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Marco Delle Monache, attaccante del Pescara

Cagliari | Da Travaglini a Delle Monache: sul mercato largo ai giovani

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Lo sguardo punta dritto verso sabato 27 maggio, turno preliminare dei playoff promozione contro il Venezia alla Unipol Domus. Per il Cagliari di Claudio Ranieri è il primo passo da compiere per provare a ritrovare la Serie A, mentre fuori dal campo si lavora sul futuro a prescindere dalla categoria. Che sia massima serie o cadetteria, il direttore sportivo Nereo Bonato ha iniziato a impostare le linee guida per il Cagliari che verrà, occhio ai giovani e un cambio di rotta che appare già segnato.

Direzione

Va da sé, la differenza tra B e A è nota. Dal risultato finale dei playoff dipenderanno diverse scelte anche se non soprattutto in chiave costruzione della rosa. Possibili cessioni, rientri alla base, nuovi innesti: tutto passa dal campo e dal verdetto degli scontri diretti. La filosofia, però, può essere impostata anche senza attendere ciò che dirà la partita contro il Venezia prima, la semifinale e la finale eventuali poi. E ciò che sembra prendere forma nella società rossoblù è l’idea di ripartire comunque da un gruppo ancora più giovane, sulla stessa falsariga di quanto avvenuto – pur se solo in parte – nella stagione attuale. D’altronde il ds Bonato è stato chiaro nell’ultima intervista concessa a Videolina: “In questo percorso abbiamo valorizzato ragazzi del settore giovanile“. I nomi quelli di Obert, Kourfalidis e Luvumbo, aggiunti in pianta stabile alla prima squadra e parte integrante delle scelte di Ranieri, ma non vanno dimenticati anche gli esordi, seppur estemporanei, di Griger e Delpupo, oltre ovviamente a chi è passato dalla Primavera rossoblù come Lella e, più lontano nel tempo, Deiola. Una rivoluzione abbozzata la scorsa estate con deviazione in itinere, Liverani che aveva puntato su Desogus – poi spedito in prestito al Pescara – e poi svoltato su Millico, ma anche i fratelli Tramoni partiti in direzione di Pisa.

Primo innesto

L’esempio del trio formato dallo slovacco, dal greco e dall’angolano sembra così essere la strada tracciata anche per la prossima stagione. L’interesse verso giovani da formare e lanciare in prima squadra è già partito lo scorso gennaio, quando dall’Olbia è stato prelevato Christian Travaglini. Il difensore classe 2000 è rimasto in Gallura in prestito, collezionando in totale 28 presenze e 1 gol nel girone B del campionato di Serie C, e in estate verrà con tutta probabilità aggregato in ritiro per poter essere valutato nella speranza – sua e del Cagliari – di ripetere quanto visto con Giorgio Altare. Vero è che il difensore bergamasco è rimasto in Sardegna passando prima dal ritorno al Genoa, ma di fatto il passaggio diretto dall’Olbia al Cagliari è stato frutto del legame tra i due club, con i rossoblù sempre pronti a tenere sotto osservazione i prospetti in maglia bianca. Contratto fino al 2025 già firmato, Travaglini è così il primo esempio di quella che dovrebbe essere la tendenza del mercato, suffragata anche dall’interesse continuo di Bonato per la Primavera prima di Filippi e poi del duo Battilana-Pisacane. Costantemente presente ad Asseminello per le partite casalinghe dei giovani rossoblù, il direttore sportivo cercherà di continuare sulla stessa linea di valorizzazione di chi è cresciuto in casa con l’aggiunta di tasselli – sempre di prospettiva – da pescare altrove.

Occhi puntati

Nelle ultime settimane il Cagliari avrebbe così già cominciato a mettere in fila una lista di possibili nomi da portare in Sardegna. Su tutti in cima all’elenco compare quello di Marco Delle Monache, guizzante attaccante classe 2005, abile sia come esterno che come seconda punta in forza al Pescara ma di proprietà della Sampdoria. E proprio la vicenda con al centro il club doriano viene monitorata con attenzione dal Cagliari, non solo per la retrocessione della squadra di Stankovic in Serie B, ma soprattutto per i problemi societari che ne mettono in dubbio il futuro. In attesa di capire se il tentativo del patron italiano del Leeds Andrea Radrizzani possa andare in porto – e dunque la Sampdoria passare di mano e salvarsi da un possibile doppio salto all’indietro – il diesse Bonato segue con interesse il 18enne abruzzese, cresciuto nel Pescara prima di passare ai liguri la scorsa estate, per poi rimanere in prestito in biancoazzurro. Protagonista nel primo turno dei playoff di Serie C con due reti nel 2-2 dell’andata contro la Virtus Verona e con l’assist per il gol del 2-1 nel ritorno (punteggio finale 3-1 per gli abruzzesi), nella stagione regolare Delle Monache ha collezionato 26 presenze in Serie C, trovando anche l’esordio a settembre nella Nazionale Under 18 contro i pari età della Serbia in amichevole e confermandosi dopo il precedente passaggio nell’Under 17 allenata da Bernardo Corradi. Destro naturale, plasmato negli ultimi mesi da uno che di attaccanti esterni se ne intende come Zeman, paragonato a un ex Pescara come Lorenzo Insigne, Delle Monache ha superato il rossoblù Desogus nelle gerarchie degli abruzzesi e chissà che tra qualche settimana proprio con il trequartista di Gergei potrebbe esserci un nuovo dualismo, questa volta in chiave rossoblù.

Matteo Zizola

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