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Cagliari, l’Al Ittihad fa sul serio: offerta monstre per convincere Nández

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Tentazione forte, fortissima. Con dieci milioni di buone ragioni per strizzare l’occhio a un’offerta difficile da rifiutare, sicuramente impossibile da raggiungere per chiunque voglia provarci. Il protagonista è sempre lui, Nahitan Nández da Punta del Este, il futuro il tema centrale, il contratto in scadenza con il Cagliari il prossimo giugno a determinare. Tra una Roma che ci pensa senza troppi dubbi e i milioni del Medio Oriente a mettere più di una pulce nell’orecchio del Léon.

Chiamata

Marcelo Gallardo conosce bene Nández, d’altronde i derby tra il suo River Plate e il Boca Juniors hanno segnato una rivalità sportiva tra chi allenava i Millonarios e il centrocampista che con la maglia Xeneize quelle battaglie le ha vissute appieno. Il tecnico argentino, ora sulla panchina dell’Al Ittihad, ha messo il classe ’95 uruguaiano tra gli obiettivi per la prossima estate. Sfruttando la scadenza del contratto il prossimo giugno e un rinnovo che sembra tutt’altro che possibile. E, soprattutto, mettendo sul piatto i petroldollari del fondo PIF, proprietari del club di Jeddah e, di fatto, lo stato Saudita in tutto e per tutto. Se da una parte il decreto crescita italiano potrebbe regalare a Nández le stesse agevolazioni in caso di acquisto di una casa in Italia o della nascita di un figlio, con una decurtazione del 50% delle tasse sull’ingaggio – come avvenuto nei quasi cinque anni in rossoblù – dall’altro la Saudi League è irraggiungibile sul tema fiscale. Di fatto nessun dollaro da versare nelle casse dello stato arabo, con uno stipendio che entrerebbe al 100% nelle tasche del León di Punta del Este.

Soldi, tanti

I numeri sono da capogiro, le dieci milioni di buone ragioni dell’incipit non una casualità. Perché l’Al Ittihad, nella persona del direttore sportivo Ramón Planes, è pronto a mettere sul piatto proprio uno stipendio a sette zeri per convincere Nández al trasferimento in Arabia Saudita. Tre anni di contratto, la necessità di restare almeno un anno e mezzo a Jeddah per poter usufruire dei benefici fiscali, una scelta di vita momentanea che metterebbe da parte l’aspetto prettamente sportivo per far vincere quello economico. Certo, nell’Al Ittihad oltre a Gallardo il León troverebbe anche i vari Benzema e Kante – e non solo – ma tra la Saudi League e, magari, la Champions League con la maglia della Roma di De Rossi non ci sarebbe paragone dal punto di vista tecnico. Però le dieci milioni di buone ragioni sono una tentazione difficile da scacciare. Prima, va da sé, c’è da chiudere la stagione con la maglia del Cagliari senza lesinare impegno e garra, raggiungere la salvezza e poi il futuro diventerà presente. L’Arabia Saudita spinge, Nández pensa e valuta. Per un’offerta difficile se non impossibile da rifiutare, anche se con il León le sorprese restano sempre dietro l’angolo.

Matteo Zizola

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