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Top e Flop: il nostro pagellone di fine anno in casa Torres

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Fine stagione amaro per la Torres, che ha già salutato Alfonso Greco e che sta chiudendo per definire il nuovo allenatore nei prossimi giorni. Mettiamo un punto all’ultimo campionato, chiuso comunque ai vertici con un terzo posto nel girone B della Serie C da parte dei sassaresi, con il solito pagellone di fine anno.

Zaccagno 7 – Portiere di sicura affidabilità. Quest’anno la difesa della Torres ha dato molte meno certezze rispetto al passato ma lui non ha ballato, anzi è riuscito a confermarsi come una certezza per i rossoblù durante tutto il campionato.

Petriccione SV – Due presenze in campionato per continuare a fare esperienza in ottica futuro.

Mercadante 7 – Giocatore sul quale puntare anche per la ricostruzione futura, se vorrà anche lui. Greco per una parte di stagione lo lascia stranamente a guardare, salvo poi ripescarlo da imprescindibile nel terzetto di difesa. Qualche sbavatura, ma anche tantissime chiusure importanti. Ma soprattutto la giusta mentalità per una squadra che vuole ripartire di slancio.

Dametto 4,5 – Stagione iniziata non bene e finita peggio. Non gioca sui suoi standard ed è evidente che qualcosa si sia rotto tra lui e il mondo rossoblù, non a caso già a gennaio va vicinissimo alla cessione. Curioso come poi torni titolare nella gara più importante della stagione, soffrendo e non poco la dinamicità dei ragazzini terribili dell’Atalanta.

Antonelli 6,5 – Fa una stagione con più alti e bassi rispetto al passato ma resta comunque un difensore nel complesso affidabile. Resta la macchia dello screzio con i tifosi, che da capitano ha assunto anche un peso doppio. Bravo comunque nel reagire alla situazione con ottime prestazioni. Se vorrà potrà essere la chioccia dei futuri giovani difensori sui quali proverà a investire la Torres.

Idda 6,5 – Finisce a inizio stagione, quasi senza saperlo, fuori rosa a causa dell’infortunio. Ma da grande professionista qual è si rimbocca le maniche e torna importante per questa Torres. Probabilmente era al suo ultimo ballo in rossoblù, difficile però non fargli un applauso per carattere, fame e spirito.

Fabriani 6,5 – Continua l’ottimo percorso di crescita. Dove lo metti sta, anche se a volte viene usato in maniera “particolare”. Può essere un buon punto fermo dal quale ripartire.

Coccolo 6 – Un po’ colpa tua, un po’ colpa mia. Canterebbe Biagio Antonacci. Non si trova nella prima parte di stagione nelle rotazioni del tecnico e saluta anzitempo a gennaio.

Mastinu 7 – Stagione da vero leader nel complesso. Vero, ogni tanto qualche passaggio a vuoto c’è, ma nelle gare importanti, come a Chiavari, lui mette la firma d’autore con prestazioni di orgoglio e classe. Deve essere il perno anche della Torres che verrà, giocando sempre dietro le punte.

Guiebre 7 – Talento, strappo e forza fisica. Il ragazzo ha tutto per essere uno dei migliori esterni della categoria e infatti lo dimostra. Particolare anche la sua gestione, specie a inizio inverno, quando veniva usato in modo molto alternato. Alla fine è tra i più positivi della stagione rossoblù.

Carboni 6 – Un grande inizio e poi tanta sfortuna. Gli infortuni lo bloccano e Greco non lo rischia nel finale. Deve essere l’uomo in più la prossima stagione.

Zecca 6,5 – Qualche lampo di vero Zecca ma per condizione e strappo la stagione appena conclusa è un gradino sotto alla precedente. Resta un signor giocatore di quelli da avere sempre in squadra.

Brentan 7 – Di lotta e di governo. Guarda spesso più avanti che indietro ma non trema in non possesso. Ha tante richieste dalla B, ma se la Torres riuscirà a trattenerlo sarebbe un ottimo colpo in ottica futura.

Liviero 6 – Spesso si fa trovare pronto, anche per lui è probabilmente l’ultimo ballo a Sassari. Lascia sempre un po’ l’idea che potrebbe essere molto di più di quanto visto, anche perché ha nei piedi dei colpi da categoria superiore. Ma spesso a calcio conta più la costanza.

Giorico 6 – L’unico a metterci la faccia dopo la debacle contro l’Atalanta, pur non avendo giocato mezzo minuto. E questo la dice lunga sugli attribuiti di un ragazzo che ogni allenatore vorrebbe. Stagione condizionata da una forma non sempre al meglio. Può essere l’uomo d’esperienza utile a formare i giovani in futuro.

Zambataro 5,5 – Annata sotto le aspettative. Paga un po’ la gestione anche lui, perché non ha molta continuità. Però quasi mai da subentrato dà quello strappo che invece ha come caratteristica principale.

Masala 6,5 – Ennesima dimostrazione del suo attaccamento a questa maglia. Jolly della Torres per gran parte della stagione e poi relegato un po’ troppo in panchina nella seconda parte. Uno su cui poter sempre contare.

Casini 5,5 – Mai una parola fuori posto e un carattere giusto per stare in una squadra che ha ambizioni. Le prestazioni in campo però non sono sempre al top. Non facile comunque quando giochi poco e spesso devi inseguire.

Goglino 5 – Da lui ti aspetti di più nella prima stagione senza Ruocco. Parte bene in estate e poi si spegne presto. Non incide nemmeno nel prestito al Sestri.

Zamparo 5,5 – Entra in forma quando la Torres decide di uscire di scena anticipatamente dai playoff con una prestazione inspiegabile a Bergamo. Ha ancora un anno di prestito, ma le valutazioni si faranno.

Fischnaller 7 – Resta il trascinatore della Torres ma viene spremuto talmente tanto che arriva in Primavera cotto. Da capire se aspetti personali e proposte da fuori lo porteranno via da Sassari.

Diakite 6,5 – Si conferma uomo dai gol pesanti, anche se è una stagione sfortunata in parte tra problemi personali e un finale di campionato dove vede meno campo.

Varela 5 – La doppietta inutile all’Atalanta non cancella una stagione dove da lui tutti si aspettavano di più. Paga sicuramente alcune scelte tattiche, ma lui ci mette tanto del suo.

Scotto 6 – Cuore e lotta, come sempre. Nel mezzo però anche un infortunio e alcuni scricchiolii incomprensibili con parte della piazza. Forse anche per lui è arrivato il momento dei saluti. Difficile però trovare un motivo di critica a uno che per la Torres ci ha sempre messo salute e animo.

Nanni 6,5 – Che gli vuoi dire a un professionista così? Fa una prima parte di stagione da rincalzo e umile operaio. Ogni tanto qualche guizzo per poi accendersi alla grande nel finale di stagione. Ha rinnovato lo scorso gennaio, ma andrà capito cosa ci sarà nel suo futuro.

Fois 6 – Il ragazzo si farà. Tutti ne parlano un gran bene e un prestito per maturare ancora di più potrebbe essere la mossa giusta per uno dei talenti più nitidi usciti negli ultimi anni dal settore giovanile torresino.

Greco 5 – Lascia Sassari dopo 4 anni dove ha raccolto grandi risultati. Sono numeri ed è innegabile. Paga una gestione molto serrata dei titolari e una comunicazione particolare, fatta di silenzi o di frecciate forse fuori tempo massimo, che mal si sposa con una piazza come Sassari. Lascia anche un’eredità pesante, fatta di una Torres ai vertici della C come mai prima in 122 anni di storia. Mica poco. I rimpianti restano, ma il tempo magari permetterà a tutti di rivalutare la sua figura. Fa da capro-espiatorio per 4 stagioni e alla fine paga questa condizione. Forse sarebbe stato giusto salutarsi tra gli applausi un anno fa, ma ha voluto correre il rischio conscio delle possibili conseguenze. Il voto è solo stagionale, perché se si facesse un bilancio generale la valutazione sarebbe alta.

Roberto Pinna 

TAG:  Serie C Torres
 
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