Il commento del giorno dopo del nostro Nino Nonnis alla partita del Cagliari.
Posso dire che non ero preparato? L’ho detto, ma a posteriori devo aggiungere che non mi ha sorpreso, perché questa squadra ha un raggio (un range) di prestazioni per cui può fare la sua parte con chiunque, perché ha giocatori che glielo consentono. Nandez in primis: pare unu isparu de ampulla se la agiti troppo. Corre, sbatte, riparte, compare, riparte, Zorro gli fa un baffo e se gira fa danni, specie se il Torino gli oppone il tenente Garcia.
Ancora non sta rendendo come suo solito Rog che comunque garantisce sempre impegno e disturbo. Proprio il fatto di avere vinto con alcune pecche ci fa presagire grossi sviluppi quando le avremmo colmate, se sarà possibile. Non so se le disattenzioni di Zappa siano una sua carenza difensiva, ma di sicuro ha un passo agile, la disinvoltura che manca a Lico gianni, che ha doti che ancora non mette a frutto, tiro, cross e imponenza fisica.
Col Torino abbiamo trovato facili sbocchi di manovra, compresi i cambi orizzontali, visto la voragine che si apriva sul suo lato sinistro.
Questo non per criticare, ma per non esaltarsi e poi pretendere o deprimersi.
L’Uruguay, del quale siamo sede staccata, ci ha prima dato un tempo il Principe, e ora il Faraone, i Savoia ci mandavano i vice re, la Lega si è voluta mettere in mezzo e ce ne ha mandato due: Solinas e Zoffili. Godin ha calma carismatica, è un ansiolitico, anche Klavan è olimpico, ma un po’ troppo, ogni tanto si appisola. Una citazione per il polacco, che abbiamo non abbiamo al mercato dell’usato come Birsa e Castro, non è risaputo e può riservarci ulteriori sorprese. Questa volta mi hanno divertito anche i cronisti Sky, che devono stare attenti a come si esprimono, perché c’è Aldo Brigaglia a cui non sfugge niente, altro che Sirigu.
Nino Nonnis