Turno difficile per le squadre sarde impegnate nel girone G della Serie D. A sorridere, in occasione del 20° turno di campionato, è solamente il Budoni che dopo un periodo di crisi ritrova il successo a discapito dell’Atletico Uri. Passo falso invece per il Costa Orientale Sarda di Francesco Loi che, sull’insidioso campo dell’Ischia, interrompe la sua marcia perdendo due posizioni in classifica. Sconfitta onorevole invece per il Latte Dolce di Mauro Giorico che cede il passo alla Cavese capolista.
Costa Orientale Sarda
Si ferma la corsa del Cos di mister Francesco Loi in questo girone di ritorno dopo il successo nel derby contro l’Atletico Uri e il pareggio casalingo contro il Latte Dolce. A fermare la marcia dei sarrabesi-ogliastrini è stato l’Ischia che, nei minuti finali della gara, per mano di Florio ha imposto lo stop a Nurchi e compagni. Una sconfitta che lascia del rammarico non tanto per quanto visto in campo nei novanta minuti del “Mazzella”, quanto in termini di classifica. Con i gialloblù che sono passati dal secondo al quarto posto a vantaggio di Romana e Cassino (a pari punti con la società sarda a quota 34). Un passo falso lecito e comprensibile considerato sia il blasone dell’avversario, sia la difficile trasferta da affrontare per raggiungere l’isola campana, ma anche un terreno di gioco in condizioni non ottimali. Una prestazione comunque positiva per i gialloblù che, nonostante il buon avvio avvio dei padroni di casa, hanno in più occasioni impensierito la retroguardia ischitana, con l’occasione di Piredda del possibile vantaggio in avvio di ripresa a spiccare tra tutte. Bicchiere mezzo pieno per aver comunque aggirato le difficoltà, ma al contempo tanto rammarico per non aver catalizzato al meglio le varie occasioni della gara. Con la ricerca nervosa del gol nel finale di gara a testimoniare quello che dovrà essere il passo in avanti da compiere in vista del prossimo futuro. Dopo un avvio di stagione straordinario, con la ciliegina sulla torta messa dai 13 risultati utili consecutivi, l’ultimo periodo in quel di Tertenia non è stato dei più semplici. Se si considerano le ultime dieci gare giocate in campionato, il rendimento dei ragazzi di mister Loi ha fatto registrare una flessione. Con i sarrabesi-ogliastrini al dodicesimo posto in questa particolare classifica e un bottino complessivo di 13 punti: frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. Globalmente è una situazione positiva quella del Cos, in particolare considerando l’obiettivo salvezza ripetuto come un mantra dal proprio tecnico. Nel futuro dei gialloblù però c’è subito la possibilità di riscatto di fronte al proprio pubblico, fortino della formazione sarda, contro il fanalino di coda Gladiator. Una sfida in cui la parola d’ordine sarà vittoria, in particolare per arrivare alle gare successive con il giusto slancio. I successivi appuntamenti vedranno infatti Demontis e compagni affrontare prima il Trastevere in esterna e poi l’Ostiamare in casa: un trittico che anticipa lo scontro diretto play-off sul campo dell’ambiziosa Nocerina di Marco Nappi.
Latte Dolce
Affrontare la Cavese capolista, arrivata in Sardegna vogliosa di riscatto dopo le ultime prestazioni poco positive, e tenere aperta la speranza rimonta fino all’ultimo minuto è un segnale non da poco. Un risultato di 2-1 in favore della formazione campana che va oltre il mero tabellino perché i biancocelesti scesi in campo in quel di Sennori hanno dato dimostrazione di solidità, disputando un primo tempo attento che ha complicato il pomeriggio dei metelliani. Certo rimane il rammarico per aver subito i due gol firmati dall’esperto Troest entrambi su situazioni di calcio d’angolo, ma allo stesso tempo la reazione avuta da Cabeccia e compagni sul finale di gara testimonia quanto l’atteggiamento in quel di via Leoncavallo sia cambiato. Una reazione figlia non solo della giusta mentalità messa in campo dai sassaresi, ma anche firmata dal tecnico Giorico abile con le sostituzioni nel cambiare volto alla propria squadra. Mentalità ma anche graditi ritorni come quello di Olivera, autore della rete che ha accorciato le distanze, nato da un guizzo di Marcangeli – ritornato in campo nel finale dell’ultima gara di campionato contro il Cos -. Tutti fattori che fanno ben sperare in ottica futura, ora servirà ripartire dai dettagli come detto anche dal tecnico dei sassaresi al termine della gara: “Voglio rivedere il posizionamento della squadra sui gol. C’è da lavorare sui dettagli con la consapevolezza che dobbiamo sempre difendere meglio”. Analisi lucida quella fatta da mister Giorico che sì, ha fatto i complimenti alla squadra per il tipo di reazione avuta nel finale di gara, ma allo stesso tempo ha indicato la via da perseguire in vista dei prossimi impegni. Un sconfitta che classifica alla mano non pesa più di tanto nel computo totale con i biancocelesti che hanno mantenuto il decimo posto in classifica a quota 25 punti. Ora però arrivano due scontri cruciali per il Latte Dolce, domenica prossima (28 gennaio) i biancocelesti faranno visita al San Marzano (al 9° posto in classifica a una lunghezza di distanza dai sassaresi) e poi ospiteranno la Boreale (penultima a quota 14 punti). Due sfide da non sbagliare per Carboni e compagni, due partite fondamentali per metabolizzare subito la sconfitta contro la Cavese e riprendere il proprio cammino verso la salvezza.
Atletico Uri
Tra segnali di crescita e disattenzioni che si ripetono, l’umore in casa Atletico Uri dopo l’ennesima sconfitta beffa casalinga non è sicuramente dei migliori. Una prestazione dal doppio volto: da un lato un gruppo capace di avere il pallino di gioco in mano per buona parte della gara, dall’altro una squadra ancora una volta troppo distratta nei minuti finali. “Abbiamo commesso degli errori e delle disattenzioni che in categorie come queste si pagano a caro prezzo”, questo il commento del tecnico dei giallorossi Massimiliano Paba sugli ultimi minuti del derby contro il Budoni. Un dettaglio, per utilizzare un eufemismo, sul quale si dovrà riflettere e lavorare tanto in quel del Ninetto Martinez perché i punti lasciati per strada a causa di una parte finale del secondo tempo giocata con troppa leggerezza iniziano a essere tanti. Si è passati dall’essere al decimo posto in classifica al minuto 85 del match contro i cugini galluresi, alla 15° casella della gerarchia al fischio finale della gara. Un cambio di prospettive che fanno capire quale sia il peso specifico dei punti lasciati per strada in soli 5 minuti. Una vittoria che in quel di Uri manca dal 19 novembre, in occasione del 2-0 in esterna rifilato al Trastevere. Nelle successive otto gare il bottino è stato esiguo, con soli 3 punti conquistati frutto di 3 pareggi e 5 sconfitte. Da un lato c’è la necessità di ritrovare il successo per riacquisire la consapevolezza e la solidità vista nella prima parte della stagione, dall’altra l’obbligo di migliorare il trend tra le mura amiche. Al momento infatti Fadda e compagni, considerando solamente la partite giocate in casa, è la penultima forza del campionato con soli 8 punti conquistati in 10 gare: frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte (peggio dei giallorossi ha fatto solo il Gladiator con 0 successi, 3 pareggi e 7 sconfitte). Tutti dati che devono essere guardati, metabolizzati, ma lasciati da parte. Per riprendere la corsa in campionato e puntare alla salvezza diretta servirà trasformare la rabbia e l’amarezza in voglia di riscatto e fame di successi, perché il calendario che attende i ragazzi di mister Paba non è dei più semplici. Nei prossimi quattro appuntamenti ci saranno da affrontare 3 scontri diretti: prima la trasferta sul campo della Boreale, poi la visita in Sardegna della capolista Cavese. A chiudere questo periodo ricco di gare impegnative ci sarà il match in casa dell’Anzio e la sfida del Ninetto Martinez contro il San Marzano. Una serie di incontri in cui sbagliare sarà vietato con l’obiettivo non solo di fare risultato ma soprattutto di trasformare il proprio stadio nel fortino salvezza.
Budoni
Finalmente il sorriso, finalmente si iniziano a raccogliere i frutti del lavoro fatto dal tecnico Mario Petrone sul campo e dal diesse Salvatore Casapulla in sede di mercato. Una sfida simbolo quella giocata al Ninetto Martinez, fatta di momenti di difficoltà ma anche di forza d’animo e carattere nel saper reagire alle avversità per conquistare nei minuti finali una vittoria importantissima. Tre punti che, tabellino alla mano, portano la firma di Leveh – autore del gol vittoria nei minuti di recupero – ma che per quanto visto in campo sono frutto del lavoro di squadra e della voglia di uscire insieme dal momento di crisi, culminato con l’abbraccio collettivo al termine della battaglia vinta a Uri. “Di fronte a noi ci sono 14 finali da affrontare, la vittoria contro l’Atletico Uri deve essere l’inizio del nostro percorso che porta alla salvezza”, il commento a caldo di mister Petrone la dice lunga sul significato del successo contro i cugini giallorossi. Un primo passo di altri quattordici da compiere, un successo che deve dare morale ma allo stesso tempo non far abbassare la guardia ai galluresi. Nonostante i tre punti conquistati la strada verso la permanenza nella Serie D è ancora tutto da percorrere. I segnali che la vittoria stesse per arrivare da un momento all’altro si stavano già intravedendo dal derby sul campo del Latte Dolce, come la ritrovata stabilità difensiva, la maggiore pericolosità in avanti e la consapevolezza di non meritare la penultima posizione in classifica. Tutti fattori che si sono palesati nuovamente nel match casalingo contro la Romana (perso di misura per 1-0 contro l’attuale seconda forza del campionato) e hanno trovato compimento nel successo contro i ragazzi di mister Paba. “Il Budoni non è solo Lancioni, è una squadra composta da tanti elementi validi”, un altro tema e risposta importante data dai galluresi nel derby sardo arriva proprio dall’undici titolare mandato in campo da mister Petrone. Fuori Lancioni, Farris e Ortenzi, scelta fatta per dare minuti di riposo a tre degli uomini simbolo della squadra che hanno dato lustro e risalto ai nuovi arrivati. A partire da Idoyaga, autore di un gol da cineteca e capace con i suoi guizzi e la sua qualità di dare brio alla manovra offensiva dei sassaresi. Passando per la praticità di Barboza, che agevolato da un Demoleon in versione diga è stato capace di interpretare una buona partita. Terminando con Toskic, la cui fascia al braccio non solo non ha pesato, ma gli ha fatto disputare una gara solida e intelligente. Ora il futuro: tre sfide dall’alto tasso di difficoltà in cui classifica e blasone delle avversarie dovranno essere fattori da non tenere in considerazione. Si partirà con il match di domenica 28 gennaio contro il Trastevere tra le mura amiche del Pasquale Pinna, per poi fare visita all’Ischia la settimana successiva e infine il match casalingo contro la Nocerina. Da un lato il trittico di impegni ostici, dall’altro la necessità di risalire la china in classifica, sullo sfondo l’umore alto e la ritrovata vittoria a fare da traino per proseguire il percorso salvezza.
Andrea Olmeo