiolo, Vitale 2, Lucarelli 9, Martino 13, Benincasa 2, Galli 3, Pagnanelli 22.
Matteo Cardia