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Le Pagelle | Cagliari, una grande difesa non basta contro la Roma

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I nostri giudizi sul Cagliari che ha perso di misura a Roma con il rigore realizzato da Sergio Oliveira.

Cragno 6,5: non deve fare interventi clamorosi, ma è attento sia sulle palle basse che sulle conclusioni agevoli dei giallorossi. Spiazzato da Oliveira, viene superato solo dagli undici metri.

Altare 7: laddove non arriva con la velocità compensa con il fisico. È la piacevole sorpresa di gennaio e anche all’Olimpico, con le buone e con le cattive, tiene a bada quasi sempre Felix dimostrando anche precisione e personalità in uscita. Dall’88’ Gagliano SV: pochi minuti che gli garantiscono la permanenza a Cagliari, unica nota della sua partita.

Goldaniga 7: comanda una linea difensiva mai vista prima con attenzione e pulizia. Non lascia nulla ad Abraham che deve fermarsi dopo 4 gol in 4 partite. Ottimo esordio in rossoblù.

Carboni 7,5: gara sontuosa del falso giovane di Tonara. È un 2001 e non si vede, ormai la sua personalità e maturità sono scontate nonostante i 20 anni. Un uomo chiamato diagonale, prodigioso in più occasioni senza disdegnare le proiezioni offensive. Enorme.

Zappa 5,5: dà la sensazione di poter fare molto di più e di perdersi in un bicchier d’acqua. Però il suo apporto nell’aiutare Altare – nonostante i tanti errori di precisione – è prezioso e lo avvicina a una sufficienza altrimenti lontana.

Deiola 5,5: considerato il lavoro oscuro compensa i troppi errori tecnici con presenza tattica importante. Ma non basta per arrivare a una valutazione positiva, i palloni sbagliati davvero tanti per un centrocampista per quanto di rottura. Alla fine cerca il riscatto con l’assist per Nández, ma il León perde il passo.

Marin 5,5: non è favorito da una squadra che lo cerca poco e nemmeno dalla necessità di portare la croce più che di cantare. Resta comunque prezioso per mantenere un centrocampo altrimenti senza fosforo.

Dalbert 4,5: sembra essere in campo più per costrizione che per reale voglia. Sufficiente nella gestione del pallone, non nel senso di voto ma di atteggiamento. In più avere quel braccio così largo in occasione del rigore, ben consapevole del rischio che andava a correre, non è tanto sfortuna quanto una grave colpa. Dal 79′ Lykogiannis SV: tiene la posizione e prova a offendere, il tempo è però poco.

Pereiro 5: mette da parte gli scarponi da battaglia messi contro il Bologna per calzare nuovamente le pantofole di un tempo. Va detto che non è aiutato dalla squadra, ma anche lui quando ha la palla tra i piedi sembra più lezioso che cattivo. Passo indietro, ma con alibi. Dal 69′ Nández 6: in debito di condizione crea comunque gli unici pericoli della gara per la Roma. Attacco dello spazio, cross basso e Rui Patricio gli toglie la gioia dell’assist, poi inserimento sul pallone di Deiola e passo che manca nel momento decisivo.

Joao Pedro 6: alla fine l’unica occasione rossoblù è sua come sempre, così come sempre è l’uomo a tutto campo che scende e sale a seconda delle necessità dei compagni. Ha raggiunto una maturità e una continuità ormai non più sorprendenti, ma costanti.

Pavoletti 5,5: lotta con i gomiti e con la lingua, troppo preso dalle proteste perde un po’ di lucidità in fase avanzata. La voglia di battaglia c’è, manca però la sostanza del centravanti. Prestazione comunque non lontana dalla sufficienza.

Mazzarri 6: la difesa appare decisamente sistemata, ora manca maggiore precisione nella gestione del pallone. Una gara che però fa poco testo e che lascia nonostante tutto segnali positivi. Troppe le assenze e troppo vicine al fischio d’inizio per non avere alibi importanti. Ma nonostante i problemi il Cagliari può sorridere anche se sconfitto. Ora, però, servono rinforzi.

Matteo Zizola

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