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Cagliari, chi rinnovare?

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Classifica positiva, tante note liete: il Cagliari può chiudere il campionato in bellezza ma anche guardare già al futuro. Chi confermare tra i senatori?

Domenica alle 12.30 la gara in casa del Torino, con il Cagliari forte di una posizione di classifica abbastanza tranquilla. A sette giornate dalla fine le motivazioni per chiudere alla grande sono numerose: oltre alla salvezza, ormai a un passo, i tre punti di distacco dal decimo posto aprono nuovi orizzonti, così come Maran ha la possibilità di polverizzare il record di punti (47) della gestione Giulini, ottenuto da Rastelli nel 2017.

Obiettivi di squadra si affiancano a obiettivi individuali soprattutto se si guarda ai quattro rossoblù in scadenza di contratto a giugno.

Da Rafael a Cigarini, passando per Padoin e Srna, le ultime sette gare saranno l’occasione per capire se anche nella prossima stagione si potrà contare su quattro giocatori di indubbia esperienza, non solo utili per le loro prestazioni, ma anche come uomini spogliatoio.


I due casi più spinosi sono quelli relativi al professore e al terzino croato, la cui stagione ha avuto un percorso diametralmente opposto: se nel caso di Srna, dopo un inizio confortante, gli ultimi mesi sono stati conditi da prestazioni non dello stesso livello, nel caso di Cigarini il campionato è stato un continuo crescendo. Il regista sembrava inizialmente pronto a fare le valigie, poi con l’arrivo del 2019 ha prima scalzato Bradaric dall’undici titolare e infine vestito i panni di elemento imprenscindibile nel rombo maraniano. Su Srna pende un’opzione per il rinnovo del contratto fino al 2020, mentre su Cigarini potrebbe incidere l’intenzione di Maran e della società di non oscurare Bradaric, arrivato dopo un investimento abbastanza corposo.

Il rinnovo di Padoin sembra una formalità: la sua importanza come jolly è indubbia, così come la sua voglia di restare in rossoblù appare chiara. L’età non gioca a suo favore, ma la duttalità e l’esperienza non possono essere dimenticate, a patto di riservargli un ruolo di chioccia e di supporto, non quello di titolare come è stato troppo a lungo e in modo dannoso, per la squadra e per lo stesso calciatore che ha ancora molto da dare. Infine Rafael, quest’anno mai utilizzato in campionato e “vittima” di un Cragno finalmente continuo dal punto di vista fisico. Con Aresti eventualmente pronto a fare il salto da terzo a secondo portiere, e la società che potrebbe andare a caccia non solo di un vice di sicuro affidamento ma magari anche di un sostituto di Cragno, il brasiliano valuta l’opportunità di chiudere la carriera in una piazza dove poter giocare con continuità.

Il mercato è ancora lontano, la salvezza matematica vicina, ma non ancora certa: la sensazione è che fino alla chiusura del campionato il destino dei quattro rossoblù resterà in bilico.

Matteo Zizola