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Le Pagelle | Cagliari: Sulemana, che prestazione! Ma è il successo di Ranieri

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Le nostre valutazioni sul Cagliari di Claudio Ranieri al termine della sfida di Serie A alla Unipol Domus contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini nel turno numero trentuno del campionato. Partita terminata con la vittoria dei rossoblù in rimonta per 2-1 grazie alle reti di Augello e Viola (clicca qui per la cronaca completa del match)

Scuffet 6 – Prima frazione dove subisce un gol senza però mai doversi davvero impegnare in parate degna di note con l’Atalanta che non riesce a spaventarlo se non con qualche conclusione imprecisa. Nella ripresa è un po’ indeciso su alcune uscite ma per il resto l’Atalanta non lo impensierisce quasi mai.

Nandez 6 – Primi 45′ dai due volti, tanto confuso in fase di non possesso ma dirompente in ripartenza rapida palla al piede. Ci mette tanta garra, ma da terzino fatica sulle continue sgroppate di Zappacosta. Come Ranieri lo alza di qualche metro si vede un Cagliari con più giri nel motore. Nella ripresa si conferma e mette una serie di buone sgroppate sulla fascia, pur non centrando il guizzo giusto (dal 78′ Zappa SV – Entra nel finale per dare nuova linfa alla fascia, per evitare brutti scherzi con i cartellini per Nandez e per provare a difendere con maggiore ordine).

Mina 7 – Parte un po’ addormentato. Tiene tutti in gioco salendo in ritardo nell’azione della rete di Scamacca dello 0-1 e sembra un po’ sulle nuvole tra retropassaggi avventati e marcature morbide. Con il passare dei minuti però si accende, chiede un rigore per una spinta e prende coraggio. Permettendo al Cagliari anche di alzare un po’ il baricentro. Nel secondo tempo è il solito Mina, geniale un recupero di nuca su contropiede dell’Atalanta. Da vero centrale navigato.

Dossena 6 – La “dormita” sulla rete di Scamacca che apre il match è evidente. Lui si fida della linea chiamata, ma non guarda il compagno e parte con colpevole ritardo. Azione simbolo di un primo tempo giocato con tanta, troppa, apnea in fase difensiva. Un peccato perché poi nella ripresa sbaglia pochissimo per non dire nulla. Per il secondo tempo e per come finisce la partita sarebbe impensabile non premiarlo con una sufficienza nonostante il grave errore del primo tempo.

Augello 7 – Impatta la gara molto timido e troppo schiacciato in fase di non possesso, come eccessivamente preoccupato dalla forza dell’avversario. Sbaglia i tempi di alcune ripartenze e poi azzecca quella giusta e infila l’1-1 su un assist al bacio di Shomurodov. La rete lo sblocca mentalmente perché tra ottimi recuperi e buona spinta, fino al cambio, la sua è un’ottima prova (dal 78′ Azzi SV – Entra con tanta voglia e in alcune ripartenze mette molta pressione a un’Atalanta che perde la bussola sotto i colpi di un Cagliari con cuore e gioco).

Makoumbou 6 – Alterna buone cose a eccessiva lentezza di giudizio per tutto il primo tempo. Due anime nello stesso giocatore che a tratti mostra voglia e strappo e in altre occasioni sufficienza e poca lotta. Ranieri parte provando a proteggerlo con Deiola dietro e Sulemana di fianco e poi gli chiede più responsabilità palla al piede. Nella ripresa ha meno pressione e amministra o ci prova, pur dovendo rincorrere ogni tanto.

Deiola 6,5 – Inizia il match come guardiano della muraglia rossoblù in un 4-1-4-1 che prova, con discreti risultati, ad esaltarne le caratteristiche in interdizione. Fatica un po’ nel tenere l’uomo ma nel complesso lotta per tutta la prima frazione dove si adatta anche a scalare tra i due centrali per dare sostanza al Cagliari contro le transizioni avversarie. Nella ripresa dà equilibrio a un Cagliari che gioca meglio degli avversari (dall’86’ Wieteska SV – Entra nel finale per alzare il muro con la squadra in parità, e dopo la rete di Viola diventa ancora più importante).

Sulemana 7,5 – Guida una serie di buone ripartenze nel primo tempo, provandoci anche con una botta da fuori respinta in angolo. Nella seconda parte della prima frazione Ranieri lo usa da esterno basso per giocare a uomo su Koopmeiners. Fa un paio di buonissime chiusure e se Gasp richiama proprio il suo 7, per provare a vincerla, qualche merito lo avrà anche lui. Da terzino o centrocampista la sua è una gara strepitosa per applicazione e voglia. Ranieri lo ha ritrovato anche a livello di testa dopo la rete al Verona e non solo dal punto di vista della condizione.

Oristanio 6 – I compagni approcciano la gara cercandolo a ripetizione con lanci lunghi sui quali Kolasinac lo anticipa sistematicamente. Poi i rossoblù capiscono che sarebbe meglio innescarlo sulla corsa e lui inizia a muoversi con qualità. Nel secondo tempo e stanco e si vede ma non molla mai di un centimetro. Da lodare la mentalità.

Gaetano 6,5 – Parte a corrente alternata per poi accendersi. Sulla rete del pari di Augello è lui che addomestica la palla e innesca Shomurodov. Quando punta la porta l’Atalanta si mette quasi sempre paura. Nel secondo tempo continua a fare un ottimo lavoro di collante fino al cambio (dal 78′ Viola 7,5 – Quarta rete su quattro da subentrato per il vero jolly di questa squadra. Entra e spacca la partita. Stavolta con un colpo di testa, non proprio la specialità della casa. Ed è una zuccata che pesa tanto, tantissimo, in ottica salvezza)

Shomurodov 6,5 – Fa un lavoro particolare, da attaccante moderno ed atipico. Poca lotta e tanto movimento tra le linee, da vedere e rivedere la finta che manda al bar tutta la difesa atalantina e consente ad Augello di calciare a tu per tu con Carnesecchi. Ranieri lo toglie per giocarsi il jolly Luvumbo, lui però nel complesso fa una prova di qualità, magari senza fare il centravanti e di fatto senza avere occasioni ma garantendo fluidità e costanza alla manovra offensiva del Cagliari. (Dal 66′ Luvumbo 6,5 – Entra per attaccare la profondità e mettere in crisi l’Atalanta nel momento migliore del Cagliari. Ci riesce).

Allenatore: Claudio Ranieri 7,5 – Il Cagliari più bello della stagione è frutto di un grande lavoro tattico. Quando va sotto, ridisegna la squadra e imbriglia Gasperini. La Curva a pochi secondi dalla fine canta “Risorgeremo lo ha detto Claudio Ranieri”, e a guardarlo disegnare certe imprese dalla panchina viene difficile non crederci fino in fondo. Serviva una grande vittoria contro una grande squadra ed è arrivata. Questa formazione rossoblù è viva e non mollerà un centimetro e lo spirito che dà il suo allenatore in serate come questa è un fattore che nessuna altra avversaria salvezza ha.

Roberto Pinna

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