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Cagliari, da Pereiro a Prelec: stagione e futuro dei prestiti rossoblù

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Una salvezza arrivata con una giornata di anticipo, poi la sconfitta contro la Fiorentina che ha sancito per il Cagliari di Claudio Ranieri il sedicesimo posto nella classifica finale. Un risultato che cambia anche il destino di tutti quei giocatori, di proprietà del club rossoblù, che torneranno alla base dopo i prestiti in giro per l’Italia e non solo. Con un’unica eccezione certa, quella di Marko Rog. Il croato, infatti, è legato da un accordo temporaneo fino al 1° gennaio del 2025 con la Dinamo Zagabria e bisognerà attendere dunque il nuovo anno per rivederlo nella rosa del Cagliari.

Da Kourfa a Marin

Dopo l’addio di Sir Claudio è partita la caccia al nuovo allenatore che si siederà sulla panchina del Cagliari. Aspetto che, giocoforza, inciderà anche sulle scelte per i giocatori di rientro in Sardegna. Partendo da Christos Kourfalidis, con il classe 2002 che probabilmente verrà valutato nuovamente in ritiro. Per il centrocampista greco sono tante le chance di restare in rossoblù dopo il buon campionato disputato con la Feralpisalò in cadetteria. Soprattutto considerando la politica improntata sui giovani annunciata dal presidente Tommaso Giulini dopo la vittoria contro il Sassuolo che ha certificato la permanenza in Serie A di Pavoletti e compagni. Ventinove le presenze di Kourfalidis in campionato, condite da tre gol e che, nonostante la retrocessione dei lombardi, rappresentano uno step importante nel percorso di crescita del ventunenne di Salonicco. Un percorso per certi versi simile a quello di Nicolò Barella che, dopo gli esordi in rossoblù, passò per sei mesi in prestito al Como poi retrocesso prima di compiere il salto definitivo in Serie A. Kourfalidis ha dalla sua un’altra caratteristica importante, ossia il non occupare posti nella lista da 25 che, per la stagione 2024-25, vedrà come limite anagrafico per la cosiddetta lista B l’anno 2002: tutti i giocatori nati da quell’anno in poi possono essere inseriti in rosa senza togliere posti nella lista principale. Un altro giovane protagonista di un campionato sopra le righe, probabilmente il migliore tra gli elementi in prestito, è Isaías Delpupo. Trentatrè le presenze in Serie C più una nei playoff con la maglia del Pontedera di Max Canzi, con ben dieci reti totali all’attivo e una serie di ottime prestazioni. L’argentino, classe 2003, dovrebbe giocarsi le proprie carte in ritiro e non è da escludere una sua permanenza in Sardegna nella prossima stagione, con l’alternativa di un passaggio in B per continuare l’adattamento al calcio “dei grandi”. Parlando di grandi – in senso anagrafico – tornerà al Cagliari anche Gastón Pereiro. I cinque mesi con la maglia della Ternana sono stati a livello personale positivi, seppur con la conclusione amara della retrocessione dopo i playout persi contro il Bari. Venti le presenze in Umbria per il Tonga tra campionato e doppia sfida contro i pugliesi, con sei reti all’attivo. Contratto fino a giugno 2025, il Cagliari probabilmente batterà la strada della cessione a titolo definitivo sia per via dell’ingaggio superiore al tetto di un milione di euro netti sia per provare a raccogliere qualcosa ed evitare l’addio a zero tra poco più di un anno. Difficile pensare che il nuovo tecnico, a prescindere da chi sarà, punti sul trequartista uruguaiano: numerose le occasioni sprecate da Pereiro, con i due prestiti – prima Nacional Montevideo poi Ternana – arrivati con Ranieri alla guida a suonare come una sentenza definitiva sul suo percorso in Sardegna. C’è poi il caso di Răzvan Marin, ceduto in prestito gratuito all’Empoli e ora in attesa della decisione dei toscani. Il club del presidente Corsi ha in mano il diritto di riscatto per due milioni di euro, con il 50% sulla futura rivendita in favore del Cagliari. Dopo la salvezza ottenuta ai danni del Frosinone, l’Empoli dovrebbe procedere con l’acquisto definitivo dell’ex Ajax, chiudendo così il legame di Marin con il Cagliari.

Occasioni e dubbi

Oltre a Delpupo anche Davide Veroli entra di diritto tra i migliori rossoblù in prestito. Stagione estremamente positiva per il classe 2003 anconetano che con la maglia del Catanzaro è diventato un punto fermo nello scacchiere di Vincenzo Vivarini, giocando prevalentemente da terzino sinistro. Ventotto presenze nella regular season, tre nei playoff – con i calabresi arrivati fino alla semifinale poi persa contro la Cremonese – alle quali si aggiunge quella in Coppa Italia, con il Cagliari che ha tenuto a proprio favore il controriscatto, segno di quanto la società rossoblù creda nel mancino ventunenne arrivato nell’estate del 2022 dal Pescara. Per Veroli quasi scontata la presenza in ritiro, così come sono tante le possibilità di garantirsi un posto in rosa per il prossimo campionato. Discorso diverso invece per Giorgio Altare, con il Venezia che dovrà esercitare l’obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie A. I Lagunari sono davanti all’ultimo passo, la finale playoff contro la Cremonese, e in caso di vittoria per il difensore bergamasco arriverà la conferma. Al contrario resta aperta la possibilità di esercitare il diritto di acquisto. In ogni caso il futuro di Altare appare lontano dalla Sardegna, al netto delle decisioni che prenderà il nuovo tecnico. Pronto a tornare al Cagliari anche l’attaccante sloveno Nik Prelec, arrivato in rossoblù nel gennaio 2023 e ceduto in prestito la scorsa estate al WSG Tirol, lo stesso club dal quale i rossoblù lo hanno prelevato nel mercato invernale della passata Serie B. Stagione positiva per il classe 2001 di Maribor, con trentadue presenze e otto reti all’attivo, il miglior attaccante per il club tirolese che è riuscito a evitare la retrocessione dopo i playout conclusi al penultimo posto. Prelec difficilmente resterà in Sardegna, anche se proverà a convincere il nuovo allenatore durante il ritiro estivo. Destino che appare segnato per gli ultimi cinque giocatori in prestito che torneranno alla base alla scadenza del 30 giugno. Partendo da Christian Travaglini, praticamente mai utilizzato in tutto l’arco della stagione. Prima i sei mesi con la Ternana con zero minuti all’attivo, poi il passaggio al Taranto e i soli due spezzoni contro Brindisi e Latina per un totale di 19 minuti giocati. L’ex Olbia ha un accordo con il Cagliari fino al 2025 e le alternative appaiono due: la cessione a titolo definitivo oppure il rinnovo e successivo nuovo prestito. Ultimo anno di accordo con il club rossoblù anche per Salvatore Boccia che, però, rispetto a Travaglini ha disputato una stagione da protagonista con la maglia del Novara nel Girone A di Serie C, contribuendo alla salvezza dei piemontesi dopo il playout vinto contro il Fiorenzuola. Per Boccia possibile la chance di guadagnarsi una conferma per il ritiro estivo, fermo restando la necessità del rinnovo dell’accordo in scadenza tra un anno. In caso contrario, come per Travaglini, si aprirebbero le porte della cessione a titolo definitivo, considerando anche che il difensore del 2001 rientrerebbe negli slot dei cresciuti nel vivaio e non occuperebbe così posti nella lista principale.  Tredici le presenze per Jacopo Desogus al Gubbio, con il trequartista sardo che dopo un inizio promettente – gol all’esordio contro il Pescara – è stato schierato titolare soltanto cinque volte. Difficile la permanenza al Cagliari nella prossima stagione, più probabile un nuovo prestito magari in cadetteria come da desiderio dello scorso gennaio prima di accettare la destinazione umbra in terza serie. Qualche chance in più per Giuseppe Ciocci, a maggior ragione considerando il posto vacante di terzo portiere dopo l’addio di Simone Aresti in scadenza di contratto. Prima parte di stagione senza presenze a Pescara, poi la chiamata del Pontedera di Canzi e infine l’infortunio alla spalla che lo ha messo fuori causa da metà febbraio in avanti. Infine Gianluca Contini, con l’attaccante cresciuto nelle giovanili rossoblù che ha disputato la prima parte di annata all’Olbia – un solo gol all’attivo – e poi è passato alla Virtus Francavilla – zero reti in dieci presenze. Per il classe 2001 si cercherà la cessione a titolo definitivo vista anche la scadenza del contratto tra un anno.

Matteo Zizola

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