Il racconto di Giulia Carucci della seconda edizione dell’evento “Bellezza interiore ed esteriore”, organizzato domenica a Selargius.
In un mondo come quello odierno, dove l’essere accettati sembra dipendere esclusivamente dall’aspetto fisico e poco dalla bellezza interiore, un gruppo di professionisti del beauty (e non solo) hanno pensato di organizzare un incontro per sfatare i falsi miti sulla bellezza stereotipata dei tempi moderni, sul pregiudizio che porta a pensare che una donna bella non possa essere intelligente e viceversa, facendo così nascere il progetto di “Bellezza interiore ed esteriore”. Ormai alla seconda edizione, il gran successo dell’incontro di domenica pomeriggio a Selargius è stato palpabile. Tanti partecipanti e altrettanti interventi, ognuno per dire la propria sul modo di vedere la società ai tempi dei social, sull’idea spesso sbagliata che i giovani e giovanissimi hanno della perfezione.
GLI INTERVENTI – A rompere il ghiaccio dell’evento due avvocatesse e scrittrici, Roberta Giannotte, trentenne, e la cinquantenne Claudia Rebellino Bece: due donne, due generazioni a confronto che hanno aperto le porte della loro vita agli astanti con racconti sul loro modo, totalmente diverso, di percepire i tempi e la bellezza. Un confronto utile, piacevole e ironico. A seguire l’intervento di Beatrice Atzori e Carla Moro, esperta di bellezza e cura della pelle la prima, make-up artist la seconda, che hanno raccontato le difficoltà che spesso incontrano con le clienti che contattano professioniste di bellezza, come loro, per voler necessariamente somigliare ai loro idoli social, pretendendo spesso e volentieri di voler quasi clonare i personaggi famosi. Entrambe hanno manifestato la loro posizione – eticamente corretta – di non voler illudere le proprie clienti, ma di aiutarle a migliorare i propri difetti, renderli più gradevoli e consigliando loro di non inseguire la perfezione innaturale e inumana. I fotografi Andrea Rocca e Claudia Angelo si sono espressi sul rapporto Realtà vs. Photoshop, con il racconto di aneddoti relativi alla loro esperienza di professionisti nel settore. Il tema della bellezza interiore è stato toccato anche da Isabella Nieddu, che ha messo il punto sull’importanza di nutrire non solo il corpo ma anche la mente, informandosi per conoscere quello che si decide di immettere nel proprio corpo partendo proprio da una “semplice” tazza di te.
Una continua ricerca della perfezione che tocca, suo malgrado, il giovane stilista algherese Francesco Peana e la sua voglia di aiutare le proprie clienti a scegliere, per la realizzazione di un capo su misura nel suo atelier: modelli adatti al proprio tipo di fisicità e non da quelli necessariamente dettati dalla moda e della influenze del mondo social. Un incontro conoscitivo, curioso ma soprattutto benefico, a sostegno dell’associazione Donne all’ultimo grido. La serata si è conclusa così come era iniziata, con una tazza di fumante tè, pasticcini e tanta allegria.
Giulia Carucci