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Cagliari, Giulini furioso e aria tesa

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Momento difficile in casa rossoblù dopo il brutto KO di Reggio Emilia col Sassuolo.

Nuovo passaggio complicato per il Cagliari, che ha ceduto senza colpo ferire in casa dei neroverdi di Roberto De Zerbi, dando seguito alle brutte prestazioni e ai risultati magri ottenuti a cavallo di Capodanno. La prestazione in terra emiliana ha lasciato tanta delusione ai tifosi e al presidente Tommaso Giulini, che non ha resistito fino al triplice fischio sugli spalti del Mapei Stadium e ha lasciato l’impianto molto scuro in volto per la rabbia. Un’aria post-partita molto tesa, come già ammirato una settimana fa alla Sardegna Arena dopo Cagliari-Empoli.

DIFFICILE RIVOLUZIONARE ADESSO – Una reazione comprensibile e quasi scontata, quella del patron, che fa da didascalia alla crisi della squadra di Rolando Maran (1 vittoria nelle ultime 10, con 5 sconfitte). Il tecnico trentino è sicuramente sotto l’occhio del ciclone, per effetto dei risultati e di un’involuzione preoccupante di tutto il collettivo. Sono ore di riflessione per Giulini e la società, anche se non è semplice parlare o pensare ad un avvicendamento in panchina. Il calciomercato aperto (chiude giovedì alle 20), l’assenza di sostituti che diano amplissime garanzie, la necessità di ponderare ogni passo (sul fronte allenatore e sui movimenti di mercato) suggeriscono che non si avranno ribaltoni almeno fino alla partita di lunedì 4 contro l’Atalanta (alle 21).

ENNESIMA CRISI GIULINIANA – Di sicuro c’è che, ancora una volta nella gestione Giulini (dal 2014), il Cagliari si trova nel cuore della stagione a vivere un pesante momento di difficoltà con l’allenatore in bilico, tanti dubbi e la piazza in subbuglio. Problemi che sembravano allontanati dal primo scorcio di ciclo Maran, con una squadra dalla riconoscibile identità e tranquilla in classifica, seppur raramente spettacolare e vincente. Poi, però, si è spenta la luce, e si è tornati a vivere antichi malumori, come già sotto il regno dei due predecessori della panchina. Il Cagliari oggi è in un buco nero dal quale deve uscire, reagendo, come detto a caldo oggi da Maran e capitan Ceppitelli. All’inizio della stagione il club invocava “un allenatore e una squadra in grado di emozionare i tifosi e proporre calcio”. Oggi queste parole suonano come pura utopia. La soluzione dovrà arrivare da dentro e da fuori, leggi calciomercato. Se poi le novità riguarderanno anche il tecnico, lo si scoprirà nei prossimi giorni.

Fabio Frongia