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Una fase di gioco tra SPAL e Fermana | Foto Nicolò Farina

L’angolo dell’avversario | Torres, alla scoperta della Fermana

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Nuovo turno di campionato, nuovo avversario. I rossoblù di Alfonso Greco puntano la 16^ giornata del Girone B della Lega Pro 2023/2024, in programma domenica 3 dicembre alle ore 14:00. La Torres scenderà sul prato dello Stadio Bruno Recchioni di Fermo, dove ad attenderla ci saranno i padroni di casa della Fermana. Fondata nel 1920, la Fermana è alla settima stagione consecutiva in Serie C e nella stagione 1999/2000 ha vissuto il suo unico campionato di Serie B. Tanti gli ex tra rossoblù e marchigiani. A partire dall’ultimo caso, rappresentato da Fischnaller, sino ad un giocatore nella storia sassarese come Luca Lacrimini, passando per l’estroso Marco Sansovini, Michele Fini e Andrea Pandolfi, sino a Salvo D’Adderio, allenatore di entrambe le formazioni. Tra i volti noti passati a Fermo, anche Giandomenico Mesto, vincitore di Coppa Italia e Supercoppa Italiana con il Napoli, e Tommaso Rocchi (pur per poche presenze), bandiera della Lazio e vincitore anche lui, con i biancocelesti, di Supercoppa e Coppa Italia, condivisa con un altro ex Fermana, Christian Manfredini. Dopo l’undicesima posizione e una salvezza tranquilla conquistata nel passato campionato, la Fermana ha vissuto un’estate turbolenta a livello societario, culminata con un doppio avvicendamento sia nella posizione di direttore sportivo che di allenatore. Ma l’inizio claudicante (vedi qui il momento delle due squadre) ha portato i gialloblù a tornare sui propri passi, richiamando Stefano Protti, tecnico della passata stagione, alla guida dei marchigiani. Andiamo dunque a scoprire gli avversari dei rossoblù nel prossimo turno.

L’allenatore e il modulo
Come detto, dopo che le strade si erano separate in estate, Stefano Protti è stato richiamato per sostituire Andrea Bruniera, a cui era stata affidata la guida dei gialloblù per l’attuale stagione. Un avvio fatto di 4 sconfitte, 2 pareggi e 1 vittoria ha reso però necessario un cambio. E allora ecco di nuovo Protti, che ha debuttato tra i professionisti proprio con la Fermana, dopo aver legato la sua carriera da allenatore principalmente alla Sammaurese, guidata per più stagioni in Serie D. Protti conosce bene la Fermana, perché ne ha vestito la maglia per due stagioni in Serie C a partire dal 1994. Cugino di Igor Protti (protagonista della Serie A a fine anni Novanta), Stefano Protti ha dimostrato di saper calarsi bene nella nuova realtà, non riuscendo a centrare i playoff solo per alcuni rallentamenti nel percorso. Dal ritorno di Protti, la Fermana è scesa in campo con il 4-3-3, modulo caro all’allenatore, dopo che con Bruniera era passata da uno schieramento difensivo a tre a un centrocampo a rombo. Nell’ultima gara però il tecnico gialloblù ha schierato i suoi per la prima volta con un 3-5-2.

Stefano Protti, tecnico della Fermana | Foto Nicolò Farina
Stefano Protti, tecnico della Fermana | Foto Nicolò Farina

Tra i pali
Nelle prime gare del campionato, a difesa della porta gialloblù c’è stato Nicola Borghetto, passato anche per le giovanili del Verona e con diverse esperienze tra Serie D e Serie C, con anche il Mantova. Nell’ultimo mese il suo posto è stato preso da Alessio Furlanetto, portiere classe 2002 in prestito dalla Lazio, con cui è stato convocato diverse volte in panchina da Simone Inzaghi prima e da Sarri poi.

La difesa
Il reparto, come un po’ tutta la rosa, ha subito diversi cambiamenti nel mercato estivo, perdendo alcune colonne della passata stagione, come Pellizzari e Parodi, ora all’Ancona e alla Pro Vercelli. Per portare dunque esperienza in difesa, si è scelto di inserire Emanuele Padella, vincitore per tre volte della Serie C (con Entella, Vicenza e Benevento) e con 181 presenze in Serie B in carriera. Difensore deciso, strutturato, si distingue per la sua grinta e l’abilità nel gioco aereo. Tuttavia, come comunicato di recente dalla società marchigiana tramite i propri canali ufficiali, il difensore fa parte di quei giocatori “fuori dal progetto tecnico gialloblù… ma altresì a disposizione della società e dello staff tecnico”. Protti può inoltre puntare sul giovane Jonathan Spedalieri, gigante cresciuto tra Fiorentina e Napoli e arrivato in gialloblù nel 2021. Il suo dominio nel gioco aereo lo rende protagonista non solo nelle chiusure difensive, ma anche in fase offensiva, con 5 reti realizzate nella passata stagione. Può giocare sia al centro di una difesa a quattro che in un trio di difesa. La linea verde prosegue con Pietro Santi, classe 2002 cresciuto nel Frosinone e arrivato in estate per la sua prima esperienza da professionista. A rinforzare il pacchetto dei centrali è arrivato, a fine ottobre, Andrea Gasbarro, difensore di esperienza reduce da tre annate al Padova e con alle spalle anche diverse presenze in Serie B con Livorno e Pordenone. Dal suo arrivo è subito diventato un punto fisso per la difesa di Protti.

Interessanti i rinforzi estivi per le fasce, con l’arrivo di due terzini di sicura affidabilità per la categoria. Sulla destra è arrivato Lorenzo Laverone, giocatore di grande esperienza, derivata dalle oltre 260 presenze in Serie B maturate con le maglie di Sassuolo, Vicenza, Avellino e Ascoli, solo per citarne alcune. Terzino a propensione offensiva, abile nel servire i compagni, Laverone può giocare anche sull’altra fascia o più avanzato. Sulla sinistra il discorso si ripete, con l’ingaggio di Marco Calderoni, che nella scorsa stagione si è rilanciato alla grande a Cesena. La sua storia è fatta di tanta Serie B (350 presenze) e della Serie A vissuta da protagonista con il Lecce nel 2019. Tra le maglie indossate tante formazioni importanti: Bari, Vicenza, Piacenza. Giocatore fisico, dotato di ottime doti di spinta, sa crossare molto bene, ma anche concludere dalla distanza grazie a un mancino potente e preciso. Volete conferme? Chiedete a Donnarumma, che in Milan 2-2 Lecce del 2019 si è visto trafiggere al 92’ da un bolide dalla distanza di Calderoni terminato in rete dopo aver sfiorato il palo. Entrambi i terzini, in grado di giocare anche esterni nel 3-5-2, sono tuttavia nella stessa condizione di Padella, come comunicato ufficialmente dalla società marchigiana. Sono pronti a rispondere presente Euleteri, terzino destro con buona continuità nella passata stagione a Fermo, e il giovane Pistoiesi, cresciuto nel vivaio gialloblù e rientrato dopo un’esperienza in Serie D.

Il centrocampo
Il fulcro, non solo del centrocampo, ma dell’intera squadra, è il capitano della Fermana Manuel Giandonato. Il regista ex Olbia, arrivato proprio dalla Gallura nel 2022, è cresciuto nella Juventus, con cui ha disputato due gare di Europa League nel 2010. Giocatore dotato di piedi ottimi, abbinati a una grande visione di gioco, Giandonato sa rendersi pericoloso anche dalla grande distanza, oltre che dai calci piazzati, specialità della casa. Abile nello smarcamento e rapido nello scarico verso i compagni, il numero 20 è il metronomo dei gialloblù. Al suo fianco agisce spesso un altro profilo esperto reduce dalla scorsa stagione. Si tratta di Gianvito Misuraca, trionfatore con il Pordenone in Serie C nel 2019, stesso risultato ottenuto con il Bari nel 2021. Centrocampista duttile, muscolare e dai piedi educati, può giocare sia in mediana che come trequartista o mezzala.

Giandonato, capitano della Fermana, in azione contro la SPAL | Foto Nicolò Farina
Giandonato, capitano della Fermana, in azione contro la SPAL | Foto Nicolò Farina

All’esperienza si affiancano dei profili più giovani, come quello di Christian Scorza, cresciuto nell’Ascoli e autore di una scorsa buona stagione in gialloblù (condita da 2 gol e 3 assist), ma anche come Tommaso Fontana, classe 2000 arrivato in estate dal Taranto. Spazio anche per un figlio d’arte come il numero 10 Riccardo Pinzi, figlio di Giampiero, protagonista in Serie A negli anni Duemila, soprattutto con l’Udinese, con cui il figlio ha debuttato in Serie A nel 2022. Riccardo Pinzi è un giocatore di qualità, identificabile con il ruolo di trequartista, ma capace di ricopre diverse posizioni a centrocampo, oltre che quello di ala nel tridente offensivo.

L’attacco
In attacco la perdita principale è stata quella di Fischnaller, accasatosi proprio alla Torres. Se, in caso di 4-3-3, come detto, Pinzi gioca come ala destra, la corsia mancina vede Mauro Semprini tra i favoriti per il ruolo, giocatore fisico, bravo nell’attaccare la profondità. Con diverse presenze in terza serie, è arrivato in gialloblù dopo un’annata divisa tra Lucchese e Taranto. Tra gli attaccanti a disposizione di Protti anche Mattia Montini, esperto attaccante arrivato nel mercato estivo dal Monopoli e cresciuto nella Roma con Florenzi e Politano. Girovago del pallone, ha giocato anche nella massima divisione rumena e nel secondo livello polacco. È dotato inoltre di un potente tiro dalla distanza. Più giovane Riccardo Tilli, ala destra fisica, arrivato in estate dal Real Monterotondo, in Serie D.

Ricardo Pinzi, figlio d'arte, con la maglia della Fermana | Foto Nicolò Farina
Ricardo Pinzi, figlio d’arte, con la maglia della Fermana | Foto Nicolò Farina

Al centro del tridente Protti può schierare il giovane 2004 Denis Curatolo, talento del vivaio dell’Inter, in cui ha condiviso parte del percorso con il rossoblù Andrea Pelamatti. Alla prima stagione da professionista ha già trovato la prima rete “da grande”. Capace di giocare in tutti i ruoli dell’attacco, Curatolo unisce tecnica, rapidità e grinta. Come prima punta può giocare anche un altro 2004, Lorenzo Grassi, ma soprattutto l’esperto Daniele Paponi, arrivato da svincolato dopo la seconda parte della scorsa stagione all’Imolese. L’attaccante, che ha disputato la Serie A con le maglie di Parma e Bologna, oltre ad aver militato anche nel Montreal Impact con Nesta, Di Vaio e Pisanu, è una carta importante che Protti gioca spesso a gara in corso.

Andrea Finiu

TAG:  Serie C Torres
 
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