Olbia, ricorso presentato: e ora? La speranza della squadra gallurese di partecipare alla prossima Serie D resta appesa a un filo, ma qualche speranza in più rispetto a soli pochi giorni fa c’è. Vista anche una discreta apertura in Lega.
Speranze
La squadra bianca si è affidata a uno dei migliori, se non il migliore, studio legale in materia come quello dell’avvocato Eduardo Chiacchio. E il club gallurese infatti nella mattinata di oggi, 22 luglio, ha presentato regolare ricorso per spiegare i motivi che hanno spinto Swiss Pro a presentare, entro i termini federali, la domanda di iscrizione in bianco, senza la fideiussione necessaria e senza il saldo del pagamento dei debiti federali accumulati negli ultimi mesi di Serie C per gli stipendi dei propri tesserati. Lo studio legale Chiacchio ha chiarito in diversi punti anche la solidità del progetto futuro per poter convincere la Covisod e la Lega Nazionale Dilettanti della bontà della realtà gallurese, dopo che la domanda presentata in bianco aveva gettato in cattiva luce la company svizzera agli occhi delle istituzioni del massimo campionato dilettantistico. Un lavoro di fino agevolato dalla credibilità dello stesso Chiacchio. Secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione al momento alla Covisod e in Lega c’è la volontà di accogliere il ricorso dell’Olbia, ma solo in caso di perfetta stesura dello stesso e di chiarezza sia sugli attuali pagamenti che sui futuri investimenti. Onde evitare problematiche a campionato in corso. Cosa succede all’Olbia in caso di ammissione alla D? Il club verrà multato con una sanzione amministrativa per aver presentato regolare domanda solo entro i tempi del ricorso e non entro la scadenza federale. Nella giornata di domani, 23 luglio, la Covisod dovrebbe dare responso al club, mentre l’ufficialità della riammissione o dell’esclusione arriverà solo nel prossimo Consiglio Federale, che doveva essere previsto per il 25 luglio ma che potrebbe essere spostato al 30.
Progetto
La domanda da porsi ora è: che Olbia sarà quella eventualmente riammessa in Serie D? Quesito complesso. Per ora Swiss Pro e l’eventuale magnate turco che, stando al chiacchiericcio cittadino (la normalità quando una società di fatto sparisce mediaticamente), ha pagato fideiussione e debiti federali arretrati non hanno fatto dichiarazioni ufficiali. Un atto che sarebbe stato quantomeno dovuto, non solo a noi giornalisti ma soprattutto ai propri tifosi, con questi rimasti in balia degli eventi da fine aprile. Non devono sorprendere in questo senso le contestazioni al Nespoli contro svizzeri e vecchia proprietà da parte dei sostenitori nelle ultime ore. Facciamo un gioco: mettiamo che l’Olbia, salvata per i capelli, riuscisse a restare in Serie D, vista la fiducia che filtra nelle ultime ore, chi costruirà una squadra all’altezza del blasone dei bianchi in quarta serie? Swiss Pro? Il magnate turco? Un fondo straniero? Il tutto in circa un mese. Fa strano tra l’altro che gli svizzeri non abbiano voluto accollarsi l’anno passato la gestione tecnica di un progetto di Serie C già avviato e ora siano pronti a far partire da zero un campionato importante in Serie D in circa 30 giorni. Sarà fondamentale capire a chi, con umiltà, Swiss Pro chiederà una nuova mano, con il riallacciare i rapporti con Roberto Felleca che sembra più che necessario al momento. E poi qualcuno dovrà parlare per dare un senso delle proprie azioni a una città che si sente, giustamente, tradita.
Roberto Pinna