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Nuovo stadio Cagliari: che passaggio manca per il progetto definitivo?

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Stiamo aspettando un passaggio dal Comune, poi entro la fine dell’anno contiamo di presentare il progetto definitivo“. Così parlò Tommaso Giulini sul futuro della nuova casa del Cagliari. Tema stadio che da anni ormai divide e appassiona la città, la politica e l’opinione pubblica di tifosi e non dei rossoblù. E quel “Passaggio dal Comune“, interpretato come un nuovo scoglio all’iter burocratico, è parso a molti come un nuovo scoglio da sormontare per un progetto che ha già subito continui ritardi e rallentamenti.

La Regione

A dirla tutta si tratta di un concetto semplice che però va messo nero su bianco. E il responsabile principale più che l’amministrazione comunale sarà la Regione. Come confermato ai nostri microfoni qualche giorno fa dal presidente Solinas, infatti, la Sardegna contribuirà con un importante finanziamento pubblico nella costruzione dell’opera. “Siamo pronti a fare la nostra parte” – dice Solinas – e detta in parole povere la “parte” della Regione consiste in circa 30 milioni (ulteriori) di finanziamento sul progetto iniziale. Come vi avevamo già anticipato a inizio estate: qui la notizia. Il finanziamento regionale è fondamentale per l’iter burocratico del nuovo stadio del Cagliari. Perché? Perché come previsto dalla legge sugli stadi il club deve avere un ritorno diretto dalla costruzione dell’opera, e avendo il Cagliari rinunciato formalmente da tempo al centro commerciale e alle aree destinate agli spazi commerciali, potrebbe giustificare parte della spesa con l’intervento del pubblico. A parole sono tutti concetti che le parti si sono ripetute, o meglio hanno ripetuto nelle varie conferenze e interviste, più e più volte. Manca però un passaggio fondamentale: la stesura nero su bianco dei nuovi finanziamenti regionali all’interno dell’opera. Un documento insomma che certifichi queste nuove scelte. Con il Comune per la società di via Mameli resta aperto il dialogo in un altro senso, la discussione per la realizzazione di nuovi progetti al posto del centro commerciale. Il club ha bisogno di questi due passaggi, uno logistico e l’altro burocratico, per completare l’opera di stesura e disegno del progetto definitivo che vede nel Consorzio Sportium e in Costim due degli attori protagonisti insieme alla realtà rossoblù.

Roberto Pinna

 

 

 
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