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Alessandro Vinciguerra, attaccante del Cagliari Primavera | Foto Cagliari Calcio/Valerio Spano

Cagliari Primavera, le pagelle: Vinciguerra ci prova, Konate evanescente

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I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Michele Filippi, dopo la sconfitta casalinga per 1-0 al Centro Sportivo di Asseminello contro il Milan di Ignazio Abate, nella 22^ giornata della Primavera 1 2022-2023.

Iliev – 6,5: Con Lolic impegnato in prima squadra, tocca al classe 2005 bulgaro difendere i pali della Primavera del Cagliari. La scelta di mandarlo in campo dal primo minuto (con Wodzicki promosso a secondo) si rivela azzeccata. Il numero 31 rossoblù si mette subito in mostra con una grande parata d’istinto sul colpo di testa sotto misura di Mangiameli dopo 17′ del primo tempo. Non può nulla sulla rete di Zeroli al 44′ che regala il successo e i tre punti al Milan in quel di Asseminello ma nel compenso prestazione positiva per il ragazzo passato anche dalle giovanili del Levski Sofia.

Zallu – 5,5 Il motorino della difesa del Cagliari Primavera ci mette il solito mix di grinta e corsa, ma è alquanto impreciso quando si tratta di provare a mettere palloni scodellabili in mezzo nelle poche sortite offensive della sua squadra (dal 65′ Arba 5: viene messo in campo per provare a dare un’opzione in più sulla corsia di destra nell’ultima mezz’ora di match ma senza l’esito sperato).

Palomba – 6: Prestazione nel complesso sufficiente per il capitano del Cagliari Primavera nonostante dalle sue parti venga spesso insidiato da un brutto cliente in quanto a forza e sprint come Chaka Traoré. Nel primo tempo, sfiora il gol al 36′ con un buon terzo tempo che però non sorprende Nava. Nella ripresa, si aggiunge alla batteria di punte di Filippi per cercare il gol del pareggio ma senza successo.

Veroli – 6: Partita attenta e senza grosse sbavature lungo l’arco dei novanta minuti per il centrale ex Pescara. Nel finale di gara, al minuto 86, prova a diventare l’uomo di giornata con un bel terzo tempo sugli sviluppi di una punizione battuta da Carboni ma solo Nava gli nega la gioia del secondo gol in campionato.

Idrissi – 5,5: Viene lanciato dal primo minuto per spingere a tutta sulla corsia sinistra (con Zallu dalla parte opposta) e per contenere le avanzate di un giocatore pericoloso come Bakoune. Il numero 3 rossoblù pensa più a difendere che attaccare nel primo tempo. Nella ripresa, prova ad accendersi ma lo fa soltanto a sprazzi. Non la solita freccia esplosiva sulla fascia (dall’82’ Achour: SV. Entra per dare una mano nell’assalto finale rossoblù alla ricerca del pareggio).

Caddeo – 5: Filippi lo schiera come mezzala destra di contenimento. Nel primo tempo, pensa più a darle e a non prenderle. Nella ripresa, cerca di creare qualche sortita offensiva con il pezzo forte della casa, ovvero l’inserimento senza palla ma spesso e volentieri la sfera non arriva quasi mai dalle sue parti (dal 65′ Sulev: 6 Il bulgaro entra con personalità e senza paura nella contesa contro i rossoneri. Oltre a Carboni, è quello che mette in campo maggiore impegno e grinta. Ci prova per due volte dalla distanza ma senza sorprendere Nava).

Cavuoti 5 – La notizia del giorno, a leggere la formazione del Cagliari Primavera contro il Milan, è quella del rientro in campo del suo numero 10 dopo i problemi alla schiena. Filippi, come ai vecchi tempi, gli assegna le chiavi del centrocampo ma la sua prova è sintomo di una condizione ancora da ritrovare e di una tecnica da rispolverare nel breve periodo. Ad ogni modo è un bene per la formazione rossoblù aver recuperato un giocatore di qualità e fantasia come lui per questa seconda parte di stagione. (dal 45′ Masala: 6 – Entra dall’inizio del secondo tempo al posto di un evanescente Cavuoti per cercare di dare un po’ più di frizzantezza all’attacco rossoblù).

Carboni – 6,5: Con il rientro nel gruppo dei titolari di Cavuoti, viene spostato nel suo vecchio ruolo, ovvero quello di mezzala nel centrocampo a tre del Cagliari Primavera. Nel primo tempo, fa fatica ad incidere. Nella ripresa, riportato in posizione centrale, fa girare la squadra in una partita non semplice.

Vinciguerra – 6,5: Il numero 22 del Cagliari, tra i giocatori schierati in avanti dal primo minuto quest’oggi da mister Filippi, è quello che ci mette sicuramente maggiore impegno per tecnica e agonismo. È tra gli ultimi ad arrendersi in casa rossoblù in una giornata negativa.

Konate – 5: Vista l’assenza di Griger, convocato da mister Claudio Ranieri con la prima squadra del Cagliari per la trasferta di Brescia, il peso dell’attacco della Primavera rossoblù ricade quasi tutto sulle spalle del numero 27. Prestazione davvero incolore e senza grossi acuti per l’italo-ivoriano, che al 37′ del primo tempo si mangia un’occasione colossale solo davanti a Nava, perdendo clamorosamente grip e non riuscendo più a controllare un pallone che poteva diventare qualcosa di molto pericoloso (dal 56′ Kosiqi 5,5: Filippi lo manda in campo poco prima dell’ora di gioco per cercare di dare maggiore peso ad un attacco particolarmente sterile. Lotta con volontà e cerca di farsi largo tra le maglie difensive del Milan usando la sua arma migliore ovvero la forza fisica ma non riesce a rendersi particolarmente pericoloso).

Belloni – 5: Per il match contro il Milan, Filippi alza il raggio d’azione del suo numero 24 di qualche metro, facendolo partire sulla linea degli attaccanti per affiancare Vinciguerra e Konate. Mai veramente in partita e prestazione condita anche da un cartellino rosso al 70′, che lascia per oltre 20 minuti più recupero il Cagliari in dieci.

Allenatore Michele Filippi 5: In casa Cagliari Primavera l’allarme suona e molto forte. I tanto a lungo sognati playoff sono oramai lontani, la vittoria manca da sei gare e ora i rossoblù devono cominciare a guardarsi alle spalle in classifica perché i punti di vantaggio sulla zona pericolo sono soltanto sette. La squadra è in evidente difficoltà e non riesce a essere incisiva sia dal punto di vista della proiezione offensiva sia soprattutto in termini di continuità di approccio nell’arco dei novanta minuti. Anche contro il Milan, si è visto un Cagliari a due facce: bloccato nella prima frazione, un minimo più spavaldo nella ripresa. Adesso l’obiettivo, per il tecnico rossoblù, è quello di ritrovare le certezze tecniche della propria rosa e trovare la svolta nei risultati.

Fabio Loi

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