Il cambio di date per esercitare i diritti di opzione non ha modificato l’idea di massima del Cagliari. Elia Caprile, Michel Ndary Adopo e Roberto Piccoli verranno infatti riscattati dal club rossoblù, un investimento totale da 24 milioni di euro per chiudere definitivamente gli acquisti del portiere dal Napoli e del centrocampista e la punta dall’Atalanta. Decisione presa a prescindere da chi sarà il direttore sportivo che prenderà il posto di Nereo Bonato, ormai con più di un piede fuori dalla Sardegna, con Guido Angelozzi in pole per diventare l’uomo di fiducia per il mercato del presidente Tommaso Giulini. Decisione che, però, potrebbe non tramutarsi in una permanenza dei tre giocatori per i quali non mancano gli interessamenti sia dall’Italia che dall’estero.
Investimenti
Se su Caprile è da tempo noto che il Torino lo valuta per l’eventuale successione di Milinkovic-Savic in caso di cessione del portiere serbo, mentre quello del Milan è piano piano sfumato con la conferma di Maignan vicina, attenzione alla Juventus che avrebbe messo gli occhi sul classe 2001 nativo di Verona come alternativa a Di Gregorio, con Perin che è finito sui radar del Milan di Massimiliano Allegri. Un timido interessamento che, però, parte da un presupposto chiaro: il Cagliari non si muove dalla valutazione di almeno 15 milioni per il proprio portiere e dipenderà dalle eventuali pretendenti la sua partenza. Una situazione simile a quella di Cragno in passato, non da escludere dunque la permanenza in rossoblù di Caprile con l’idea di un’ulteriore valorizzazione dopo una stagione completa in Sardegna. Senza contare la volontà del giocatore, poco orientato a un ruolo da alternativa, ma piuttosto deciso nel voler essere il titolare designato, aspetto che nella Torino bianconera sarebbe tutt’altro che scontato. Non solo Caprile, perché anche su Piccoli si sono posati gli occhi di alcune pretendenti. In un gioco d’incastri con Dzeko, libero dagli impegni con il Fenerbahce dopo la scadenza del suo contratto con il club turco. Il legame con l’attaccante bosniaco è presto spiegato: Bologna e Fiorentina spingono forte per riportare in Italia l’ex Inter e Roma, chi delle due dovesse perdere la partita ha individuato come possibile alternativa proprio Piccoli. Così come per Caprile, anche per l’attaccante bergamasco il Cagliari non scende sotto la propria valutazione (intorno ai 18-20 milioni di euro), in questo senso attenzione anche al Como che ha mostrato un primo tiepido interessamento per il classe 2001.
Premier calling
Infine la situazione per certi versi più spinosa, quella relativa ad Adopo. Il centrocampista francese, 25 anni il prossimo luglio, verrà riscattato dall’Atalanta per 4 milioni di euro, ma Cagliari potrebbe essere solo uno scalo in una rotta che da Bergamo lo porterebbe lontano dalla Sardegna. Premesso che al momento siamo nelle fasi del pour parler, per Adopo il discorso oltre che di natura tecnica è soprattutto di natura economica. Il classe 2000 di Villeneuve-Saint-George, infatti, è tra i meno pagati della rosa rossoblù nonostante sia stato tra i più utilizzati nell’ultimo campionato. Un aspetto che porterebbe a sedersi al tavolo per un adeguamento del contratto dopo che il Cagliari eserciterà il riscatto, ma non solo. Perché su Adopo avrebbe chiesto informazioni nelle ultime ore un club di Premier League, nello specifico il Bournemouth. Che, attraverso il direttore Tiago Pinto ha messo gli occhi su diversi profili della Serie A anche per via del passato del dirigente portoghese, profondo conoscitore del calcio italiano dopo l’esperienza alla Roma. Non solo il difensore della Lazio Gila, dunque, con un’offerta che sarebbe stata rifiutata dai biancocelesti, ma anche Adopo è finito sui radar del Bournemouth. Per ora nessun passo formale, ma il Cagliari ha comunque aperto a possibili trattative per il centrocampista francese.
Matteo Zizola