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Edoardo Goldaniga con la maglia del Sassuolo | Foto Sassuolo Calcio

L’identikit | Camplone (ex Perugia): “Cagliari, puoi fidarti di Goldaniga”

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Edoardo Goldaniga è uno dei nomi più caldi per la difesa del Cagliari, reparto dove la rivoluzione annunciata dopo la sconfitta contro l’Udinese è arrivata per prima.

Classe 1993, il difensore di proprietà del Sassuolo, che ha giocato l’ultima stagione nel Genoa, è alla ricerca di spazio e le sue abitudini tattiche sembrano essere quelle ricercate dal ds Capozucca: capace di giocare a tre ma anche a quattro ma anche un giocatore che negli anni passati ha sempre lottato per il mantenimento della massima serie. Per capire le caratteristiche, non solo calcistiche, del giocatore, abbiamo parlato con il suo tecnico ai tempi del Perugia, Andrea Camplone.

Mister Camplone, quello di Goldaniga è uno dei nomi accostati al Cagliari. Di che tipo di persona e giocatore si tratta?

Ormai sono passati tanti anni ma posso dire che come ragazzo è eccezionale. Un giocatore che fa spogliatoio, professionale, attento. Quando l’ho avuto a Perugia lui era agli inizi: aveva voglia di imparare, di apprendere e con me ha fatto un grande campionato. È sempre stato un centrale applicato, molto attento sull’uomo. Ai miei tempi faticava un po’ con i piedi ma sono sicuro sia migliorato, ormai ha giocato tanti campionati ed ha acquisito esperienza“.

Con lei ha giocato tanto nella difesa a tre, è il profilo ideale per quell’idea di gioco?

Ammetto che si trattava di un mio pupillo. L’ultima parte di campionato a Perugia avevamo giocato a tre ma può giocare anche a due. Gli piace stare addosso all’avversario e giocare d’anticipo, ha una buona gamba e quindi può far bene in recupero, aspetto che può consentire alla squadra di giocare con la difesa alta. È un giocatore affidabile“.

Come vede la situazione del Cagliari?

Ho letto le ultime dichiarazioni fatte dalla dirigenza e sicuramente l’ambiente non è dei più tranquilli. Credo che il Cagliari si possa comunque salvare visto l’organico che ha. Il problema è che quando si iniziano le annate in un certo modo poi se la società non è brava a compattare la squadra diventa difficile“.

Da allenatore e da ex giocatore quali sono le chiavi per uscire da momenti così difficili?

Non si possono sapere le problematiche reali di una squadra, bisogna starci dentro, però la rosa rimane comunque buona. La Serie A la divido in due gironi: nel primo ci sono le dieci squadre più forti, nel secondo le altre che si devono salvare. Non bisogna perdere gli scontri diretti e cercare qualche pareggio con qualche grande. La Serie A è davvero molto difficile, anche perché ci sono squadre come il Verona che stanno facendo davvero bene. Eppure, sono queste le squadre a cui il Cagliari dovrebbe prendere punti ma ripeto non è facile: quando le annate partono così sta a società, giocatori e allenatore provare a salvare la stagione anche se le esternazioni che son state fatte negli ultimi tempi non aiutano la squadra“.

Matteo Cardia

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