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Esultanza dopo un gol della COS | Foto COS

Analisi Serie D | Vola la Cos: sconfitte diverse per Arzachena, Ilva e Uri

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Arriva la sosta tra sorrisi, paure e voglia di rivalsa in Serie D per le quattro sorelle sarde del girone G, Arzachena, Ilvamaddalena, Costa Orientale Sarda e Atletico Uri. Come ogni lunedì analizziamo il momento delle formazioni isolane in quarta serie per provare a capirne il destino in un campionato sempre più equilibrato e complesso.

Arzachena

Una sconfitta con il minimo scarto contro troppa Casertana. Per l’Arzachena di Nappi l’1-0 subito in casa dalla formazione campana, al momento con 7 vittorie di fila la più in forma del campionato, è stata quasi una certificazione che la strada per diventare una delle principali forze del torneo è ancora in parte da percorrere. Il risultato può ingannare, perché la contesa non è praticamente mai stata in bilico. La rete di Ferrari dopo appena 9′ di gioco ha permesso ai rossoblù di Cangelosi di gestire rischiando anche più volte la seconda rete, evitata grazie a un palo, a una traversa e a dei super interventi di un Fusco sempre più in crescita. L’Arzachena, priva (tra gli altri) di due giocatori importanti come Bonu e Manca, ha faticato più del dovuto in costruzione. La formazione smeraldina si è affacciata nella metà campo avversaria ma spesso ha gestito male l’ultimo pallone. Sartor è stato bene ingabbiato, Lika ha faticato a trovare la giusta posizione mentre Gibilterra ha fatto una buona partita, sbagliando però quasi il 100% degli ultimi passaggi. Le maggiori difficoltà sono arrivate in mezzo con Bellotti e Mannoni, adattato, che hanno sì lottato ma spesso hanno perso troppi palloni giocabili. Per i ragazzi di Nappi però c’è anche un bicchiere mezzo pieno, per esempio la capacità di restare in gara fino all’ultimo nonostante le difficoltà e la forza dell’avversario e poi la continua crescita dei tanti profili giovani, che nelle prossime stagioni potranno essere molto utili a una società che non vuole rivoluzionare ma costruire di anno in anno, con il dichiarato intento di essere sempre più protagonista nella categoria e con il sogno che resta quello di un ritorno nel giro di qualche campionato tra i professionisti. La prossima trasferta, dopo la pausa a inizio aprile, potrebbe sembrare alla portata contro il Portici, e invece si tratta del classico trappolone di fine anno contro una rosa che vorrà fare di tutto per salvarsi. L’impressione è che l’Arzachena abbia un po’ perso il ritmo e la costanza per sognare davvero i playoff (lontani nuovamente 4 punti), ma il suo allenatore sarà l’ultimo a mollare nella rincorsa e questo può aiutare tutto lo spogliatoio. Per continuare a sperare però va prima battuto il Portici a domicilio e poi va fatta la pace con la continuità di vittorie. (Roberto Pinna)

Ilvamaddalena

Una sconfitta che brucia, ma anche una prova che ha certificato che il successo con il Cassino non fosse qualcosa di casuale. L’Ilvamaddalena è viva e a dimostrarlo c’è la prestazione coriacea di Tertenia contro la Costa Orientale Sarda. Una partita decisa da una delle poche disattenzioni difensive degli uomini di Gardini, che dopo lo sbandamento del gol subito hanno provato più volte a mettere in equilibrio la partita. Sulla propria strada però gli isolani hanno trovato un gran Floris, ma anche qualche imprecisione di troppo negli ultimi venti problemi. Forse il problema più grande per l’Ilvamaddalena in questo momento, dato che nel 2023, ha segnato solo 7 gol, di cui tre nella prima giornata contro l’Atletico Uri. La pausa arriva in tempo per provare a recuperare energie fisiche, ma anche mentali. Il gruppo segue il tecnico romano, che dovrà cercare di correggere ulteriormente la rotta per cercare di raggiungere una meta salvezza ancora possibile. (Matteo Cardia)

Costa Orientale Sarda

Un piccolo o forse grande tassello per la salvezza quello posto dalla Costa Orientale Sarda con il successo di misura sull’Ilvamaddalena. Perché se la strada è ancora lunghissima, per usare le parole del tecnico Francesco Loi, le quattro vittorie nelle ultime cinque giornate fanno almeno spuntare un sorriso utile in quella che sarà una settimana piena di lavoro vista la sosta dovuta al Torneo di Viareggio. Un breve periodo in cui Loi potrà recuperare alcuni giocatori assenti nell’ultimo turno come Piredda e Laconi e in cui dovrà comunque cercare di non disperdere la voglia vista anche contro la squadra di Gardini. Prima di riuscire a vincere, la Cos è stata infatti capace di lottare, non solo di creare le occasioni per provare a chiudere la gara dopo il gol del vantaggio di Balbo. Una caparbietà che sarà utile soprattutto per le prossime due sfide contro Sorrento e Paganese. Con la Cos che potrà provare a confermare la propria indole di ammazza grandi per allontanarsi definitivamente dalla zona calda della classifica. (Matteo Cardia)

Atletico Uri

Trovare la fuga giusta, resistere al ritmo avversario poi, quando mancava veramente poco al traguardo, essere ripresi e battuti in volata. Non è la trama di una corsa ciclistica, ma il destino dell’Atletico Uri a Pomezia nel 28° turno di campionato. I giallorossi, reduci da due ko consecutivi, hanno messo in atto una partita accorta, cinica e pratica ma non è bastato a evitare la terza sconfitta consecutiva che li ha riportati in piena zona playout. Un Pomezia battagliero ha imposto subito aggressività alla gara, con l’Uri bravo a resistere e difendere quel gol di vantaggio trovato con il solito Aloia, bravo a scaraventare in rete una punizione guadagnata da Demarcus (episodio in cui Cardinali ha forse rischiato più del giallo estratto da Dini). La difesa guidata da Congiu ha retto le incursioni dei pometini che hanno sbattuto anche sugli ottimi interventi di Gagliardi. La doccia fredda è arrivata nel finale, con l’episodio che ha svoltato la gara: tocco di mano di Ravot e rigore realizzato da Massella che ha spiazzato un fin lì impenetrabile Gagliardi. Con l’inerzia totalmente cambiata è poi arrivata la prima vera disattenzione difensiva, con il bomber laziale libero in area piccola a firmare il sorpasso con la testa. L’Atletico Uri è tornato quindi in Sardegna a mani vuote, ma deve salvare le cose buone viste a Pomezia e farle fruttare dopo la pausa. Nel finale di stagione i giallorossi affronteranno solo squadre che attualmente la precedono in classifica (da circoletto rosso gli scontri diretti con Angri e Portici): la missione salvezza comincia in casa con la Casertana, lanciatissima all’assalto delle capoliste Sorrento e Paganese. Ci vorrà il miglior Atletico Uri di inizio anno solare per conquistare una salvezza difficile, ma non impossibile. (Matteo Porcu)

La Redazione

TAG:  Serie D
 
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