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Zito Luvumbo durante Cagliari-Hellas Verona | Foto Luigi Canu

Primavera Angolana: l’importanza di Luvumbo nella corsa salvezza del Cagliari

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“Contiamo di recuperare Mina, Gaetano e Luvumbo per il Verona”. Così disse Claudio Ranieri dopo la sconfitta del suo Cagliari a Monza, un 1-0 arrivato senza tre elementi fondamentali per le sorti rossoblù nel recente periodo.

L’auspicio del tecnico romano si è avverato durante la sosta per le nazionali: tutti recuperati per la sfida dello scorso lunedì 1° aprile contro gli scaligeri, con colombiano e angolano in campo dal 1′. Se l’ex Fiorentina ha giocato una partita tutto sommato sufficiente, contenendo Folorunsho e trasmettendo la sua consueta foga ai compagni, Zito è stato tra i più positivi in casa Cagliari. Dopo il problema muscolare patito a Empoli, Luvumbo ha avuto quasi un mese di tempo per tornare a disposizione di Ranieri. E contro il Verona a onor del vero ha vissuto un primo tempo di grande difficoltà, in cui si è messo in luce solo per alcune ripartenze poi però non concretizzate. Nella ripresa invece, complice l’ingresso di Viola che ha contribuito ad avanzare il baricentro offensivo dei rossoblù, l’angolano ha messo costantemente in difficoltà Tchatchoua, che ha perso quasi tutti i duelli in velocità. Il suo spunto al 53′ avrebbe potuto (e dovuto) portare all’assegnazione di un calcio di rigore, ma l’arbitro Doveri non è stato dello stesso parere, scatenando ben più di qualche polemica a livello mediatico. Poi l’occasione nel finale sventata da Montipò, che ha respinto il suo furbo tocco di punta in area, blindando l’1-1 finale che ha lasciato appaiate Cagliari e Verona, con umori probabilmente diversi riguardo l’immediato futuro. “Era una partita tosta e difficile – ha detto Luvumbo a fine gara ai microfoni di Dazntra due squadre che dovevano salvarsi e me la aspettavo così. Ranieri ci ha detto di stare più compatti all’intervallo. Era importantissimo vincere, peccato: abbiamo fatto un punto e ora abbiamo una sfida difficile, ma scenderemo in campo con lo spirito di lottare e fare tre punti”.

Crescita

In un Cagliari che bada più alla praticità che allo spettacolo l’imprevedibilità di Luvumbo rappresenta una delle armi in più nell’arsenale di Ranieri. Il suo essere “casinista” è sempre stato il punto di forza dell’angolano, che fin dalle prime partite giocate nel campionato Primavera nella stagione 2020-21 aveva fatto intravedere potenzialità importanti. La scorsa stagione in Serie B, la prima vissuta interamente tra i grandi, lo ha consacrato come uno dei giovani più interessanti della cadetteria. Non di rado si sono sentite parole di stima (se non di timore) rivolte a lui dai difensori avversari: Zito lo spaccapartite, l’anarchico in grado di vincere le partite da solo nella giornata giusta. Chiedere al Parma di Fabio Pecchia, artigliato da Luvumbo durante i playoff promozione di Serie B, quando ormai sembrava avere un piede in Serie A. Per quanto possibile Ranieri è riuscito a disciplinarlo tatticamente, assegnandogli la fascia sinistra come territorio di caccia per dribbling e ripartenze. “Nella seconda parte di campionato ci siamo ripresi grazie allo spirito che ci ha infuso il mister”, ha detto ancora l’angolano a Dazn, quasi a sottolineare – se ancora ce ne fosse bisogno – il peso in spogliatoio del tecnico di Testaccio. Che, tolto l’ottimo lavoro fatto da Alessandro Agostini ai tempi della Primavera, è l’allenatore con cui Zito ha ottenuto i risultati migliori. E pure in primavera intesa come stagione, prima di vivere un finale di stagione da protagonista assoluto. Due gol e un assist nei playoff promozione, quattro gol e tre assist in Serie A: da quel Cagliari-Parma 3-2 del 30 maggio 2023 la carriera di Luvumbo ha preso una piega diversa. L’Angola lo ha inserito in pianta stabile nell’organico della nazionale e il suo nome ha iniziato a circolare anche in chiave mercato, con il ventilato interesse di Napoli e Sporting Lisbona per il futuro.

Presente e futuro

L’angolano è certamente uno dei profili su cui il Cagliari potrebbe realizzare un’importante plusvalenza, davvero preziosa per le casse del club in un momento storico in cui il calcio italiano arranca nei confronti delle altre principali leghe europee. Ma sono discorsi del tutto prematuri, che ora lasciano il tempo che trovano. L’orizzonte dell’ambiente rossoblù è concentrato solo sul presente, per il futuro ci sarà tempo. C’è una salvezza da conquistare, per scrivere un altro capitolo perfetto nella carriera cagliaritana di Claudio Ranieri. Per Luvumbo gli ultimi otto turni in piena primavera rappresentano l’occasione consacrarsi anche in Serie A come giocatore importante, ricambiando con prestazioni, gol e assist tutto l’amore della piazza rossoblù che lo ha subito eletto come suo beniamino. Domenica 7 aprile a Cagliari arriva l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che all’andata vinse con un 2-0 abbastanza senza storia: in quella gara le uniche due vere occasioni da gol per i rossoblù (con Shomurodov e Oristanio) nacquero dal mancino di Zito in versione assistman. I nerazzurri saranno impegnati in tre partite in otto giorni, tra Coppa Italia (oggi, mercoledì 3 aprile contro la Fiorentina), Serie A con il Cagliari e giovedì 11 aprile in Europa League in trasferta contro il Liverpool. Un tour de force che potrebbe favorire la squadra di Ranieri, pronta a sfruttare l’eventuale stanchezza di De Roon e compagni: e chi meglio del ritrovato Luvumbo per fare male ai bergamaschi?

Francesco Aresu

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