Una serie di “quadretti” di calciatori del passato cagliaritano e non solo, a cura di Nino Nonnis.
Anche lui ha avuto una vita parallela: se lo incontrate provate a fargli i complimenti, giusto per sentire la sua reazione. Penserà che vi riferite ad un gol di rapina che ha segnato sabato o un assist che secondo lui ha dato.
Se ci dovessimo rifare alle foto che pubblica dovremmo schiattare d’invidia oppure renderci conto che basta un normale buon senso. Infatti ha una impressionante serie di foto che lo ritraggono con calciatori famosi, entrami in maglietta e calzoncini. Una foto con Pelè? Tutti e due in divisa calcistica. Pelè è quello col numero dieci, Aldo il numero 9. Penserete che abbiano partecipato a una partita? Pelè sicuramente, Aldo deve essere andato vestito così, giusto per la foto. Si è cambiato in una cabina telefonica, come superman. È sempre stato di una generazione diversa rispetto a tutti gli altri. Fenomeno che potrebbe spiegare solo Einstein.
Come ci immaginiamo la statua possibile dentro un blocco di marmo, ora sempre più, è la nostra fantasia che deve ipotizzare quello che Aldo fu. O meglio è stato. Ha giocato nella Fortitudo Sassari, che è diventata una squadra normale quando lui se ne è andato.
Una volta fui invitato ad un convegno sulla pubblicità, a Carbonia. Con me tra gli altri c’erano anche intellettuali come Ciusa, il padre di Luigi, così ne nomino due, ma era stata curata anche la partecipazione calcistica, almeno negli intendimenti. C’erano Luciano Marroccu, che si stupì che avessero invitato anche me a quel convegno. Mi presi la rivincita quando dopo il convegno andammo a giocare a pallone su un campo vero, con magliette e calzettoni. Chiesi a Luciano perché avessero invitato anche lui. Non mi rispose, impermalosito, ma mi accontentai della risposta in campo.
Più passa il tempo e più si crede glorioso il passato di calciatore di Aldo. Il dato mirabolante è invece il suo adattamento all’età che avanza, per me un grande insegnamento. Che ho applicato ai miei interessi sessuali: progressivamente mi sono accontentato di un sorriso, un abbaglio, una smincita, una mano sulla spalla, quello che fa con grande soddisfazione sportiva Aldo che si accontenta ormai di dare il calcio d’inizio. Punta al record di longevità calcistica che del resto già possiede da molti anni. Molti avversari gli portano i saluti del proprio nonno e lui ringrazia, mostrando grande memoria. Ha un difetto: Ionita non gli dispiace. Si vanta anzi di avergli scoperto un pregio.
Nino Nonnis