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Prati tra i migliori U23 d’Europa: il dato che esalta il play del Cagliari

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Il futuro della Nazionale come da parole di Luciano Spalletti che lo ha incluso tra i giovani tenuti sotto osservazione. La titolarità indiscussa con la maglia del Cagliari, regista del centrocampo a vent’anni appena compiuti e alla prima stagione in Serie A. Infine i dati che parlano di un calciatore già di livello europeo, non solo per la presenza costante nell’Under 21 di Nunziata, ma per una qualità cara anche a Claudio Ranieri. Matteo Prati, dall’hype estivo alla conferma sul campo, non solo una questione mediatica ma una crescita confermata dai fatti.

Colpo di fulmine

Verticalità, una dote che nel Cagliari della Serie B mancava in mezzo al campo, Quante volte Ranieri aveva sottolineato la scorsa stagione il difetto di palloni diretti in avanti della sua mediana, su tutti quel Makoumbou innamorato troppo del pallone e dei passaggi orizzontali. Per questo in estate il club rossoblù, su indicazione di Sir Claudio, ha inseguito a lungo Prati, vincendo la concorrenza del Palermo e abbattendo i muri alzati dalla Spal. Verticalità, appunto, come nel gol del momentaneo pareggio della squadra emiliana alla Unipol Domus, con quel lancio perfetto in diagonale del classe 2003 ravennate che portò alla rete di Celia. Ranieri s’innamorò in quel preciso istante delle doti di Prati, lanciato da titolare inamovibile da Daniele De Rossi e poi protagonista nonostante la retrocessione in C della sua Spal. Cinque milioni più due di bonus, una cifra record per un giocatore della terza divisione italiana, un investimento importante per una società con un bilancio non esattamente rose e fiori. Non per il futuro, ma per il presente, come ha dimostrato la prima parte di stagione con Prati entrato nell’undici titolare dalla sfida contro la Roma e mai più scivolato in panchina da quel momento. Perché la capacità di cucire e rilanciare l’azione è imprescindibile nelle idee di Ranieri e un dato su tutti dimostra il perché il tecnico rossoblù non rinunci al suo giovane centrocampista.

Secondo in Europa

Il Cies Football Observatory ha stilato una classifica relativa alla percentuale di passaggi in verticale sul totale per partita effettuati dai giocatori under 23 delle prime cinque leghe europee (Italia, Inghilterra, Spagna, Francia e Germania). In testa il classe 2002 del Borussia Monchengladbach Rocco Reitz con il 37,7% di palloni giocati in avanti a gara, al secondo posto proprio Prati – di un anno e mezzo più giovane del tedesco – con il 37,2%, davanti a Joris Chotard del Montpellier con il 36,1%, a Ivan Ilic del Torino con il 33,3%, a James Gartner dell’Everton con il 32,8%, al campione del mondo argentino Enzo Fernandez del Chelsea con il 32,6% e al centrocampista dell’Udinese Lazar Samardzic con il 31,4%. Un dato eclatante che conferma la qualità principale del classe 2003 ravennate, ma non l’unica. Tredici presenze, dodici da titolare e una da subentrato a inizio secondo tempo, 1112 minuti giocati – il quinto più utilizzato in Serie A da Ranieri – con un totale di 406 passaggi dei quali il 77% riusciti, 36 duelli vinti, 27 tackle e 10 intercetti. Un calciatore completo che, parola di Sir Claudio, “sta diventando un punto di riferimento importante. È sempre al posto giusto e prima o poi tirerà fuori dal cilindro la sua qualità migliore, giocare in verticale“. Era il 26 novembre, dopo il pareggio contro il Monza: oggi la conferma, Prati ha intrapreso la strada vista da Ranieri, quella della verticalità.

Matteo Zizola

 
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