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I tifosi del Rimini | Foto Facebook Rimini Football Club

L’angolo dell’avversario | Olbia, le chiavi della sfida al Rimini

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Dopo la sconfitta con il Sestri Levante, l’Olbia ha subito l’occasione per rifarsi, grazie all’imminente recupero della gara valida per la 33^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024. I galluresi giocheranno mercoledì 3 aprile alle 20:30, sul prato dello Stadio Romeo Neri, dove ad attenderli ci sarà il Rimini, che vuole provare a strappare un biglietto per i playoff dopo la brutta caduta esterna contro la Fermana. Fondati nel 1912, i romagnoli hanno partecipato per la prima volta alla Serie B a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, per poi tornarci nella prima decade degli anni Duemila. Tra i giocatori passati da Rimini ci sono Handanovic, Consigli, gli ex Cagliari Matri e Jeda, ma anche Ragatzu, che mercoledì scenderà in campo da ex. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei bianchi nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo

Dall’8^ giornata siede sulla panchina biancorossa Emanuele Troise, chiamato a sostituire l’argentino Gabriel Raimondi. Da giocatore Troise ha calcato anche i campi di Serie A con le maglie di Bologna e Napoli. E i con i partenopei ha disputato anche numerose partite in Serie B, dove ha giocato pure con la Ternana. Per lui inoltre un’esperienza nel massimo campionato greco. Il percorso in panchina inizia nel 2012 come vice di Pecchia al Latina, per poi passare nel 2014 al Bologna, dove diventa collaboratore tecnico dell’ex Cagliari Diego Lopez. Continua il suo percorso all’ombra della torre degli Asinelli, lavorando nel settore giovanile rossoblù, prima di ottenere il primo incarico da primo allenatore al Mantova, in Serie C, nel 2020. Dopo la qualificazione ai playoff con i lombardi, Troise si trasferisce alla Cavese, in Serie D, ultima esperienza prima della nuova avventura romagnola. Dopo alcune prove, Troise ha virato sul 4-3-1-2, con cui ha svoltato la stagione dei biancorossi, trascinandoli fuori dalla palude dell’ultimo posto, salvo poi adottare con costanza il 4-3-3.

Emanuele Troise, allenatore del Rimini | Foto Facebook Rimini Football Club
Emanuele Troise, allenatore del Rimini | Foto Facebook Rimini Football Club

I duelli chiave

Al probabile 4-3-3 del Rimini, Gaburro risponderà, salvo sorprese, con l’ormai consueto 3-5-2. Per provare a strappare punti pesanti, sarà fondamentale limitare l’azione del pericolo numero uno per Rinaldi, quel Morra che con 18 reti è il vicecapocannoniere del girone dietro a Shpendi (Cesena). Sarà un compito che spetterà principalmente a Bellodi. Le simili strutture fisiche fanno presagire battaglia sia in marcatura che sulle palle alte, con il numero 5 gallurese che dovrà stare attento anche a limitare le occasioni di tiro per il pericoloso destro dell’attaccante biancorosso. Se Morra è il terminale offensivo, Lamesta, che dovrebbe agire da ala destra, è il regista avanzato della formazione romagnola. Dotato di un mancino educato ed esplosivo, che sa bene impiegare anche dalla lunga distanza, Lamesta è, insieme ad Adamo (Cesena), il miglior rifinitore del girone, con 11 assist realizzati. Giocatore brevilineo, rapido, abile nel dribbling, sarà un cliente scomodo per Motolese, che dovrà provare a far prevalere la sua superiorità fisica per arginare la fantasia del numero 73 romagnolo.

In mediana peserà molto l’assenza del carisma e della qualità di Dessena, squalificato. Toccherà allora a capitan La Rosa e a Biancu sopperire all’assenza del compagno e caricarsi ancora di più sulle spalle il centrocampo gallurese. Il quale potrebbe però soffrire la fisicità e il dinamismo del centrocampo biancorosso, che dovrebbe presentare un giocatore dal fisico decisamente strutturato come Delcarro (1,85), che si candida a dominare nei contrasti aerei. Nel trio in mediana di Troise dovrebbe esserci posto anche per l’ex Sampdoria, Verona e Amburgo Jacopo Sala, arrivato a gennaio, il quale garantisce enorme esperienza ed intelligenza tattica al servizio del centrocampo riminese. I tre duelli individuali in mediana saranno verosimilmente decisivi per spostare l’inerzia della gara da una parte o dall’altra.

L’attaccante biancorosso Morra in azione durante Torres-Rimini | Foto Alessandro Sanna

Nanni troverà pane per i suoi denti, con una coppia di centrali romagnoli che non scenderà al di sotto del metro e novanta, a prescindere dagli interpreti, che dovrebbero essere Gigli e Lepri. Da valutare l’impiego di Pietrangeli, altro gigante della difesa, importante nello scacchiere biancorosso e reduce dall’influenza dopo aver recuperato da alcuni problemi fisici. Il centravanti gallurese dovrà dunque lavorare ancora più duramente di quello che fa di solito, in quanto sarà probabilmente stretto dalla morsa dei due avversari. Di tutto questo potrebbe però approfittare Ragatzu, dotato di un passo e di una tecnica decisamente differenti da quella degli avversari. Il suo genio e le sue giocate potrebbero essere decisive per aprire le maglie di una difesa riminese che comunque concede tanto (sono 47 i gol subiti sino ad ora, 50 invece quelli presi dall’Olbia).

Chiusura sugli esterni di Gaburro, che dovrebbero essere Montebugnoli e il rientrante Arboleda. I due possono esser importanti nell’aiutare il trio in mediana e provare dunque ad avere delle situazioni di superiorità numerica, anche grazie ai continui movimenti di Ragatzu, che si avvicina spesso alle zone di manovra. I due esterni hanno inoltre sia la corsa che la tecnica per provare ad inserirsi e provare a superare in rapidità i terzini biancorossi, più fisici, ma che potrebbero appunto soffrire le accelerazioni nel breve di Montebugnoli e soprattutto Arboleda.

Andrea Finiu

TAG:  Olbia Serie C
 
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