Le nostre valutazioni sui rossoblù di Claudio Ranieri al termine della sfida della Unipol Domus di Serie A tra Cagliari e Lazio. Gara conclusasi con la nuova sconfitta dei sardi per 3-1, con la rete rossoblù del nuovo acquisto Gaetano (clicca qui per la cronaca completa del match).
Scuffet 6,5 – Nel primo tempo è il giocatore più attento di quelli in campo con la maglia rossoblù. Istinto puro sulla quasi frittata “Deiola-Gaetano”, abile a salvare anche su Immobile e attento in diverse uscite. Non può nulla invece sulla frittata a porta sguarnita tra Deiola e Azzi. Nella ripresa raccoglie due palloni dalla sua rete, ma non ha colpe.
Zappa 5 – Ranieri lo sceglie come braccetto della difesa a tre, che spesso e volentieri è a cinque. Lui pare spaesato nei primi 45 minuti, Immobile gli scappa via su schema da piazzato e da quell’azione nasce l’1-0 avversario. Nella ripresa prova a prendere coraggio con la palla tra i piedi, ma restano i problemi difensivi. Felipe Anderson lo mette a sedere e fa 3-1 per i biancocelesti.
Mina 5,5 – Ruggisce in marcatura e prova a infondere coraggio ai suoi compagni per tutta la prima frazione. Sulle imbucate della Lazio in velocità soffre tremendamente e mostra tutta la condizione ancora da trovare. Reclama per un contatto dubbio un rigore sul finale di fine primo tempo. Nella ripresa il copione non cambia, usa più il carattere che la benzina rimasta fino a quando un fastidio muscolare non lo costringe a chiedere il cambio (dal 73′ Wieteska 6 – Continua la staffetta con Mina, anche stavolta però entra che la gara ha preso una strada tracciata. Fa anche un paio di buone chiusure in recupero).
Obert 5 – Gara complicata? Ed eccolo lì a fare il braccetto mancino di una squadra che fatica tremendamente in fase di non possesso e che ha pochissime idee oltre il lancio lungo per tutta la prima parte di partita. Nella ripresa gioca da terzino nella difesa a quattro, ma continua a inseguire tanto, troppo, e Ranieri lo sostituisce (dal 63′ Augello 6 – Entra con la voglia di chi deve riprendersi qualche gerarchia. Impatta bene nella fase offensiva e costruisce anche un’occasione da gol che spara alto).
Nandez 6 – Parte con la bava alla bocca e ringhia costantemente sugli avversari. Buoni alcuni recuperi generosi. Troppa foga a tratti, specie in ripartenza. Però se tutto il Cagliari avesse il suo atteggiamento il primo tempo sarebbe decisamente diverso. Nella ripresa finisce dentro il solito frullatore. Tanto caos nelle due fasi ma anche alcuni ottimi inserimenti sulla fascia.
Gaetano 6,5 – Parte come jolly ad innescare le ripartenze, qualche buono strappo e poi diversa confusione con la palla tra i piedi. Gli manca il guizzo finale e con il passare dei minuti finisce sempre più in ombra. L’intervallo lo rigenera ed esce dagli spogliatoi con un grande gol che rimette in gara il Cagliari. Un tiro sotto il sette da vedere e rivedere. Rete che lo esalta e pochi minuti dopo solo il volo di Provedel gli nega un altro super gol dalla distanza. Tutti episodi che raccontano bene una ripresa da assoluto protagonista che lo proiettano tra i migliori in campo dei suoi.
Makoumbou 5 – Nel primo tempo non sembra essere mentalmente in partita. Ogni tanto appare tipo fantasma per qualche passaggio semplice e poi scompare tra una presenza quasi impercettibile in fase di filtro e tanti errori in gestione. Nel secondo tempo inizia ancora peggio: si addormenta su azione della Lazio, tiene in gioco Immobile che fa 200 in Serie A tutto solo davanti a Scuffet. Al 15′ spiega a tutti come il suo sia solo un periodo no a livello di testa, perché lo stop, finta e tiro su cui Provedel vola sono da giocatore vero.
Deiola 5 – Ranieri lo ripesca per spezzare la trama della Lazio e dare densità al suo centrocampo. Parte con voglia di riprendersi un posto nel Cagliari, ma nel primo tempo finisce subito nelle sabbie mobili di una gara difficile. Sfortunato nell’episodio dell’autogol, ma stava per propiziarne un altro qualche minuto prima. Nella ripresa il cambio modulo lo protegge un po’ di più e si mette in mezzo al campo a “fare legna”.
Azzi 5 – Ranieri chiede ai suoi di raspare il campo e lui raspa anche il pallone che sbuccia malamente e che poi carambola su Deiola per l’1-0 della Lazio. Spesso in ritardo quando deve difendere, leggermente meglio in fase di spinta dove si sente più a suo agio. Non è la sua partita comunque, e infatti esce all’intervallo. (Dal 46′ Dossena 5,5 – Tenuto fuori a sorpresa da Ranieri entra in una gara in cui non è facile riportare equilibrio. Ci prova in marcatura ma soffre in costruzione dal basso e soprattutto nelle folate in velocità avversarie).
Viola 5,5 – In teoria sarebbe il cervello e l’uomo di qualità del Cagliari. Ma il modulo e le scelte tattiche di Ranieri saltano sistematicamente il 10 alla ricerca quasi sempre del lancio per Lapadula. In fase di non possesso è costretto a schiacciarsi tanto perché i rossoblù non riescono a tenere Luis Alberto che svaria tanto. Esce all’intervallo per fare posto a Luvumbo (Dal 46′ Luvumbo 6 – Entra e il Cagliari ha più soluzioni, suo l’assist per la rete di Gaetano che illude della riapertura del match. L’altra faccia della medaglia sono alcuni palloni gestiti davvero con troppa fretta)
Lapadula 5,5 – Nel primo tempo il Cagliari insiste a giocare per la sua torre in mezzo a due centrali, qualcosa in duello la combina pure. Ha due palloni giocabili nella prima frazione, nel primo sbaglia il cross basso e nel secondo di testa, da due passi, costringe a un’ottima parata Provedel. Nel secondo tempo prova a svariare tanto e a sbattersi ma le occasioni per lui sono davvero poche (dal 73′ Pavoletti 5,5 – Dopo la rete di Gaetano il Cagliari gioca diversi minuti costantemente nella metà campo avversaria e batte calci d’angolo a ripetizione e lui sta fuori a guardare. Poi entra sulla Lazio sul 3-1. Perché?).
All. Claudio Ranieri 5 – Per il gioco visto in campo sembra sbagliare le scelte iniziali. E non è la prima volta. Poi forse nel momento migliore dei suoi ha poco coraggio e non cambia Lapadula per Pavoletti quando la squadra sembra avere bisogno di una punta di peso. Continua il momento no dei suoi in campionato e la classifica fa sempre più paura. Quello che lascia questa sfida però è che lui come alcuni dei suoi possano dare davvero molto di più.
Roberto Pinna