Una sfida non come le altre, una partita che vale più dei tre punti in palio. Quello che si giocherà tra Olbia e Torres al Bruno Nespoli sarà un match in cui le consapevolezze acquisite dopo una partenza perfetta, potranno essere rafforzate o addirittura essere messe in discussione. In queste gare la differenza la fanno personalità ed esperienza, appunto per questo motivo, in occasione dell’antivigilia della gara tra i galluresi e i sassaresi, abbiamo voluto sentire chi di queste caratteristiche ne ha da vendere. Stiamo parlando dell’ex capitano e bandiera dell’Olbia Emerson Ramos Borges che nella scorsa stagione, con la fascia al braccio, è riuscito a rimanere imbattuto nei vari incontri giocati contro i rossoblù.
Emerson, il derby tra Olbia e Torres è alle porte. Una sfida che lei conosce bene e che l’anno scorso l’ha visto uscire imbattuto tra campionato e Coppa Italia. Qual è l’aspetto fondamentale da curare in settimana per vincere le gare di questo tipo?
“L’aspetto fondamentale è quello mentale, quello tra Olbia e Torres è un match diverso rispetto agli altri. Il derby è molto sentito da parte di entrambe le città, lo scorso anno è stato bellissimo giocarlo. In tanti si aspettavano problemi per ordine pubblico però il protagonista è stato il campo. Sia noi che i sassaresi volevamo vincere, ma alla fine ci è andata bene, siamo riusciti a ottenere un successo sia in campionato che in Coppa Italia. Come detto sarà l’aspetto emotivo a fare la differenza, sarà un match importante seppur ci sia ancora una stagione lunga di fronte al percorso delle due società”.
Si dice spesso che i derby sono gare che si preparano da sole sotto l’aspetto emotivo. In molti casi però si rischia di caricarla troppo in questo senso. Come sono i giorni che anticipano queste gare e soprattutto come si fa ad arrivare pronti al punto giusto in queste sfide?
“Le motivazioni per vincere verranno da sole, ma i derby sono una storia a sé. La cornice di pubblico sarà fantastica, in tanti riempiranno le tribune del Nespoli. Quando si giocano partite di questo calibro la voglia di vincere e di regalare la gioia ai propri tifosi ti aiuta a dare più del massimo. In queste sfide c’è poco da preparare sotto l’aspetto mentale, come si scende in campo la carica e le motivazioni si trovano subito grazie alla voglia di prevalere sul proprio avversario”
Un derby che, seppur arriva alla terza giornata, è una sfida d’alta quota. Entrambe hanno fatto del carattere un proprio punto di forza in questo avvio. Che partita dovremo aspettarci?
“In campo sono convinto che sarà una battaglia, una partita tesa in cui la voglia di non perdere la farà da padrona. Avendo entrambe sei punti sarà fondamentale uscire imbattuti per muovere la classifica e continuare la striscia positiva. Penso che questo sarà importante per ambedue le squadre, poi se arriverà una vittoria ancora meglio per chi la otterrà. Sia Torres che Olbia sono in un momento positivo, sarà una bella sfida da vedere impreziosita dal tanto pubblico che ci sarà sugli spalti”.
Nel girone dell’Olbia ci sono tante squadre importanti e ambiziose, in molti la definiscono una sorta di B2. Vincere il derby quanto potrebbe risultare determinante nel percorso dei bianchi in campionato?
“Sarà sicuramente determinante, partire bene è sempre importante sia per gli obiettivi che Olbia e Torres si sono prefissati. Ho visto due squadre ben organizzate e ambiziose, sono contento della rosa che hanno costruito durante questa estate, sono convinto che faranno un bel campionato. Una loro stagione importante sarà fondamentale per portare in alto il nome della nostra Isola”.
In queste prime due giornate si è vista un’Olbia matura, compatta e cinica. Si aspettava un inizio così impattante dei bianchi?
“A essere sincero mi aspettavo un inizio di questo tipo da parte dell’Olbia. Ha tenuto buona parte dell’ossatura dello scorso anno, quelli più rappresentativi e di qualità. È vero che rispetto allo scorso anno è andato via qualche titolare, ma allo stesso tempo sono arrivati degli ottimi calciatori. Sicuramente i bianchi stanno iniziando a raccogliere i frutti del lavoro fatto durante la preparazione. Mi sono sentito con Greco e con i ragazzi durante questo periodo, il mister è contento del lavoro svolto durante il ritiro. Per fare bene bisogna partire con il piede giusto e loro lo hanno fatto. Ora bisognerà tenere duro e continuare a lavorare sodo, questi due successi non ti fanno diventare campione, ma ti danno benzina per poter fare un percorso importante”.
Fino alla scorsa stagione è stato il capitano dei bianchi e tra gli uomini più apprezzati della rosa. Da bandiera dell’Olbia che messaggio si sente di mandare ai suoi ex compagni e ai tifosi dei galluresi?
“Per me è stato un onore indossare la fascia da capitano dell’Olbia. Sono stati tre anni importanti per me, questo è merito della società che mi ha permesso di rimettermi in gioco. Ai miei compagni voglio dire di lottare su ogni pallone e dare il massimo anche perché questo è quello che farà la Torres. Sarò davanti alla televisione a tifare Olbia, ma forse verrò allo stadio. Che vinca il migliore, con la speranza e l’augurio che a trionfare siano i bianchi”.
Andrea Olmeo