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Claudio Ranieri durante Roma-Cagliari | Foto Valerio Spano

Cagliari | Ranieri cambia ma l’attacco gira a vuoto: quali scelte con la Lazio?

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Diverse soluzioni e una quadra che fatica ancora ad arrivare. Il rapporto tra il Cagliari e il suo reparto avanzato è di quelli complicati da gestire. Il tecnico rossoblù Claudio Ranieri, nelle ultime giornate di campionato, sta provando a diversificare per quanto possibile la proposta offensiva dei sardi, tra cambi di modulo (sia dall’inizio che a gara in corso) e scelta dei propri giocatori in base sia al materiale a disposizione che alle caratteristiche dell’avversario di turno. Senza però ancora i risultati sperati, come dimostrano le ultime tre uscite senza la rete di una punta.

Difficoltà

Nell’ultima gara di campionato persa 4-0 all’Olimpico contro la Roma, l’allenatore testaccino ha deciso di optare per il tandem Petagna-Lapadula, rinunciando di conseguenza alla figura del trequartista tanto cara al mondo rossoblù rappresentata nelle ultime settimane da Nicolas Viola (già assente dal primo minuto contro il Torino), fattore costante negli ultimi 15-20 metri della manovra rossoblù. L’obiettivo nemmeno tanto nascosto di Ranieri era quello di affidarsi a due vere prime punte come riferimenti avanzati per tentare di tenere basso il baricentro avversario e nel contempo consentire gli inserimenti dei laterali e degli interni di centrocampo. Tuttavia la strategia studiata per l’occasione dall’allenatore del Cagliari non ha avuto gli effetti sperati. La notte dell’Olimpico, infatti, è stata tutt’altro che soddisfacente, in maniera particolare per Petagna. Il numero 32 rossoblù, autore di un solo gol fin qui in campionato (contro il Bologna all’Unipol Domus), non ha dato il suo solito contributo nel lavoro sporco e nell’agire da boa al centro dell’attacco cagliaritano, com’è accaduto nelle precedenti uscite in campionato. La sua prestazione, infatti, al di là dell’essere spesso lontano dalla porta e anche poco servito dai compagni, è stata caratterizzata da due errori che si sono rivelati decisivi: il tocco scoordinato con cui ha consentito a Pellegrini di segnare l’1-0 e il fallo di mano che ha provocato il rigore trasformato da Dybala per il tris. Entrambi su situazioni di corner a sfavore. Discorso leggermente differente quello che riguarda Lapadula. Il centravanti peruviano, che non partiva titolare dallo scorso 30 dicembre (0-0 contro l’Empoli), ha avuto solo una vera e propria chance da gol al tramonto del primo tempo ma Rui Patricio gli ha negato la gioia del secondo gol in campionato (il terzo stagionale comprendendo anche la Coppa Italia). In sostanza, tanta fisicità e volontà ma un digiuno che continua per gli attaccanti rossoblù.

Momento

La crisi dell’attacco del Cagliari viene certificata anche dai numeri. Se si analizzano, infatti, le precedenti 15 gare di campionato, ovvero dal 2-2 contro la Salernitana del 22 ottobre fino a quella di ieri, 6 febbraio, contro la Roma, il Cagliari è andato a segno solamente quattro volte con le punte. Nello specifico, 2 volte con Pavoletti (contro Frosinone e Sassuolo) e 1 con Luvumbo (contro la Salernitana), Oristanio (contro il Frosinone), Lapadula (contro il Sassuolo) e Petagna (contro il Bologna). E senza dimenticare che nel medesimo reparto, seppur attualmente ai box, ci sono anche Shomurodov, che fino a pochi giorni fa era nella lista partenti (con la Salernitana che si era interessata a lui prima di virare sull’israeliano Weissman) e il nuovo acquisto Gaetano (che può essere schierato anche sotto punta oltre che mezzala). Indubbiamente il materiale su cui lavorare è abbondante per Ranieri, ma la svolta verso la salvezza dipende anche dal ritorno al gol dei suoi giocatori avanzati.

Scelte

Tanti uomini, finalmente verrebbe da dire, a disposizione per un reparto, quello offensivo, che in termini statistici sta soffrendo terribilmente (con appena 21 gol, gli stessi di Hellas Verona e Monza). Peggio hanno fatto solo Torino (20), Empoli (15) e Salernitana (19). Con i granata piemontesi che hanno però una gara in meno. Oltre alla scelta degli interpreti, il rebus che Ranieri dovrà risolvere da qui fino alla gara contro la Lazio sarà quello legato al modulo tattico. Il tecnico del Cagliari, analizzando tutte le gare disputate dai sardi tra Serie A e Coppa Italia in questa stagione, ha utilizzato 5 moduli tattici diversi. Tra questi, quello su cui Ranieri ha puntato di più fin qui in questa stagione è il 3-5-2 (per ben 7 volte), schieramento tattico che permette di avere il giusto equilibrio in fase difensiva e che non sbilancerebbe più di tanto il baricentro della squadra. In teoria, ma poi ci sono gli errori individuali che sono stati una costante. E poi c’è la questione relativa alle scelte in attacco. In tal senso, il tecnico romano potrebbe decidere o di riconfermare la formula del doppio centravanti (con Petagna, Pavoletti e Lapadula a giocarsi i due slot a disposizione) oppure di tornare al binomio trequartista-punta, con Viola (o Gaetano o anche entrambi) alle spalle del centravanti. Nel caso in cui ci fosse invece il più classico dei ritorno al conosciuto potrebbe essere rispolverata anche un’altra soluzione rappresentata da un profilo rapido come Luvumbo, fresco di rientro dalla Coppa D’Africa con l’Angola e subentrato contro la Roma. A fare comunque da ago della bilancia sarà la seconda parte di lavoro ad Asseminello che attende i rossoblù, con Claudio Ranieri chiamato a scegliere l’abito giusto per il suo Cagliari e anche gli interpreti ideali per una sfida complessa come quella contro una Lazio, attualmente nona a 34 punti, che punta alle zone europee della classifica.

Fabio Loi

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