L’unica volta in carriera che era riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista risaliva alla stagione 2021-22, maglia della Viterbese addosso, campionato di Serie C e ventuno anni d’età. Tre campionati dopo (e quasi quattro anni in più sulla carta d’identità), questa volta in Serie A, Michel Ndary Adopo è tornato a essere titolare inamovibile. Con i colori rossoblù del Cagliari: trentacinque presenze in campionato, ben di più delle 21 raccolte in tutte le precedenti esperienze (Torino e Atalanta) e, soprattutto, un ruolo centrale nello scacchiere dell’ormai ex allenatore rossoblù Davide Nicola.
Riscatto e poi…
Arrivato in Sardegna su indicazione del direttore sportivo Nereo Bonato la scorsa estate, Adopo ha fatto parte di un affare più ampio che ha visto il suo predecessore al Cagliari Ibrahim Sulemana fare il percorso inverso, mentre ad accompagnare il francese classe 2000 sulla rotta Bergamo-Sardegna anche Nadir Zortea e Roberto Piccoli. Con l’attaccante Adopo condivide la formula, prestito con diritto di riscatto in favore del Cagliari e, al netto di sorprese, anche il futuro. Che vedrà la società del presidente Tommaso Giulini esercitare l’opzione di acquisto con l’Atalanta, quattro milioni di euro che porteranno Adopo a essere definitivamente un giocatore rossoblù. Un antipasto che, però, potrebbe portare a un pranzo virtuale durante il quale discutere del futuro. Non tanto con l’idea di un affare in vista di una cessione con plusvalenza – come possibile, ma non scontato, nel caso di Elia Caprile – quanto per valutare un adeguamento del contratto del classe 2000 francese, tra i meno pagati della rosa rossoblù. Discorsi prematuri, perché prima c’è da formalizzare quanto dovrebbe ormai essere scontato. Ossia il riscatto dall’Atalanta, con il 18 giugno (apertura della finestra il 16) come data ultima per esercitare l’opzione prevista la scorsa estate. E poi, assieme a Fabio Pisacane, valutare il da farsi. Con una certezza: arrivato in punta di piedi, cresciuto passo dopo passo, diventato presto pilastro della mediana, ora Adopo vuole confermarsi. A Cagliari, preferibilmente.
Matteo Zizola