Prima della prossima sfida di campionato contro Brescia in sala stampa è intervenuto il coach della Dinamo Sassari Piero Bucchi, con l’allenatore dei biancoblù che ha analizzato il momento della sua squadra tra Europa e LBA.
Su Brescia
“Affrontiamo una squadra fortissima che è prima in classifica con Bologna, sarà una gara complicata ma vogliamo rimettere in campo il ritmo fatto vedere con Milano. Ad Atene abbiamo pagato un po’ di stanchezza ma devo dire che l’atteggiamento è stato più che buono. Andremo a Brescia con la stessa mentalità messa in campo contro Milano, al di là delle notevoli qualità dell’avversario. Hanno dato 30-40 punti a Varese e vinto nettamente con Tortona, ma noi siamo in crescita e in fiducia”.
Sui recuperi
“Diop resterà fuori anche per Brescia, stiamo aspettando il via libero dai medici. Onestamente su Whittaker non so quale sia la situazione, sta facendo nuovi esami medici e vedremo nei prossimi giorni quale sarà la sua situazione. Ma al momento non ho novità”.
Su Bilan
“Parliamo di giocatori che alzano il livello, ma noi dobbiamo pensare solo a noi e pensare a stare bene a livello fisico e mentale. Con questo atteggiamento abbiamo già dimostrato di poter fare bene contro chiunque e così vorrei che fosse anche a Brescia”.
Sui singoli
“Stiamo cercando ancora di trovare l’alchimia, è un percorso che facciamo insieme io con i giocatori. Abbiamo dei giocatori che stanno entrando in fiducia e io devo essere bravo a sfruttare le varie inerzie della partita”.
Crescita
“Dove si vede la crescita? Nelle vittorie, sono due in fila. E poi sull’intensità messa in campo nelle ultime partite. Questa deve essere la nostra quotidianità e non un caso”.
Obiettivi
“Non abbiamo messo degli obiettivi a lungo termine. Coppa Italia? Ragioniamo solo un passo alla volta, la classifica la guardiamo, ma sono discorsi che ognuno di noi tiene per se stesso. Arriviamo da un periodo complicato, dipenderà anche dagli altri, quindi noi continuiamo solo a lavorare forte e poi a fine stagione alzeremo la testa e guarderemo dove siamo”.
Roberto Pinna
