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Daniele Ragatzu in Olbia-Carrarese | Foto Sandro Giordano

Olbia | Carattere e compattezza per ripartire: ora la costanza per ritrovarsi

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L’Olbia prova a rialzarsi. La squadra di Leandro Greco è ancora imbrigliata nel traffico intenso della seconda metà della classifica dopo lo 0-0 casalingo del Bruno Nespoli contro il Rimini (qui la cronaca completa del match). Un pareggio a reti bianche che, seppur in parte, fa ripartire il percorso dei galluresi (rimanendo comunque al quindicesimo posto) nel girone B di Lega Pro dopo la sconfitta, sempre al Nespoli, per 1-0 contro il Perugia dello scorso 3 dicembre.

Equilibrio

Il match di recupero come ancora di salvezza, quasi a nascondere le difficoltà del momento, non si è dimostrato stavolta il giusto alleato per l’Olbia, la cui ultima vittoria in campionato risale allo scorso 2 novembre al Nespoli contro il Pineto (1-0, gol di Ragatzu). I galluresi, sempre tra le mura amiche, avevano contro un Rimini, rigenerato dalla cura Troise, una buona chance per riconquistare fiducia e tre punti che, potenzialmente, potevano addirittura non solo interrompere l’emorragia di risultati ma persino proiettare l’Olbia a ridosso dei playoff. Una fase difensiva ben calibrata, accompagnata da una buona dose di compattezza, e il giusto atteggiamento battagliero sono i due elementi fondamentali emersi dalla sfida del Nespoli contro gli emiliani. Alla fine è mancato solo il fattore gol, con il risultato che è rimasto inchiodato sullo 0-0. Nella conferenza stampa post partita, mister Greco ha voluto tenere unito il gruppo, elogiando proprio lo spirito e il carattere messo in campo dai suoi ragazzi. Quest’ultimo è un aspetto su cui spesso il tecnico gallurese ha voluto spingere fin dal suo arrivo in Sardegna all’ombra del Bruno Nespoli. Nonostante il quindicesimo posto a quota 17 punti (in compagnia dell’Entella), per l’Olbia nulla è affatto perduto, anche perché il fattore equilibrio viene in aiuto con 7 squadre – dall’Arezzo a 19 punti fino al Sestri Levante a 13 – racchiuse in appena 4 punti.

Luci per ripartire

A livello di organico, sono arrivate alcune indicazioni positive legate ai singoli. Al Nespoli è arrivato il quinto pareggio stagionale (il terzo nelle ultime cinque gare disputate) contro un Rimini sciolto e a cui è mancato un pizzico di cinismo in più per trovare il blitz vincente. I galluresi, invece, hanno comunque retto bene in fase di copertura. In particolare, il portiere Rinaldi è stato autore di una prova maiuscola tra i pali e a livello di parate decisive, che hanno tenuto inchiodato il risultato sullo 0-0. Per l’ex prodotto del settore giovanile del Parma quinto clean sheet stagionale e un chiaro segnale anche al CT Carmine Nunziata in chiave Italia U21 in vista del percorso verso Euro 2025. In mezzo al campo, l’enfant prodige di casa Olbia Mameli sta diventando sempre più importante nello scacchiere dell’Olbia. Greco gli dà tanta fiducia e lui la sta ripagando con la solita dose di generosità e qualità, fattori che si sono visti anche contro il Rimini. E poi c’è il capitolo sul reparto offensivo. Il tecnico dell’Olbia, complice l’assenza per infortunio di Nanni, è partito ancora con Scapin prima punta nell’undici iniziale, poi ha alternato Contini prima e Corti poi e quindi, nell’assalto finale, ha dato pochi sprazzi di gara anche al giovane Gennari. Tutti giocatori giovani e con caratteristiche tecniche diverse e importanti che possono ritornare utili nel corso della stagione. E in attesa di recuperare il miglior Ragatzu, mente geniale dell’attacco dell’Olbia e che ieri, 6 dicembre, è tornato a giocare titolare dopo il rientro da subentrato contro il Perugia.

Esami

Nella tradizione cristiana si dice spesso che il numero 3 sia il numero perfetto poiché rappresenta la trinità. Se questo discorso lo si applica al calcio, anche Leandro Greco spera vivamente che il 3, che corrisponde al numero di impegni che l’Olbia avrà da qui alla fine del 2023, diventi perfetto per scacciare la crisi dei bianchi. Il primo esame, tuttavia, per il tecnico romano non sarà come tutti gli altri, soprattutto a livello emotivo. Sabato 10 dicembre, con calcio d’inizio alle ore 16.15, Greco si ritroverà di fronte uno dei suoi maestri, ovvero Zdenek Zeman e il suo Pescara. “Per me sarà un onore affrontarlo”, ha dichiarato il tecnico dell’Olbia in sala stampa post Rimini in riferimento al boemo, suo allenatore ai tempi della Roma. Una sfida, sulla carta, molto complessa per i sardi, non solo per la differenza di punti in classifica e di organico ma anche per i recenti risultati. Nello specifico, il Pescara ha vinto le ultime due partite di fila in campionato (contro Entella e Pontedera), che hanno consentito al Delfino di salire a quota 27 punti, al quinto posto nella generale. L’Olbia, tuttavia, interpretando il Greco pensiero, proverà a giocarsela con il carattere e con la forza delle idee, cercando di cogliere di sorpresa l’avversario ma senza correre rischi eccessivi. Se Zeman per Greco rappresenta una figura che ha fatto la storia del calcio italiano, nella gara successiva il cammino del tecnico gallurese si incrocerà – domenica 17 dicembre alle ore 14.00 al Bruno Nespoli – con quello di un grandissimo ex come Max Canzi e il suo Pontedera, altra squadra che punta a riconfermarsi in zona playoff dopo l’exploit della scorsa annata. E infine forse lo scontro più delicato in assoluto di questo trittico. A fine 2023, più precisamente il 23 dicembre alle ore 18.30, arriverà la sfida diretta in chiave salvezza contro la Spal di Leonardo Colucci in quel del Paolo Mazza. Sfida questa, come le altre due, dove l’imperativo è fare più punti possibile.

Fabio Loi

TAG:  Olbia Serie C
 
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