Le parole del tecnico rossoblù in conferenza stampa dopo la sconfitta del Franchi contro la Fiorentina.
Così Walter Mazzarri in sala stampa: “Sul come siamo entrati in campo non posso dire nulla, siamo stati alla pari della Fiorentina fino al rigore, che nessuno si aspettava. In questo momento siamo fragili e lo sappiamo, i ragazzi son condizionati dalla classifica: nel momento in cui stavamo tentando di fare qualcosa, abbiamo subito il secondo gol e con la testa pesante. Ho provato negli spogliatoi a spronarli, perché con un gol sarebbe cambiato tutto. Sapevano che avrei subito cambiato, ma subito abbiamo preso il gol su punizione, sfido chiunque a non subire il colpo. Oggi abbiamo demeriti nostri per via di errori, ma anche tanti meriti dell’avversario. Preoccupato per il futuro? Intanto giochiamo mercoledì con la Roma, domani ci rivediamo per il defaticante e analizziamo la partita. Vedremo di avere una bella reazione con la Roma davanti al nostro pubblico, che ci ha dato una grande mano contro la Sampdoria”.
Sugli infortuni muscolari
“Abbiamo bisogno di lavorare tanto, ma giocare ogni tre giorni e avere tanti infortuni è complicato, specie per gli automatismi. Io chiedo l’aiuto del nostro pubblico, bisogna stare uniti e far passare questo momento. Ci mancano ancora 29 partite, dobbiamo concentrarci su di noi. Ora è meglio parlare il meno possibile e fare i fatti. Infortuni muscolari? Per Godin è un’infiammazione al ginocchio, Caceres alla caviglia, su Godin sapete quando è rientrato dall’Uruguay e ha sempre giocato. Non penso che sia un problema di infortuni muscolari, perché stiamo molto attenti ai carichi di lavoro. Mi sento di escludere problemi di questo tipo”.
Sul possibile intervento a gennaio
“Cosa può servire a gennaio? Inizio ad avere delle idee chiare, ma voglio aiutare questo gruppo a uscire quanto prima dai bassifondi: lo tengo per me e ne parlerò con la società, ora serve solo che questi ragazzi tutti insieme siano messi in condizione di fare più punti possibili per arrivare a gennaio nel modo migliore per i vari aggiustamenti”.
dall’inviato a Firenze Francesco Aresu