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Cagliari, Nandez: “Il mio sogno è quello di restare a vivere in Sardegna”

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L’amore per la Sardegna, per Cagliari e i colori rossoblù. La sua esperienza in Italia, la stessa da cui i bisnonni emigrarono durante il periodo della seconda guerra mondiale e in cui lui ha trovato una terra accogliente e una seconda casa. Questo un piccolo sunto di quanto detto dal Nahitan Nandez ai microfoni della Lega Serie A, in una lunga intervista pubblicata sui canali ufficiali della massima competizione nazionale. Di seguito le parole dette dal numero 8 dei rossoblù.

Su come ha iniziato a giocare a calcio

“Quando avevo tre anni mia mamma voleva iscrivermi ai boy scout ma quando andammo trovammo il posto chiuso. L’unica cosa aperta in quel giorno era la scuola calcio ed è così che è iniziata la mia storia. Giocavo ovunque: nel quartiere, per strada. Il calcio per me è tutto, prima era una passione, poi è diventato un lavoro. La verità è che il calcio mi rende semplicemente felice, in una parola: è un sogno”.

Su Cagliari

“Non riesco a pensare a un altro posto che mi abbia reso felice quanto Cagliari. La gente, la città, i paesaggi, la spiaggia. Mi piacciono molto i sardi, ti fanno sentire un sardo come loro. Ho più amici in Sardegna che in Uruguay. Cagliari e la Sardegna mi ricordano molto l’Uruguay, sono due posti molto simili. Sia per il paesaggio che per le persone che vivono in questa terra: umili, calmi. Ti fanno sentire uno di loro, qua mi sento a casa. Quello che mi ha colpito maggiormente è la passione dei tifosi nei confronti del Cagliari. Per loro il Cagliari è la vita, questo è un attaccamento che non si vede spesso e per la natura del nostro lavoro è tutto. La cosa più bella di giocare per questa maglia è che Cagliari non rappresenta solo una città ma una intera isola”.

Sulla famiglia e sul futuro

“I miei bisnonni dovettero emigrare dall’Italia a causa della guerra. Ho voluto scoprire e conoscere le mie radici quindi ho cominciato a fare qualche ricerca. A casa ho una cartella con tutta la storia della mia famiglia, con documenti e fotografie. Grazie a loro ho anche la doppia cittadinanza italiana e uruguaiana, per me è un orgoglio avere questa doppia nazionalità. Alla fine penso che il destino mi abbia permesso di arrivare qua in Italia. Il mio sogno, e parlo sinceramente, è quello di vivere qui a Cagliari una volta che appenderò le scarpe al chiodo”.

La Redazione

 

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