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Mercato Cagliari: scatta la rifondazione in difesa?

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A Cagliari vince il partito di rifondazione difensiva. Il reparto arretrato, in ogni suo ruolo sia a destra che a sinistra che al centro, viene indicato da più parti come l’anello debole della rosa a disposizione del nuovo allenatore Eusebio Di Francesco.

Spostare le pedine in difesa però non è mai semplice. Ci sono equilibri da mantenere e rischiare una scommessa giovane e ancora acerba alla lunga può non ripagare. Lo sa bene il Cagliari che a gennaio dopo vari sondaggi decise di non intervenire sul mercato per migliorare il reparto arretrato. Una decisione che, per ammissione dello stesso presidente Tommaso Giulini, il club prese con non troppa convinzione e lungimiranza. I rossoblù subiscono troppi gol. In maniera particolare nell’ultimo periodo con Maran mentre con Zenga la squadra ha cercato di ottenere il massimo schierandosi a tre dietro e in alcuni casi è anche riuscita nell’impresa. Ma non sono mancati alcuni passivi importanti, come Genova con la Sampdoria o Milano con il Milan. Il punto più carente della rosa rossoblù sembra la velocità in difesa. Se presi in velocità i centrali fanno in difficoltà. Anche a causa di un’età media ormai non più giovanissima del pacchetto centrale. Dove, escluso il debuttante Carboni delle ultime giornate, l’unico profilo giovane e sotto i 30 anni è stato quello di Sebastian Walukiewicz. Sulle fasce, perso un Pellegrini a fasi alterne e tornato alla Juventus dopo il prestito, manca un terzino a tutta fascia in grado di spingere e di ripiegare come una molla. Difficili da trovare ma tremendamente funzionali in un 4-3-3 come quello che ha in mente Di Francesco.

Per rifondare la difesa il Cagliari partirà gioco forza dalle cessioni. Fare spazio. A rischio sono quasi tutti. Sicuramente Ragnar Klavan, che ha l’opzione sul contratto per il rinnovo ma ha anche un ingaggio importante e il Cagliari potrebbe arrivare ai saluti a fine agosto trovando l’accordo con l’estone. Alla porta però potrebbe finire anche capitan Luca Ceppitelli. Il centrale rossoblù, che spegne oggi 31 candeline, ha vissuto una stagione orribile a causa degli infortuni. Su tutti la fascite plantare che lo ha tenuto fuori per otto mesi. Se arrivasse un’offerta o se fosse possibile inserire il capitano in una trattativa il Cagliari potrebbe decidere di mettere la parola fine al sodalizio con Ceppitelli. Sugli esterni Lykogiannis fu tentato dal mercato già a gennaio e nelle prossime settimane potrebbe anche ritornare di moda una sua cessione. Ma c’è un ma: il Cagliari a sinistra non ha nessuno. Anche prendendo un terzino titolare mancherebbe la sua controfigura. Anche per questo, vista la duttilità sulle due fasce, la strada che porta al riscatto di Mattiello ora è molto più battuta.

Per chi parte c’è qualcuno che arriva. Il nome caldo delle ultime ore è quello di Juan Jesus per il ruolo di centrale e di Florenzi per quello di esterno di spinta. Entrambi rientrerebbero nell’affare che potrebbe portare Cragno a Roma. Ma si tratta di un’operazione non semplice, visti i tanti attori in ballo. E il Cagliari potrebbe dover aspettare molto prima di trovare la giusta quadra. Discorso simile per l’altra maxi trattativa che potrebbe portare Cragno all’Inter con Godin inserito nell’affare. Pista anche in raffreddamento viste le belle parole del caudillo uruguaiano nei confronti dei nerazzurri e dato anche l’impegno europeo che allunga i tempi dei milanesi. Di Francesco però avrebbe la necessità di iniziare il ritiro con un pacchetto difensivo da plasmare a sua immagine e somiglianza. In corso d’opera sono concessi solo 1-2 innesti per non rischiare di arrivare al fischio d’inizio del campionato con ancora una difesa dai movimenti da registrare. Ecco allora che è tornato di moda il nome di Bonifazi. Acquisto caro, sopra i 10 milioni, che la Spal in B non può permettersi. Il Cagliari valuta, ma intanto il tempo al raduno di Asseminello (18 agosto) stringe.

Roberto Pinna

 
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