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Giro dei Paesi Baschi: Izaguirre profeta in patria, Aru rientra con i migliori

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Successo del padrone di casa Ion Izaguirre nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi: il corridore dell’Astana ha avuto la meglio su un gruppo ristretto che si è avvantaggiato da quello principale nel tratto in discesa verso l’arrivo, dopo la scalata dell’Erlaitz. Buona prova di Fabio Aru che si è staccato dai migliori nell’ultimo GPM, ma è riuscito a rientrare nel plotone della maglia gialla nel tratto in discesa concludendo in 23ª posizione a 49″ dal vincitore di giornata.

La tappa: Ritmo altissimo sin dalla prima ora con nessuna azione che è riuscita a prendere particolare vantaggio: a riuscirci sono stati López, Martin, O’Connor e Cepeda soltanto a un centinaio di chilometri dal traguardo. Il gruppo, con Bike-Exchange e Movistar in particolare, ha controllato la fuga e sullo Jaizkibel rimangono davanti i soli Lopez (TREK) e O’Connor (Ag2r – Citroen), mentre già alcuni componenti si staccano dal plotone della maglia gialla. I fuggitivi vengono ripresi sull’Erlaitz (4 km al 10,3% medio) dove si è scatenata la corsa con l’allungo di Landa seguito da Chaves e McNulty. Il sardo si stacca a circa 1,5 dalla vetta insieme a diversi altri corridori del gruppo maglia gialla che passa di nuovo compatto sul GPM. Il plotone si spacca nel tratto in discesa con McNulty, Izagirre, Chaves, Bilbao, Vingegaard e Buchmann che hanno preso il largo e l’opportunità di giocarsi la vittoria di tappa. A prevalere su tutti è stato Izaguirre (Astana) al fotofinish su Bilbao, mentre gioisce anche McNulty che conquista la maglia gialla di leader. Beffato lo sloveno Roglic che sveste il simbolo del primato per 23″ sull’americano.  Il villacidrese è riuscito a rientrare nel gruppo principale insieme ad altri corridori e ha concluso nel plotone principale: Il Cavaliere dei Quattro Mori rimane in 25ª posizione nella classifica generale.  Domani la Hondarribia-Ondarroa di 160 km, la tappa sulla carta “più facile” della corsa basca con l’Urkaregi da scalare negli ultimi 30 km.

Matteo Porcu

TAG:  Fabio Aru
 
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