Il consueto commento del giorno dopo di Nino Nonnis alla partita del Cagliari di Eusebio Di Francesco.
Dopo tanti acquisti di stranieri comprati al mercato dell’usato, risaputi e scontati, finalmente un giorno decisero di spendere, cioè investire, scommettere. e comprare un giovane uruguagio, quindi garantito, sperando che nel Cagliari sviluppasse le sue doti. Oggi vale il triplo e potrebbe ingrassare ancora. Non ho mai visto due contropiede decisivi nella stessa partita portati avanti da solo dal mediano. Nandez si chiama e ha compiuto questa impresa.
Non potendo dichiarare il mio amore per un uomo, mi rifaccio a un animale che io amo. È piccolo, non perde peli, non abbaia, non sporca e se lo richiami viene subito. Corre quanto uno da slitta, raccolto come un pitbull, corriazzu come un pastore fonnese, affettuoso come un fidanzato al primo mese. L’unica paura che ho è quella di affezionarmi, ma sono realista e so che dovrò affrontare il magone. Però per ora (allitterazione voluta) mi godo il presente e come sarà in futuro quando dirò “l’abbiamo cresciuto noi quel gigante”, e nessuno mi correggerà o farà dello spirito bambixino.
Nino Nonnis