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Tour de France, Aru: “Partirò con calma, tanti avversari sono già in forma”

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Vigilia del Tour de France con conferenza stampa in casa UAE Emirates: i giornalisti di tutto il mondo hanno incontrato le tre punte della squadra per La Grande Boucle, Alexander Kristoff, Tadej Pogaçar e Fabio Aru.

La conferenza stampa con gli aggiornamenti automatici (senza ricaricare la pagina)

a cura di Matteo Porcu

TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI FABIO ARU

Qual è il tuo rapporto con Pogaçar? Tadej è un ragazzo molto forte e ha dimostrato il suo valore, non sarà un grande problema fare bene per lui. Siamo una squadra esperta e consigli validi glieli potremmo dare. Se ci sarà l’occasione di mettermi a disposizione lo farò con molto piacere. Formolo? Non abbiamo ancora fatto la riunione di squadra e non so ancora di preciso i nostri ruoli, speriamo di fare il nostro lavoro che sarò quello di stare davanti il più possibile”.

Come stai realmente, tutti se lo chiedono, potremmo rivederti ai livelli a cui ci avevi abituato? A parole si riesce a fare poco, mi fanno spesso questa domanda: penso sarà la strada a dare risposte, da parte mia ho sempre messo il massimo impegno e professionalità. Al Lombardia ho avuto una giornata storta e sembra sia caduto il mondo…”

Hai un conto in sospeso con questa corsa? “Nel 2017 fu un’ottima annata. Il Tour mi è sempre piaciuto sin dalla prima partecipazione, quest’anno tutti lo aspettano perché è il primo grande giro. Le misure saranno molto rigide, il pubblico sarà diverso e vedremo come andrà. L’importante è partire e iniziare”.

Con cosa parti in testa e con quali punti di riferimento? “Sicuramente tutti sanno che è una stagione strana, da quando ci hanno dato le date di rinizio è stato più semplice. Sarà nuovo correre a settembre, temperature diverse e un Tour duro. Penso saremmo tutti nella stessa barca per quanto riguarda le regole e le precauzioni sanitarie. Penso non sia poi cambiamo molto, siamo qui da martedì e abbiamo provato qualche arrivo. Non potrò vedere la mia famiglia poi e ci vedremo tra tre settimane”.

Avete ipotizzato una strategia in caso di interruzione? “Non abbiamo pensato di programmare la corsa con un possibile stop, speriamo vivamente di no. Difficile programmare per una settimana e mezzo poi”.

“Ho fatto un po’ di gare nella ripresa, al Lombardia ho avuto una giornataccia; nelle altre gare sono sempre stato tra i primi 10, mi aspetto di iniziare il Tour con una forma un po’ inferiore rispetto agli altri, bisognerà stare attenti. Ci saranno avversari con migliore forma, inizierò concentrato ma anche con calma. Obiettivo? Non li ho particolarmente in chiaro, voglio vedere a che punto sono.  Io a disposizione della squadra? Assolutamente si, quando c’è stata l’occasione l’ho sempre fatto e lo rifarò”.

C’è una tappa che segnato particolarmente? “Ce ne sono tante, sarà un Tour molto duro sin da subito: domani sarà subito salita e domenica ci aspetta una tappa dura. Io ho fatto tante ricognizioni con la squadra, in particolare alla diciassettesima sul Col de la Loze”

Prosegue Aru: “Sono molto preparati, ma vedo anche molto stress in gruppo. Al Tour mi aspetto un ritmo alto sin dall’inizio e ci saranno sorprese, sarà molto bello per gli spettatoti”.

14:46 – Rieccoci collegati, a breve ripartirà la conferenza di Aru che fin qui ha risposto a un’unica domanda.

14:44 – Qualche problema tecnico nella diretta della UAE Emirates, ma ci hanno assicurato ripartirà a breve

Cosa possiamo aspettarci dal tuo Tour e se hai notato un ciclismo diverso nelle precedenti gare? “Sicuramente saranno tre mesi diversi dal solito, tutti sono molto preparati. Questo è sicuramente è la cosa che si nota di più.

14:38 – Buon pomeriggio amici di www.centotrentuno.com e benvenuti alla conferenza stampa di presentazione in vista del Tour de France di Fabio Aru.

 

 
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