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Cagliari Primavera | Sfumano i playoff, ma il bicchiere è mezzo pieno

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La classifica a volte può spiegare tutto, a volte no. A volte può pure tradire. E così il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane si deve già arrendere solo alla differenza reti per non tenere aperta sino all’ultima giornata la chance per andare ai playoff. La vittoria del Milan di Abate nella mattinata di oggi, domenica 12 maggio, rende praticamente impossibile l’accesso alla post-season anche in caso di vittoria nell’ultimo turno di campionato contro il Verona e di sconfitta per la formazione milanese. Quello dei playoff era un sogno a cui i giovani rossoblù erano tornati a credere nell’ultima settimana, dopo i risultati a favore che avevano fatto sì che le distanze dal sesto posto si facessero più corte. La vittoria contro il Genoa per 2-1 nella giornata di ieri, sabato 11 maggio, aveva alimentato le speranze per il raggiungimento della meta. Solo per la legge dei numeri il Cagliari non farà parte delle prime sei forze del campionato. Un fatto che non cancella quanto fatto durante una stagione che doveva essere di crescita e che invece ha finito per mostrare anche qualcosa in più rispetto a quanto era lecito attendersi.

Conferma

La gara con il Genoa, giocata a Ussana per i lavori sul campo 1 di Assemini ma davanti a un pubblico accorso numeroso, ha mostrato ancor di più i passi in avanti fatti se si paragona la sfida a quella d’andata, quando in Liguria il Cagliari perse per 4-0. Una gara in cui aveva pesato il valore affettivo nei confronti di un Alessandro Agostini che ha trascinato comunque il Grifone, da squadra neopromossa in Primavera 1, a lottare per i playoff, come ammesso dallo stesso Pisacane. Affetto che è rimasto, ma che i giovani isolani hanno saputo mettere da parte fornendo una prestazione fatta di concretezza e pazienza. Dopo un inizio senza troppe emozioni e un infortunio di Balde che poteva mettere in salita la gara, i rossoblù hanno giocato una gara in crescendo, affidandosi alle proprietà nel palleggio ma soprattutto alla propria capacità di essere cattivi sottoporta. Prima la rete di Bolzan pronto sottoporta a ribattere in rete la respinta corta del portiere avversario, poi il gran gol di Carboni dopo un’azione corale sono state le prove più evidenti. Aspetti a cui si è aggiunta anche la capacità di soffrire nella seconda fase di partita, quando la stanchezza e la voglia del Genoa di provare a riaprire la partita sono state ribattute da un Cagliari coriaceo e che ha dato una mano a un Auseklis in difficoltà dopo alcuni errori di valutazione in uscita. Ulteriori segnale di come il gruppo sia coeso, ma non chiuso alle novità anche nelle partite importanti. La prima partita da titolare in Primavera per Nicola Grandu, esaltato anche dal tecnico rossoblù a fine gara, insieme a quella di Yael Trepy, sono il segno di come il filo che collega le diverse squadre giovanili rossoblù sia robusto. Fatto che fa ulteriormente ben sperare per il futuro.

Bicchiere mezzo pieno

La vittoria del Milan per 2-1 contro il Frosinone ha rappresentato l’unico vero e proprio problema del fine settimana rossoblù. Zeroli e compagni infatti sono saliti a quota 50 punti, a +3 sui giovani rossoblù e occupano al momento il sesto posto, ultimo slot per i playoff. A una giornata dalla fine, con il Cagliari che terminerà il proprio percorso in casa dell’Hellas Verona, in un eventuale arrivo a pari punti sarebbe virtualmente dietro a causa della peggior differenza gol generale, fattore che entra in gioco vista la parità negli scontri diretti sia in termini di risultati che di differenza (2-4 in favore dei rossoblù all’andata, 1-3 in favore dei milanesi al ritorno). Il Milan al momento fa registrare un +10 nella statistica, il Cagliari invece un -8 impossibile da ribaltare. “Sappiamo che se non dovessimo arrivarci sarà solo per demerito nostro. Tuttavia resta da sottolineare il fatto che sono state messe le basi per i futuri successi“, aveva chiarito Pisacane parlando dei playoff. Facendo i conti con il passato è quasi naturale guardare ad alcune uscite in cui è mancato quel pizzico di fortuna che avrebbe potuto aiutare i rossoblù con rammarico. Il bicchiere però rimane mezzo pieno. Il Cagliari ha saputo rialzarsi dopo un inizio non semplice, in cui il campionato ha presentato ampiamente il conto a un gruppo in parte nuovo, ha reagito ad alcuni alti e bassi e poi ha trovato una continuità nelle idee che spesso ha finito per far rima con i risultati. È chiaro come tutto sia migliorabile, a partire dagli equilibri tra le due fasi, ma quelle poste sono le basi importanti per un prossimo campionato a cui i rossoblù dovranno guardare con ambizione. Anche perché tanti arriveranno con un torneo sulle spalle in più, oltre che con un attaccamento alla causa che non potrà che far bene all’ambiente attorno ai giovani rossoblù.

Matteo Cardia

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