I nostri giudizi sul pareggio all’ultimo respiro del Cagliari contro il Sassuolo.
Rafael 6: non può nulla sui due gol così come viene aiutato dalla traversa sul rigore di Berardi. Non viene mai impegnato se non in due occasioni annullate da fuorigioco nelle quali risponde comunque presente.
Cacciatore 6,5: contiene con personalità Boga, grazie all’esperienza sa quando e come accorciare e quando invece aspettare. Visto l’avversario spinge raramente, ma non perde un duello in 90 minuti contro uno dei giocatori più in forma del campionato.
Pisacane 6: sfortunato in occasione del gol, fin troppo generoso nel fare ciò che avrebbe dovuto fare il compagno di reparto. Come tutti i difensori non viene adeguatamente coperto quando gli avversari vanno tra le linee, ma nel complesso regge l’urto.
Klavan 5: stranamente impreciso e goffo in fase d’impostazione, è lento e poco deciso sull’incursione del vantaggio e lascia una sensazione di poca serenità nell’arco di tutta la partita.
Pellegrini 4,5: andrebbe sfruttato di più in fase di spinta perché in copertura non ne azzecca una. Viene sovrastato in tutto da Berardi, sempre fuori tempo e sempre saltato dal 25 neroverde. Pomeriggio di difficoltà nel quale viene penalizzato dai sincronismi nel pressing mancati a tutta la squadra. (dal 46′ Lykogiannis 6: molto meglio del compagno, sceglie l’arma dell’attesa contenendo così Berardi e non lasciando campo alle proprie spalle. La tattica si rivela vincente, è sfortunato nell’occasione del rigore dubbio).
Nandez 5,5: il periodo di discesa nelle prestazioni prosegue. Corre tanto, ma spesso a vuoto, e non aggiunge nulla alla manovra offensiva. Alcuni recuperi importanti, ma sembra pagare fisicamente il non aver quasi mai riposato. (dal 78′ Ragatzu 7,5: torna al gol in Serie A dopo quasi nove anni regalando un punto al Cagliari. A parte il gol è importantissimo in tutto i minuti giocati, sacrificandosi in fase difensiva, risultando decisivo nell’aiuto a Cacciatore e soprattutto per la rete che tiene imbattuti i rossoblù formato trasferta. Dopo la Coppa anche il campionato, una settimana da sogno).
Cigarini 5,5: poco filtro e altrettanto poco fosforo, colpito nel vivo dai tagli costanti di Djuricic e quasi mai in supporto a una linea difensiva lasciata in balia degli avversari. In difficoltà anche in costruzione ben marcato a turno da Caputo e dai centrocampisti, anche se cresce alla distanza quando la squadra limita la pressione alta.
Rog 5,5: fatica tantissimo fra Toljan, Djuricic e il supporto a Pellegrini su Berardi. Sempre in ritardo sui triangoli e gli uno due del Sassuolo, e per 45 minuti non cambia mai passo. Meglio nella ripresa, entra nell’azione del gol che riapre la sfida. Ammonito salterà la Lazio lunedì prossimo.
Nainggolan 6: meno incisivo del solito, si fa sentire solo a tratti. Egoista in una delle poche azioni in ripartenza della squadra, il tiro preferito alla verticalizzazione scelta curiosa. Resta comunque in partita mentalmente, bravo nell’azione che porta al pareggio.
Joao Pedro 6,5: ectoplasma per 45 minuti, troppo lontano dalla porta e distratto quando chiamato alla regia offensiva. Appare stanco e non in giornata, ma alla fine entra ancora una volta nel tabellino beffando il portiere neroverde con astuzia e creando i presupposti per il raddoppio.
Simeone 4,5: non tiene un pallone, corre tantissimo, ma senza costrutto fino a essere esausto quando chiamato a colpire. Tanti appoggi sbagliati, tanti palloni persi più quell’istante di troppo nell’accompagnare l’attacco che lo porta ad arrivare sempre in ritardo su contrasti e possibili tap-in. (dal 46′ Cerri 6: il suo ingresso aiuta tantissimo i compagni, riesce a fare ciò che non era riuscito al Cholito. Fa salire la squadra, aiuta a respirare nei momenti di difficoltà, non sbaglia le poche scelte a cui è chiamato. Conferma il periodo di crescita ed è bravo nella sponda che fa nascere il pareggio).
Maran 6,5: messo sotto scacco nel primo tempo dal collega De Zerbi e le sue note armi, possesso palla e ricerca dei triangoli sugli esterni. Il pressing costantemente saltato in maniera abbastanza agevole denota la difficoltà nell’interpretare la gara. Soffre ancora le squadre che giocano sugli esterni e che mettono il trequartista, Djuricic lo ha confermato per un’ora, anche se nel secondo tempo, pur soffrendo, i cambi e una nuova gestione della pressione hanno aiutato la squadra a venire fuori. Proprio i cambi sono il punto positivo assieme al pareggio, ma la squadra è apparsa in sofferenza fisica. Servirà ricaricare le pile, la Lazio è in arrivo.
Matteo Zizola