Vittoria importante per la Dinamo Sassari di Piero Bucchi che davanti al proprio pubblico strapazza 110-74 la Vuelle Pesaro quarta forza del campionato. I nostri giudizi sui biancoblù.
Dowe: 8. L’ex Prometey sta trovando la sua dimensione. Nell’uno contro uno in attacco, quando usa il suo fisico per tagliare l’area a metà riesce quasi sempre ad avere la meglio. Nel primo tempo è quasi perfetto al tiro (6/7) e per la prima volta sembra trovare anche continuità dall’arco. Suona la sinfonia biancoblù nel miglior modo possibile anche nel secondo tempo. Chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Può essere la prova della maturità.
Kruslin: 7,5. Apre la sua serata con l’ormai solita freddezza dall’arco. Punisce sugli scarichi con continuità appena i compagni lo cercano, ma soprattutto è decisivo in difesa, lato su cui si prende la responsabilità di marcare Abdul-Rahkman fino a escluderlo dalla gara. È il simbolo di una Dinamo diversa, al di là di alcuni passi falsi, rispetto alla prima parte di stagione.
Jones: 7,5. Si vede meno in campo, limitato da alcune chiamate arbitrali dubbie che fanno salire il suo conteggio dei falli fino a tre già prima dell’intervallo. Lo statunitense però seleziona bene i tiri, arriva a 9 punti in appena 6 minuti sul parquet. I falli lo attanagliano anche nella ripresa ma sembra dimenticarsene in fretta perché sale rapidamente fino a 19 punti con oltre il 60% dal campo.
Bendzius: 7. Aggressività diversa nell’approccio alla gara del lituano, che parte con due rubate e prova a dare il segnale giusto alla propria squadra. Cheatam è un osso durissimo nei primi momenti della gara, l’ex Rytas risponde però giocando una partita solida sotto tutti i punti di vista.
Stephens: 6,5. La grinta c’è sin dalla palla a due, anche se all’inizio Kravic gli fa venire qualche grattacapo. Nel secondo tempo inizia con un anticipo che dovrebbe essere il suo marchio di fabbrica e cresce alla distanza, lavorando meglio sotto le plance da ambo i lati.
Gentile: 7. Entra nuovamente con la spinta giusta, dando quel contributo fondamentale in uscita dalla panchina per dare continuità al gioco della squadra sassarese. Si fida di più del suo corpo, attacca con maggior convinzione il ferro e sta tornando a essere quel giocatore scaltro in difesa necessario per la Dinamo.
Diop: 6,5. Soffre inizialmente la verticalità dei lunghi avversari, ma appena capisce i ritmi della gara non si tira indietro dalla lotta sotto i tabelloni, facendo quel lavoro sporco che non lascia particolari segni nel tabellino ma comunque importante.
Treier: 6,5. Deve replicare la stessa voglia messa da Bendzius in campo e non è facile. L’estone prova a svolgere il suo compito con il solito coraggio e fa bene.
Chessa: 7. Bucchi lo chiama in causa vista l’assenza di Robinson, lui risponde presente facendo quello che sa fare meglio: punire dall’arco. L’ex Napoli è una sentenza e chiude con 15 punti, frutto di un prezioso 4/4 da tre, accompagnati anche da 4 assist.
Raspino: 6,5. Torna tra i dodici a referto e prova a fare il suo soprattutto in difesa. Bucchi gli concede per questo anche il quintetto di inizio terzo periodo.
Robinson: sv. Resta in panchina per tutta la gara.
Devecchi: sv.
Coach Piero Bucchi: 7. Quello che salterà all’occhio dopo questa partita sono probabilmente le percentuali di una Dinamo che al tiro ha una fiducia pazzesca quando si passa bene il pallone. Ma la risposta più importante è quella mentale. Sassari aggredisce la partita, non alza mai il piede dall’acceleratore e probabilmente il merito è di un lavoro psicologico in settimana di fondamentale importanza. L’energia e la voglia sono imprescindibili ancor di più in questa stagione e il successo contro una squadra come Pesaro può essere l’ingrediente necessario per prendere ancora più consapevolezza dei propri mezzi.
Matteo Cardia