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Le Pagelle | Olbia assente ingiustificata, presenti solo Cavuoti e Rinaldi

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Queste le nostre valutazioni sulla prestazione dell’Olbia di Marco Gaburro in occasione del match perso per 2-0 sul campo dell’Ancona valevole per il turno numero 6 del girone di ritorno del gruppo B della Serie C.

Rinaldi 6,5 – Fa capire ai suoi che c’è ed è attento, neutralizzando un calcio di punizione velenoso in avvio di gara. Sulla prima rete non ha colpe, si supera invece quando al 38′ Cioffi dal limite dell’area lo costringe agli straordinari. Sul gol di Spagnoli può poco e nulla, mentre qualche minuto più tardi si supera nuovamente con una grande parata che evita il tracollo dei galluresi. Una delle poche certezze di questa squadra.

Arboleda 4,5 – Pomeriggio difficile per il numero 23 dei bianchi. Cioffi è una scheggia impazzita e quando lo punta difficilmente Arboleda riesce a contenerlo, tanto da fargli spendere un giallo dopo appena 4′. In avanti è troppo timido e quando spinge non crea pericoli (dal 46′ Zallu 4,5 – Serve attenzione sull’out destro ma lui è troppo leggero e da un suo errore in fase di disimpegno, Paolucci ringrazia e realizza la rete del 2-0 in avvio di ripresa. Poca concentrazione che paga a caro prezzo, prima con dei passaggi sbagliati, poi con un intervento nettamente in ritardo che gli costa il secondo giallo, lasciando in dieci uomini l’Olbia a 16′ più recupero dallo scadere).

Bellodi 5 – Legge male il filtrante di Cioffi all’indirizzo di Giampaolo, un vado o non vado che porta i galluresi a subire il gol del vantaggio per mano di Coli. Quando l’11 dei biancorossi si accentra e punta l’area va in apnea facendo passare dei brutti momenti ai propri compagni di reparto. Sulla seconda rete incassata non ha colpe, per il resto nella ripresa svolge il compito senza particolari sbavature.

Motolese 5,5 – Sulla prima rete subita non ha colpe. Lui fa il suo scalando bene, ma i compagni non sono altrettanto reattivi. Una sportellata di qua, del lavoro in anticipo di là, ed ecco trovata la ricetta per contenere Spagnoli quando gravita nelle sue zone. Nel secondo tempo Coli cerca di trovare maggiore spazio dalle sue parti, ma Motolese lo gestisce con attenzione. Nel finale di gara riceve un rosso diretto per un fallo su Paolucci, la decisione appare troppo severa ma di fatto la sua gara termina al minuto 78.

Montebugnoli 6 – Prestazione scolastica del terzino scuola Bologna, fa il suo dovere in maniera ordinata e attenta. Fattore non da poco considerate le tante difficoltà di giornata della retroguardia gallurese. Nella ripresa cerca di impattare maggiormente anche in avanti, colpendo la traversa con un tiro-cross, ma il lavoro migliore lo fa in fase di copertura dando sicurezze ai compagni sulla sua corsia.

La Rosa 4,5 – Giornata da dimenticare per il numero 3 dell’Olbia. Se Bellodi sbaglia la lettura del passaggio di Cioffi, il capitano dei bianchi non è attento nello scalare su Coli, lasciandolo libero di colpire a rete. Quasi sempre in ritardo in fase di copertura e impreciso anche nelle giocate più semplici (dal 46′ Biancu 6 – Gaburro gli chiede qualità, ma lui approccia nel secondo tempo mostrando i muscoli. Continua in crescendo, trovando maggiore spazio tra le linee dell’Ancona servendo un ottimo pallone per Catania che, da due passi, sbaglia maldestramente. Quando l’Olbia va in inferiorità numerica sparisce dai radar).

Schiavone 5,5 – Fatica a trovare il giusto posizionamento per poter tessere le trame di gioco dell’Olbia. Nei primi minuti si vede pochissimo in campo. Con il passare del tempo, insieme a Ragatzu, entra nel vivo del gioco con i galluresi che iniziano a proporre di più seppur in maniera timida e poco incisiva. Nella ripresa tocca un maggior numero di palloni, senza però dare il guizzo e la qualità che ci si attende da un calciatore del suo calibro.

Dessena 5,5 – Non bene l’esperto centrocampista ex Cagliari. Dovrebbe aiutare maggiormente un Arboleda in difficoltà ma è quasi sempre in ritardo in fase di copertura. Partecipa al lavoro offensivo ma non in maniera incisiva come spesso ha fatto vedere da quando è ritornato in Sardegna (dal 65′ Guidotti 6 – Fa il suo dovere senza infamia e senza lode, dà supporto a Schiavone a centrocampo quando necessario. Sbaglia poco e gioca semplice).

Cavuoti 6,5 – L’unico, insieme a Rinaldi, a farsi trovare pronto al fischio d’inizio. Sulla corsia destra dà sempre l’impressione di poter incidere, ma i difensori anconetani su di lui sono molto attenti e spesso usano le maniere forti. A volte troppo lezioso e piacione, però sicuramente tra i migliori dei suoi nella prima frazione. Nella ripresa è meno incisivo, con i compagni che non riescono quasi mai a innescarlo. In una giornata grigia e buia dell’Olbia i suoi guizzi sono una delle poche note positive del match.

Ragatzu 5,5 – Quando entra nel vivo del gioco, dopo 20 minuti, lo fa in maniera eccelsa. Aggancio volante, salta l’uomo e tenta la conclusione da lontano senza però impensierire Perucchini. Come Ragatzu inizia a giocare lo fa anche l’Olbia, però spesso e volentieri senza trovare quel guizzo o la giocata vincente. In avvio di ripresa così come l’Olbia cresce, ma il 2-0 subito taglia le gambe ai suoi e Gaburro lo chiama a sé per avere più fisicità in avanti (dal 65′ Catania 5 – Il tecnico dei bianchi gli chiede presenza e lui gliela dà, sbagliando però da due passi la rete che avrebbe dato nuove energie e speranze ai galluresi. Lotta e combatte, ma in fase di disimpegno è quasi sempre impreciso).

Bianchimano 5,5 – Sbaglia tanto il nuovo attaccante dei galluresi, Gaburro gli chiede di essere il punto di riferimento offensivo e quando c’è da pulire il gioco e far salire la squadra sbaglia molto spesso la giocata. Però è l’unico a essere realmente pericoloso tra i suoi, con una girata di testa da antologia che non entra in porta solo per colpa della traversa (dal 65′ Nanni s.v. – Galleggia di fronte alla difesa dell’Ancona, cerca di trovare il giusto spazio ma non ha mai l’occasione giusta o il pallone giusto per incidere. Corre, fa movimento, ma nulla di più).

Allenatore Marco Gaburro 4,5 – Nella conferenza stampa che ha anticipato il match voleva vedere un’Olbia aggressivo, con la fame da salvezza e capace di fare punti. La squadra che si vede al Del Conero è distratta, poco cinica e priva della giusta aggressività. Giusto fare affidamento sui senatori in mediana, ma quello che serve a questa squadra è maggiore estro e fantasia, anche perché nei primi 20 minuti di gioco i galluresi non vedono quasi mai il pallone e subiscono la rete dell’1-0. Serve una scossa perché, se questa è la vera Olbia, la corsa per la salvezza diventa una vera impresa.

Andrea Olmeo

TAG:  Olbia Serie C
 
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