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Il sondaggio | Cagliari, le aspettative dei tifosi in Serie B sono basse

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Dubbi, cessioni, arrivi, ma soprattutto un epilogo di stagione non ancora digerito e una delle Serie B più complesse degli ultimi anni da affrontare. Il Cagliari si prepara a iniziare l’annata 2022-2023 con un clima di parziale sfiducia che ancora copre il cielo sopra Asseminello, luogo in cui la squadra del nuovo tecnico Fabio Liverani proverà a preparare i primi piani da mettere in atto in vista dell’esordio in campionato di metà agosto.

Poca fiducia
Abbiamo chiesto ai nostri lettori cosa si aspettano dalla stagione che sta prendendo il via, e quale possa essere il reale obiettivo di un gruppo ancora da costruire e che vedrà ancora al proprio interno diversi giocatori che sembrano in procinto di lasciare l’Isola, da Nahitan Nandez a Joao Pedro (qui l’elenco completo dei convocati per il raduno di Asseminello). Per il 32% dei votanti il quadro non è roseo e gli uomini di Fabio Liverani correrebbero il rischio di navigare nella zona medio-bassa della classifica. Un dato probabilmente influenzato dalle tante operazioni in uscita della società rossoblù e dalle varie difficoltà che il campionato cadetto offrirà nella prossima stagione. Secondo il 25% del “corpo elettorale”, invece, il Cagliari si affermerà in una posizione di metà classifica, senza la difficoltà e le pressioni di una eventuale nuova corsa salvezza. Tuttavia, tra i votanti c’è chi vede il Cagliari protagonista nella parte sinistra di classifica. Per il 22% degli appassionati, i rossoblù lotteranno per la promozione diretta, mentre per un gruppo che conta un punto percentuale in meno quella cagliaritana sarà tra le squadre che si contenderanno un posto nella fase dei playoff. Numeri e percentuali che lasciano intendere come la situazione lasci spazio ancora a tanti dubbi e che le ferite del post-Venezia, nonostante tutto, non si siano ancora rimarginate.

Conseguenze
È vero che sommando le percentuali nel nostro sondaggio verrebbe fuori un divario non troppo largo tra l’idea di un Cagliari in difficoltà, o non tra le prime della classe, e un Cagliari protagonista e subito in grado di riconquistare la Serie A o almeno pronto per tentare l’assalto. Rimane però il dato oggettivo che la maggioranza, a oggi, vede un futuro poco roseo e un’attesa più o meno lunga per tornare in quella categoria che non avrebbe voluto abbandonare nello scorso maggio. Sentimenti forti e che lasciano presagire un contraccolpo nel sostegno alla squadra, anche a quella campagna abbonamenti che inizierà lunedì 4 luglio (qui tutti i dettagli). E l’ambiente, in una Serie B che si preannuncia calda con piazze storiche che si candidano subito a un ruolo importante nel campionato che apre le porte alla Serie A, potrebbe essere uno degli elementi a fare la differenza. La ripartenza dopo sei anni trascorsi nella massima serie non sarà semplice né sulla carta, né nella realtà. Le attese si riflettono su una squadra ancora in costruzione e che ancora non sa quali saranno i suoi diversi punti fermi. Qualcosa si muove, come dimostra la probabile conferma di Pavoletti (che spalmerebbe il suo ingaggio fino al 2025) e l’arrivo di un giocatore alla ricerca di rivalsa dopo un anno complesso come Viola. Scelte, così come quella di Liverani per la panchina, che seguono un leitmotiv noto e specificato già a giugno dal ds Capozucca, quello del riscatto. Riscatto che dovrà essere però allargato a una piazza da aiutare a ritrovare fiducia e speranza per il futuro a tinte rossoblù.

Matteo Cardia

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