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Torres, Izzillo non ha dubbi: “Pazienza uomo giusto, ha fame e carattere”

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Inizia ufficialmente l’era di Michele Pazienza alla guida della Torres, con il club rossoblù che nella giornata di oggi 18 giugno ha ufficializzato l’arrivo dell’allenatore di San Severo attraverso i propri canali ufficiali. In questi giorni abbiamo conosciuto l’ex tecnico di Avellino, Benevento e Cerignola grazie ai racconti dei colleghi giornalisti, ma tra i diversi giocatori che Pazienza ha avuto nelle sue squadre c’è anche Nicolas Izzillo. Il calciatore classe 1994, nell’ultima stagione all’Ilvamaddalena, è stato allenato dal nuovo tecnico dei sassaresi durante la sua avventura a Pisa nella stagione 2017/18 e ci ha aiutato a conoscere meglio mister Pazienza.

Nicolas, la Torres ha ufficializzato Michele Pazienza come allenatore in vista della prossima stagione. Tu che lo hai avuto al Pisa, che tipo di allenatore è e che ricordo ti ha lasciato?

”Il mister era arrivato al posto di Gautieri e con il suo arrivo abbiamo avuto una svolta in quell’annata. Lui è un professionista vero, leale e prepara bene le partite. Nonostante quell’anno fosse alla prima esperienza tra i grandi ha dimostrato quanto sia un tecnico che non guarda le carriere o la carta d’identità dei propri calciatori: chi sta bene gioca. Lavora tanto durante la settimana e a livello di intensità prepara bene le partite. Poi lui da calciatore ha avuto grandi mister e ha preso tanto dai migliori che lo hanno allenato. Insomma mi ha lasciato un bel ricordo, mi sono trovato molto bene con lui”. 

Alcuni colleghi hanno descritto le sue squadre come operaie, ma allo stesso tempo capaci di fare un calcio brillante. Quali sono le caratteristiche principali del suo gioco?

”Giustissimo, si sa adattare molto bene ai calciatori che ha e in base a quello plasma la sua squadra. Lui ha basato la sua carriera da calciatore per la grinta e la voglia, la stessa che si aspetta e chiede anche ai suoi calciatori. Le sue squadre lottano fino all’ultimo e non mollano mai, ma allo stesso gli piace che si giochi e che si faccia un buon calcio. Quando allenava all’Avellino lo incontrai da avversario con il Francavilla. Quell’annata fece molto bene, centrando anche la semifinale dei playoff per salire in B. È un tecnico abituato a stare in grandi piazze e ha le caratteristiche e la personalità per starci”.

Caratterialmente invece com’è mister Pazienza?

”Non parla tanto, ma fa parlare i fatti per sé. È di poche parole, però si fa ascoltare. Trasmette carattere e personalità alla squadra. Lui è molto riflessivo e silenzioso, ma in allenamento si fa sentire tanto”.  

Una delle priorità della Torres è quella di valorizzare i giovani, in questo senso come è mister Pazienza?

”Io ero giovane quando l’ho avuto al Pisa, ma lui non stava a guardare le carriere dei calciatori e infatti mi ha fatto giocare tanto. Guardava gli allenamenti e come ci comportavamo in settimana. Ma anche come stavamo in campo: chi metteva personalità, chi correva più degli altri o chi dimostrava fame e si impegnava tanto. Con Pazienza gioca chi merita. Lo definirei coraggioso perché ogni allenatore vuole vincere la partita, se lui ritiene che il giovane è più adatto rispetto a un grande, non si mette problemi a schierarlo”. 

Ha allenato in piazze importanti e calde come Pisa, Avellino o Cerignola per citarne alcune. Come vedi il mister alla Torres?

”Lo vedo bene, la Torres in Sardegna è una delle società più importanti gloriose del calcio sardo. I rossoblù sono una piazza importante, con una tifoseria importante. Secondo me lui si sposa benissimo con Sassari. Gli faccio un grande in bocca al lupo e spero che lui possa far bene perché ho stima nei suoi confronti e ne sarei felice in quanto sardo”.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
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