La disamina di Rolando Maran, allenatore del Cagliari, dopo Bologna-Cagliari 2-0.
“Nella prima parte, onestamente, credo che fossimo in partita nel modo giusto, avendo anche le occasioni migliori rispetto al Bologna. Siamo andati sotto per un episodio, eravamo schierati bene, e una volta in svantaggio ci siamo disuniti perdendo un po’ il filo di quei concetti che avevamo preparato”.
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Il Cagliari ha fatto fatica con Joao Pedro più due punte. “Sicuramente abbiamo avuto problemi, non siamo riusciti a essere incisivi. Ho provato a cambiare altro qualche minuto dopo, ma non è andata bene. Ci abbiamo provato, il Bologna ha però trovato spazi per farci male”.
Il rigore è dubbio? “Non so se Filip sposti o meno il braccio in modo influente. Dispiace perché per la seconda volta di fila, in trasferta, un rigore così così ci penalizza e acuisce le nostre difficoltà. Non dobbiamo cercare alibi, nel secondo tempo dovevamo fare molto di più”.
Dispiace di più non aver chiuso il discorso salvezza o non aver ripetuto la prestazione contro l’Inter? “Sicuramente la seconda mi rompe molto di più, volevamo continuità”.
Come valuta la prestazione di Bradaric? “Non amo parlare dei singoli, non ha molto senso. Filip veniva da un momento di inattività o quasi, normale abbia fatto un po’ di fatica in più. Penso che nel primo tempo, fino allo svantaggio, le cose stessero andando bene. Può darsi che abbia forzato le cose troppo presto col cambio all’intervallo, ma le cose è più facile valutarle a posteriori. La soluzione del trequartista con due punte non la escludo, sicuramente va attuata in modo molto diverso rispetto a quanto visto e fatto oggi”.
C’è un mal di trasferta. “E’ una cosa davvero assurda. Il nostro atteggiamento non cambia, non guardiamo a dove o contro chi giochiamo, però fuori causa l’episodio negativo – come a Genova e oggi – ci fa male in modo eccessivo. Dobbiamo capire che anche quando le cose si mettono male c’è spazio e tempo per reagire”.
Quanto conta tornare in campo già venerdì? “Io giocherei già domani, ho una gran voglia di cancellare questo pomeriggio”.
Francesco Aresu (inviato a Bologna)