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Chi si sbilancia è perduto

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Il punto sull’iter per il nuovo stadio rossoblù.

Il Cagliari rimane in attesa di poter presentare in Conferenza dei Servizi le integrazioni da essa chieste prima di Natale, così da soddisfarla e sottoporsi al vaglio del Consiglio comunale (per la dichiarazione di pubblico interesse). Questi i prossimi, anzi i primi step dell’iter verso il nuovo stadio rossoblù, da far sorgere sulle ceneri del vecchio Sant’Elia, che attende di essere demolito accanto alla Sardegna Arena.

IL FOCUS | Cagliari, ecco cosa non ha convinto in Conferenza dei Servizi!

La società del presidente Tommaso Giulini confida di avere entro la settimana prossima l’ok degli organi competenti che operano in Conferenza dei Servizi, dopo il niet del 13 dicembre al quale non è seguito un rapido appello, complici anche le festività a stretto giro di posta. Dal sodalizio di via Mameli si dichiara ottimismo, in attesa di novità.

Insomma, tutto procede come previsto, se non dai proclami e dalle date proferite qua e là nei mesi scorsi dai vari intervenuti in merito, perlomeno da quelle che sono le tappe ineluttabili di un tale percorso. Il Cagliari Calcio ha deciso di ripartire daccapo senza strappi né fretta e con un progetto ex novo, e ciò non può prescindere da una nuova conferenza dei servizi, un nuovo pronunciamento del consiglio comunale (in piene elezioni alla Regione e probabilmente anche a Palazzo Bacaredda) e solo dopo la gara d’appalto. Elemento imprescindibile per poter mettere mano al vecchio Sant’Elia.

L’orizzonte (ambizioso, ad oggi), fino a nuovo ordine, rimane quello del 2022, per inaugurare la nuova casa del Cagliari. Ma di questi tempi, e di questo passo, viste le molte variabili in ballo senza al momento un progetto esecutivo da parte del club, sbilanciarsi sarebbe arduo e controproducente.

Fabio Frongia