Al termine del match vinto per 1-0 contro la Juventus, l’allenatore del Cagliari Primavera Fabio Pisacane è intervenuto ai nostri microfoni per commentare la prestazione dei rossoblù contro i bianconeri. Di seguito le parole del tecnico dei sardi.
Sulla gara
“Nella partita precedente contro l’Empoli, per noi e per quello che cerchiamo di fare, è come se non l’avessimo disputata. Non siamo abituati a giocare su un campo del genere, sia per concetti e principi sia per struttura. La rosa dei precedenti avversari era composta da tanti giocatori rapidi e arzilli, ora dopo aver vinto contro la Juventus mi sento di fare questo passaggio perché comunque il successo di oggi è il frutto di quello che si è seminato per largo tempo. La squadra crede sempre di più nelle proprie potenzialità e sono consapevoli che quando si sbaglia le colpe sono sempre le nostre e non ci si deve mai aggrappare agli alibi. Io ho costruito la mia carriera pensandola così e questo cerco di trasmetterlo anche ai ragazzi”.
Sulla prestazione
“È impensabile fare novanta minuti all’arrembaggio, nel finale sicuramente dovevamo gestirla meglio. Abbiamo sbagliato alcuni passaggi, ripartenze e purtroppo questo ci ha tenuto sempre in bilico. Nel secondo tempo ho messo Marini perché volevo aggredire uomo contro uomo con la Juventus, alzando Idrissi. Questo ci ha permesso di stringere le maglie nel finale perché quando si scivolava giocavamo a cinque”.
Sulla difesa
“Se nei minuti iniziali avessimo preso il gol la fotografia della squadra al termine della gara sarebbe stata diversa. Su questo mi concentro molto in settimana, per me è un aspetto importante. So che manca ancora tanto per completare l’opera però i ragazzi devono capire che se qualcosa va male non dobbiamo scioglierci come neve al sole come è successo in tante occasioni. Sotto l’aspetto mentale serve fare uno step, purtroppo la giovane età ti porta ad avere una mancanza in questo senso. Con il tempo bisogna colmare questo gap”.
Su Achour
“L’ultimo passaggio è fondamentale, se Vinciguerra capisce l’importanza di fare la scelta giusta in questo frangente potrà fare un grande passo in avanti. Sul gol di Achour, che è un giocatore estremamente pratico, con il fiuto del gol e dal grande killer instinct, ha fatto la scelta giusta in fase di assistenza. Achour balisticamente ha grandi doti. A inizio stagione, quando in allenamento provavamo le punizioni, si avvicinava sempre e questa cosa mi faceva sorridere. Poi a Budoni facemmo un amichevole di precampionato e fece un gol su calcio piazzato l’ho rivalutato. Lui ha grande personalità, ogni tiro da fermo lo vuole calciare”.
La Redazione