Grande gioia e sollievo in casa Torres dopo la salvezza ottenuta con la vittoria per 1-0 al playout contro il Castiadas.
In sala stampa c’è la festa sfrenata del gruppo, e poi le parole del presidente Salvatore Sechi e del ds Vittorio Tossi (leggi qui). Ma anche quelle dell’allenatore Roberto Riolfo, del capitano e bandiera Tore Pinna, di uno dei giocatori chiave come Stefano Sarritzu.
LE PAROLE DI GIANCARLO RIOLFO – “Era d’obbligo finire così. Abbiamo fatto un percorso di 6 partite, con il rischio di ciò che poteva succedere. Abbiamo lavorato duramente per questa giornata, ma siamo ancora più felici di quanto ottenuto. In casa abbiamo vinto 4 partite su 4, ma ce l’abbiamo fatta! Non c’era tempo, perché era difficile poter incidere (entrano alcuni giocatori della Torres per fare altri gavettoni, ndr) ma ce l’abbiamo fatta. Oggi siamo stati bravi a cercare di aggredirli subito, senza pensare ai due risultati. Forse un po’ meno bravi a trovare la conclusione vincente, abbiamo avuto un piccolo calo a metà secondo tempo, ma siamo intervenuti in tempo. Giacomo si merita questo gol, per i sacrifici che ha fatto e per quanto ci tiene alla Torres devo dire che ha messo la chicca nella partita. È la seconda salvezza che abbiamo festeggiato insieme, dopo quella con il Savona a Gubbio. Il mio futuro? Oggi era importante salvarci, senza pensare ad altro. Ora festeggiamo, poi vedremo quale sarà il nostro futuro”.
LE PAROLE DI TORE PINNA – “Dedichiamo questa salvezza alla famiglia di Gianni Pedoni, una grande figura per la Torres. Siamo riusciti a ricompattarci, abbiamo conquistato questa salvezza tutti insieme. Ringraziamo il mister Riolfo per quanto fatto, ma anche gli altri che lo hanno preceduto. Io ho chiuso quattro partite in campo senza subire gol, oggi mi sono fatto male nuovamente durante l’esultanza, ma ne è valsa la pena!”, afferma col solito orgoglio.
LE PAROLE DI STEFANO SARRITZU – “Una salvezza che vale più di un campionato. Ci abbiamo creduto fino alla fine, potevamo salvarci per un punto ma comunque il traguardo è arrivato lo stesso. L’importante è stato essere uniti fino alla fine e si è visto. Il lavoro paga e oggi abbiamo raccolto i frutti. Siamo stati bravi a non farci condizionare dal vantaggio relativo dei due risultati a disposizione su tre, entrando in campo con la giusta mentalità. Io arrivavo da un infortunio, dopo una brutta torsione al ginocchio accusata nell’amichevole di giovedì. Sono orgoglioso di quest’annata e di tutti i compagni. Futuro? Mai dire mai, vedremo come andrà”.
dall’inviato a Sassari Francesco Aresu