Giro di boa nel Girone A della Serie C: è il weekend della prima giornata del girone di ritorno che vede l’Olbia impegnata in Toscana contro il Pontedera.
L’allenatore dei bianchi Max Canzi ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia, partendo dalla sfida con gli amaranto: “Mi aspetto una partita complicata contro una squadra di categoria che merita grande rispetto. Hanno un loro impianto di gioco, semplice ma caratterizzato: fanno della corsa e dell’intensità il loro punto di forza, mi aspetto una partita complicata. Sarà assente Giandonato per squalifica come nella partita d’andata: in quella occasione avevamo raccolto molto meno di quanto avevamo seminato, non amo parlare di fortuna o sfortuna ma il gol dell’andata è stato caratterizzato dal vento. Abbiamo un po’ di credito con la fortuna rispetto alla gara d’andata. Noi partiamo sempre per vincere, non riesco a preparare una partita per pareggiare poi ovviamente durante la gara ti puoi anche accontentare anche se provi sempre a vincerla”.
Grazie alla vittoria con il Grosseto l’Olbia è uscita dalla zona playout: un fatto positivo, ma Canzi tiene tutti sulla corda: “Dire che siamo usciti dalla zona pericolosa è relativo, siamo a tre punti dalla zona rossa e a tre dalla zona playoff: siamo in un limbo, abbiamo fatto risultati positivi, quindi direi che è un plus a livello motivazionale trovarci in questa posizione, ma nessuno deve pensare che ne siamo usciti del tutto”.
Sull’assenza di Giandonato afferma: “Abbiamo giocato più volte con Ladinetti mezzala, quindi accentreremo Riccardo: Lella non ha giocato tanto dall’inizio, Belloni rientra da una settimana completa di lavoro finalmente, le opzioni ci sono ma ho già le mie idee. Voglio aspettare l’ultimo allenamento, abbiamo i numeri e i nomi per sostituire Manuel, uno dei leader tecnici e caratteriali del gruppo”.
Come è cambiata la squadra rispetto alla gara d’andata? Lavoriamo ovviamente per prendere meno gol possibile e farne sempre più: non dimentichiamoci degli avversari, l’Olbia del girone d’andata era una squadra completamente diversa e molto nuova. Quando si cambia allenatore e arrivano nuovi giocatori si deve trovare un’amalgama, ora abbiamo trovato un’identità come uomini e sistema di gioco. Una motivazione che abbiamo è quella di vendicare la partita d’andata che non era stata fortunata per noi”.
Sulla situazione infermeria: “Gagliano si stava avviando verso il recupero ma si è riacutizzata la sua tendinopatia e non sarà della partita, sarà fuori anche Dalla Bernardina per un problema al ginocchio”.
Sul reparto avanzato il tecnico commenta: ” Andrea Cocco? Il fatto di avergli preferito Doratiotto nelle ultime due partite è dovuto alle caratteristiche di Riccardo, mi serviva uno che pressava a tutto campo. Andrea si sta mettendo a disposizione della squadra, sta attraversando un periodo duro, ma un professionista come lui si è messo a completo servizio della squadra e verrà il suo momento. Gli attaccanti vivono di gol, quando un attaccante inizia a non fare gol diventa un’ossessione. Il circolo vizioso va interrotto e fatto diventare un circolo virtuoso, non pensare più al gol. Ci vuole fortuna e abilità. Non abbiamo un attaccante in rosa come può essere Magrassi del Pontedera o Ogunseye l’anno scorso. Non possiamo buttare il pallone avanti e vedere cosa succede, quindi dobbiamo giocare palla a terra. Udoh è cresciuto tantissimo, ha una caratteristica particolare che non hanno in molti, l’attacco alla profondità: all’inizio dell’anno questo non lo faceva, domenica voglio ricordare che ha risolto la partita. Ho stima per Doratiotto, lo conosco benissimo ed è stato mio capitano in Primavera: con il sistema di gioco che avevamo all’inizio pensavo di impostarlo da quinto e ora è nel parco attaccanti definitivamente. Ha bisogno ancora un po’ di adattamento, non ha giocato per mesi per via di un infortunio”.
L’Olbia si è allenata in settimana in un campo in sintetico a Golfo Aranci per prendere confidenza con il terreno che ci sarà anche a Pontedera: “A Golfo Aranci ci siamo trovati molto bene, è una buona struttura e un ottimo campo– commenta Canzi-. Quando giochiamo la domenica sul sintetico, mi piace fare qualche allenamento prima su campi simili. Quello che spiace è però avere a disposizione una struttura inutilizzata come il Geovillage e non poterla utilizzare. Ringraziamo il comune di Golfo Aranci, ma definirei un sacrilegio non poter utilizzare una struttura del genere come quella del Geovillage, mi piange il cuore ogni volta che ci passo davanti pensandoci”.
Ultima battuta sul campionato del “suo” Cagliari Primavera che riprenderà domani contro l’Atalanta: “Ho sentito Daniele Conti, c’è un confronto continuo. Faccio il tifo per loro, so che è un momento difficile, c’è il ricambio generazionale ed è capitato proprio in un momento particolare con la pandemia e le soste forzate. Gli auguro di cuore il meglio, spero e mi auguro possano uscire da questa situazione, hanno le qualità per farlo”
Matteo Porcu