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Calciomercato su Sky, Aritzo protagonista

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Dal 3 al 31 gennaio la finestra invernale di calciomercato.

Una bella storia di Sardegna, che porta in auge una volta di più l’eccellenza nostrana in termini culturali e musicali nello specifico. Arriva dall’esperienza del Coro Bachis Sulis di Aritzo, protagonista centrale nella nuova sigla del programma cult di Sky Sport Calciomercato L’Originaleal via oggi per tutto il mese di gennaio.

Ormai un appuntamento fisso a cadenza regolare, nelle due finestre stagionali riservate alle trattative per i trasferimenti dei calciatori, quello con la banda guidata dal giornalista Alessandro Bonan, uno dei tre frontman assieme al collega esperto della materia Gianluca Di Marzio e al battitore libero foriero di ironia Fayna, al secolo Valerio Spinella. E con essi arriva la sigla, sempre nuova di zecca, cantata dallo stesso Bonan, che nasce come classico giornalista calcistico ma negli anni si è scoperto anche cantautore, scrittore e conduttore di più ampio respiro.

Stavolta la sigla (dal titolo Il sogno) ha tanta Sardegna. Una parte importante del video, con il Coro Bachis Sulis, è girato infatti ad Aritzo (l’autore della trasmissione Davide Bucco è di origine aritzese) all’interno del teatro del paese barbaricino, e tutta la canzone ruota attorno alla performance sarda. Un riconoscimento non da poco, nel programma di punta dell’emittente satellitare, che tanto ruota attorno allo sport, al calcio e al calciomercato. Pronto ad innescare di nuovo la sua giostra che tanto appassiona i tifosi, italiani e non.

“Inizialmente eravamo un po’ scettici e diffidenti – racconta un entusiasta Michele Turnu, direttore del Coro Bachis Sulis -, poi ci siamo fatti coinvolgere, ed è stato divertente accostare il nostro canto a questo stile. Credo – continua Turnu – che sia importante aprirsi alla novità, senza snaturarsi, anche per attirare i giovani e non rimanere all’interno di stereotipi”.

Non è un caso che di recente, anche in concomitanza col nuovo disco appena uscito “Had a benner su die”, diversi ragazzi abbiano bussato alla porta del Coro aritzese. “In paese la risonanza è stata enorme – sottolinea Turnu, da 15 anni nel coro nato 35 anni fa – un po’ come nel 2011 quando cantammo nel Parlamento italiano; fu una soddisfazione avere il riconoscimento di chi fino ad allora era rimasto sotto traccia. Penso – conclude – che sia importante evolvere il proprio percorso artistico, rinnovare, lavorando bene anche e soprattutto sul corposo materiale già esistente”.

Fabio Frongia